03 luglio 2014

ATTACCO AL SINDACO DI CHIARAMONTE GULFI PER I ROGHI DELLA FESTA DI SAN GIOVANNI: LA COMMISSIONE PUBBLICI SPETTACOLI AVEVA SEGNALATO I RISCHI


Gurrieri, Articolo 4: «Quei fuochi
non potevano essere autorizzati»

Attacco al sindaco di Chiaramonte per i roghi della festa di San Giovanni: «La commissione pubblici spettacoli aveva segnalato i rischi»

Foto lasicilia.it


Michele Barbagallo
Chiaramonte Gulfi. Ancora polemiche dopo l'incendio di un'area boschiva a seguito dei fuochi d'artificio in onore di San Giovanni. In una lettera aperta, l'on. Sebastiano Gurrieri, responsabile ibleo di Articolo 4, interviene e parla di "bruttissima storia". Prendendo spunto anche dalla riflessione che il sindaco Vito Fornaro ha affidato a Facebook, in cui comunque spiega che non si sottrae alle proprie responsabilità ma non accetta lo sciacallaggio politico, Gurrieri risponde per le rime: «Il sindaco, con il falso candore di chi fa finta di non aver capito, giustifica il suo silenzio di questi giorni "non per codardia ma per rispetto" dell'indignazione. E puntando il dito contro le opposizioni fa anche la vittima quando dice che "non ci può essere spazio per gli sciacalli e i facili profeti di sventura che vogliono lucrare politicamente su questa disgrazia". Pensa, inoltre, di chiudere la vicenda con queste "accorate" parole in perfetto stile da commedia napoletana alla Mario Merola quando saluta dicendo "con l'umiltà e il rispetto di sempre il vostro sindaco". Mai come in questo momento bisogna far parlare i documenti. Infatti nell'autorizzazione all'accensione dei fuochi il sindaco in premessa ricorda gli atti già prodotti da altri organismi competenti che vietavano i fuochi di artificio in zone a rischio di incendio».
In particolare nelle prescrizioni della commissione pubblici spettacoli, si era fatto presente che era stata "riscontrata una fitta vegetazione secca a ridosso del cimitero e soggetta ad elevato rischio di incendio nel caso di ricadute di frammenti di artifici pirotecnici". Analoghe problematiche sono state evidenziate per il sito San Giorgio circonvallazione: "Per lo stesso sito vi è anche il rischio di propagazione di incendio alla pineta nelle immediate vicinanze". Fin qui la commissione.
Gurrieri attacca duramente: «In questo caso, l'italiano non è... l'italiano; è il ragionare, avrebbe detto Leonardo Sciascia. Ma nonostante tali precise, puntuali e prudenziali prescrizioni, il sindaco incomprensibilmente rilascia la licenza proprio per il sito San Giorgio per la data del 24 giugno scorso. Ovviamente l'esito dell'esercizio pirotecnico, così autorizzato dal sindaco, è stato il consequenziale rogo con danneggiamento di beni di privati cittadini e di beni pubblici, con ulteriore danno erariale, per il necessario intervento delle squadre antincendio, e con il pericolo effettivo e non virtuale di maggiore propagazione e quindi pericolo per cose, animali e persone». Gurrieri spiega che alla base dell'autorizzazione ci sarebbero anche "ragioni di natura politica".

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