Polizia Municipale
Terreni incolti giardini degradati arrivano le multe
Il comando della polizia locale
Foto lasicilia.it
La lotta agli incendi passa anche dalla necessità di tenere puliti i terreni e le aree di verde private. Ma non solo controlli e sanzioni per mancata pulizia, ma anche ispezioni per verificare rami di alberi e vegetazione, che dai perimetri privati finiscono per invadere ed ostruire marciapiedi e strade pubbliche. In uno di questi accertamenti è incappato un noto hotel cittadino, multato e obbligato a ripristinare la sicurezza e il decoro nella vicina strada comunale. Il titolare dell'albergo è stato costretto ad abbattere diverse piante di fico d'india, perché avevano scavalcato la recinzione privata, invadendo l'arteria.
I frutti maturi, inoltre, finivano sul marciapiede e sull'asfalto, e oltre a sporcare, per i passanti era diventato praticamente impossibile percorrere il tratto di strada. Un'attenzione particolare viene riservata alla prevenzione ai roghi, che passa anche attraverso il rispetto del l'ordinanza sindacale, la quale obbliga i possessori o i detentori di terreni e giardini incolti situati nel centro abitato, o nelle zone fuori dal centro, così come nei quartieri balneari e periferici, a procedere, alla loro pulitura mediante falciatura, aratura o decespugliamento. Per il momento - ma gli accertamenti sono ancora in corso, infatti, i vigili urbani danno un avviso di una settimana ai proprietari di aree private per mettersi in regola - su 42 terreni controllati gli agenti della Polizia Locale hanno constatato due violazioni, percentuale di gran lunga minore se si considerano i numeri impressionanti di incendi di sterpaglia, che divampano ogni giorni in tutto il territorio comunale, e che mettono a dura prova l'opera di vigili del fuoco e del personale del Corpo forestale.
Oltre al pagamento della sanzione amministrativa che varia dai 26,50 euro, fino a raggiungere un massimo di 160 euro, per gli inadempienti che omettono di pulire le aree incolte, scatta anche la denuncia a piede libero alla Procura di Agrigento.
31 Luglio 2014
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