Incendi, in fiamme 44 ettari di macchia mediterranea tra Piazza Armerina e Aidone
PIAZZA ARMERINA. Sono in tutto 44 gli ettari di bosco e
macchia mediterranea andati in fumo nelle ultime ore tra Piazza e Aidone a causa
di due distinti incendi.
A Monte Aratata, tra la diga Olivo e la città dei mosaici, il fuoco ha coinvolto nell’arco di sei ore ben 40 ettari di superficie boschiva, in alcune aree anche difficilmente raggiungibili dai mezzi delle Sab, le squadre antincendio coordinate dal distaccamento del Corpo Forestale di via Muscarà. Sul posto si sono recate decine di uomini e numerose autobotti, ma per riuscire a contenere il fronte delle fiamme si è reso necessario l’intervento dei velivoli antincendio. Sul posto, infatti, si sono portati un canadair ed un elicottero del Corpo Forestale che hanno effettuato decine e decine di lanci a supporto del personale in azione sul campo. Le attività di bonifica e di sopralluogo di routine da parte del personale della Forestale potranno chiarire meglio l’entità dell’incendio, anche se non si sono registrati danni a cose o persone.
Squadre antincendio in azione anche ad Aidone, in località Cittadella, a ridosso dell’area archeologica di Morgantina. Qui ad andare in fiamme circa 4 ettari di bosco misto, con il coinvolgimento di eucaliptus e macchia mediterranea. Gli uomini delle Sab sono stati impegnati per alcune ore in zone impervie, spesso meta dell’azione notturna dei tombaroli. L’obiettivo prioritario delle squadre addette allo spegnimento dell’incendio è stato quello di contenere il fronte delle fiamme ed evitare un ulteriore avvicinamento del fuoco all’area archeologica. In entrambi i casi dovrebbe trattarsi di incendi di natura dolosa.
Un’estate abbastanza tranquilla quella finora vissuta dal territorio boschivo a cavallo tra la città dei mosaici e la vicina Aidone, anche se a preoccupare sono state nelle scorse settimane le voci di difficoltà dei mezzi nel rifornimento del carburante per mancanza di fondi.
Altri incendi di minore importanza quelli che si sono verificati nelle ultime 48 ore in alcune scarpate attorno alla campagna armerina. A forte rischio incendi rimane l’area urbana tra via Stradonello e via Ortalizio, a cavallo tra il quartiere Canali e il Monte. Un’alta e folta vegetazione ricopre gli oltre 20 mila metri quadri del costone in parte attraversato dalle due scalinate in cemento e dai viali pedonali che dal Monte scendono verso i Canali. Il pericolo principale è rappresentato dal fumo e dalle fiamme che potrebbero lambire molte abitazioni e provocare forti disagi ai residenti, soprattutto in presenza di vento. L’erbaccia secca è in questo momento altamente infiammabile, basta poco, anche una cicca di sigaretta, per mandare in fiamme l’intero costone. Per questo molti residenti esprimono forte preoccupazione e chiedono un intervento di manutenzione all’amministrazione comunale per mitigare il rischio ed evitare il peggio. Sono centinaia gli edifici che si trovano attorno a quello che potrebbe trasformarsi per alcune ore in un inferno.
A Monte Aratata, tra la diga Olivo e la città dei mosaici, il fuoco ha coinvolto nell’arco di sei ore ben 40 ettari di superficie boschiva, in alcune aree anche difficilmente raggiungibili dai mezzi delle Sab, le squadre antincendio coordinate dal distaccamento del Corpo Forestale di via Muscarà. Sul posto si sono recate decine di uomini e numerose autobotti, ma per riuscire a contenere il fronte delle fiamme si è reso necessario l’intervento dei velivoli antincendio. Sul posto, infatti, si sono portati un canadair ed un elicottero del Corpo Forestale che hanno effettuato decine e decine di lanci a supporto del personale in azione sul campo. Le attività di bonifica e di sopralluogo di routine da parte del personale della Forestale potranno chiarire meglio l’entità dell’incendio, anche se non si sono registrati danni a cose o persone.
Squadre antincendio in azione anche ad Aidone, in località Cittadella, a ridosso dell’area archeologica di Morgantina. Qui ad andare in fiamme circa 4 ettari di bosco misto, con il coinvolgimento di eucaliptus e macchia mediterranea. Gli uomini delle Sab sono stati impegnati per alcune ore in zone impervie, spesso meta dell’azione notturna dei tombaroli. L’obiettivo prioritario delle squadre addette allo spegnimento dell’incendio è stato quello di contenere il fronte delle fiamme ed evitare un ulteriore avvicinamento del fuoco all’area archeologica. In entrambi i casi dovrebbe trattarsi di incendi di natura dolosa.
Un’estate abbastanza tranquilla quella finora vissuta dal territorio boschivo a cavallo tra la città dei mosaici e la vicina Aidone, anche se a preoccupare sono state nelle scorse settimane le voci di difficoltà dei mezzi nel rifornimento del carburante per mancanza di fondi.
Altri incendi di minore importanza quelli che si sono verificati nelle ultime 48 ore in alcune scarpate attorno alla campagna armerina. A forte rischio incendi rimane l’area urbana tra via Stradonello e via Ortalizio, a cavallo tra il quartiere Canali e il Monte. Un’alta e folta vegetazione ricopre gli oltre 20 mila metri quadri del costone in parte attraversato dalle due scalinate in cemento e dai viali pedonali che dal Monte scendono verso i Canali. Il pericolo principale è rappresentato dal fumo e dalle fiamme che potrebbero lambire molte abitazioni e provocare forti disagi ai residenti, soprattutto in presenza di vento. L’erbaccia secca è in questo momento altamente infiammabile, basta poco, anche una cicca di sigaretta, per mandare in fiamme l’intero costone. Per questo molti residenti esprimono forte preoccupazione e chiedono un intervento di manutenzione all’amministrazione comunale per mitigare il rischio ed evitare il peggio. Sono centinaia gli edifici che si trovano attorno a quello che potrebbe trasformarsi per alcune ore in un inferno.
30 Luglio2014
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