Meteobilli si incendia: “Come si
finisce a lavorare alla forestale
finisce a lavorare alla forestale
L’ultimo Meteobilli
in ordine cronologico – quello di oggi – dedicato agli incendi ha
suscitato qualche polemica. Daniele Billitteri è tornato sull’argomento.
Non conoscerò le leggi ed è possibile.
Rispondano i miei critici a questa mia semplice domanda: chi dei 25 mila
è stato assunto per concorso? Come si finisce alla forestale?
Io dico, col buon senso addirittura ovvio, che con 25 mila forestali in
Sicilia non si dovrebbe potere accendere neanche un fiammifero per
fumarsi una sigaretta. La colpa è della politica inetta? Certamente. Ma
quanti dei 25 mila hanno ricambiato col voto chi gli ha promesso: intanto metti un piede dentro poi quando scade il contratto facciamo un bordello per la stabilizzazione.
Non succede solo coi forestali. Vedi Gesip, per esempio. Certo la fame
di lavoro è cosa serissima che rispetto. Ma a me non ha mai regalato
niente nessuno e il fatto di avere lavorato per 42 anni sarà anche una
botta di fortuna. Ma ci ho messo del mio e non ho baciato né pile
né altro.
Quanti dei 25 mila possono dire la
stessa cosa? Io pago le tasse ogni mese e non posso scappare perché le
trattengono alla fonte. Non ho, grazie al cielo, ammortizzatori sociali.
Ma in 42 anni di lavoro dipendente ho fatto solo 14, dico 14, giorni di
malattia. Confermo che chi appicca il fuoco è un pezzo di merda, chiunque egli sia.
Il sistema politico? io ne posso parlare male perché non ne sono mai
stato beneficiato nè ho mai chiesto di esserlo. Un ex sindaco di Messina
fu preso a calci nel sedere e subì una serissima inchiesta perché usava
l’auto del Comune per portare a spasso la famiglia. Fu fatto decadere,
subì un processo e fu condannato. Poi si ripresentò alle elezioni e fu
rieletto a furor di popolo. Era la vittima di un complotto? Ma per cortesia… Non c’è cosa peggiore dell’ipocrisia.
Spegnere un incendio è difficile? Ne
sono certo così come sono certo che accenderlo è molto più facile e chi
viene beccato meriterebbe la galera non meno dei politici corrotti.
Purtroppo qui non ne fanno ne gli uni ne gli altri. Questo vuol dire che
spesso la legge non è la strada migliore perché sia garantita giustizia
e il diritto mio di non dovere scappare di casa perché qualcuno ha dato
fuoco alle sterpaglie. Ieri a Scopello un intero paese è rimasto bloccato perché le strade di accesso erano impercorribili
e lo Zingaro è stato distrutto almeno due volte. Un fiore all’occhiello
che potrebbe valere oro. Questo siamo: i peggiori nemici di noi stessi,
quelli che a un palmo dal nostro sedere possono crepare tutti. Se il
sistema è corrotto non è migliore chi si lascia corrompere. Anche, ne
convengo, se la prima delle Libertà è quella dal bisogno. Ma non a
qualsiasi costo. E soprattutto non alle spalle e contro gli altri.
25 Giugno 2014
Anche i forestali confermano che chi appicca il fuoco è un pezzo di merda, chiunque egli sia.
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