Lettera al Ministro dell'Interno e ai vertici VVFF
Emergenza incendi, i sindacati:
“Pochi uomini e mezzi inadeguati”
Per fronteggiare l’emergenza incendi occorre sbloccare immediatamente i fondi utili per approntare idonei veicoli boschivi e, comunque, tutti i mezzi necessari al soccorso, attivare il personale collocato presso altri Comandi e sbloccare i richiami dei cosiddetti ‘vigili discontinui’.
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Lo chiedono al ministero dell’Interno e ai vertici del dipartimento nazionale e della direzione regionale le segreterie provinciali di Cgil Fp, Fns Cisl, Uil PA e Confsal Vigili del Fuoco di Catania. I sindacati si sono rivolti anche al ministro Angelino Alfano per denunciare la situazione drammatica in cui versa il Comando dei Vigili del fuoco etneo.
Ma è una denuncia che può essere estesa a tutto il territorio siciliano: ieri da Pantelleria, a Trapani, Palermo, Catania e sull’Etna l’emergenza incendi ha visto bruciare boschi e costruzioni, morire animali e messo a rischio l’incolumità di operatori e cittadini.
“Si è arrivati, ormai – avvisano i segretari etnei Salvatore Di Dio (Cgil Fp), Antonio Sasso (Fns Cisl), Casimiro Di Fiore (Uil Pa) e Massimo Parisi (Confsal VVFF) – a non poter più garantire ed espletare la quasi totalità delle richieste di intervento che perverranno presso la Sala Operativa, la quale senza le necessarie squadre di soccorso andrà inevitabilmente in tilt. Continuando di questo passo si metteranno, di fatto, a rischio le incolumità dei cittadini e dei lavoratori vigili del fuoco che operano nel territorio”.
I sindacati dei Vigili del fuoco sottolineano che “la campagna boschiva da poco iniziata sarà molto impegnativa, le alte temperature metteranno a dura prova i pochissimi e usurati mezzi VF, che in buonissima parte non sono automezzi idonei a spegnere gli incendi boschivi, e sfiancheranno nel fisico gli esigui operatori, che rammentiamo hanno una età media molto alta”.
Per Di Dio, Sasso, Di Fiore e Parisi, è essenziale “approntare le cosiddette ‘Campagnole’, moduli boschivi in grado di penetrare nei terreni e boscaglie interessate dagli incendi. Purtroppo, dalle notizie in nostro possesso non ci risulta alcuna delibera di spesa inerente il capitolato di detti veicoli”.
Intanto, ricordano, “il Comandante Provinciale, sensibile ai problemi evidenziati, si è nuovamente attivato per integrare nel dispositivo di soccorso provinciale una squadra boschiva composta da 3 unità VF e 3 unità Vigili discontinui per la durata di 70 giorni, in convenzione con la Provincia Regionale di Catania presso l’Oasi del Simeto”.
Ma, paradossalmente, il Comando potrebbe non riuscire a ottemperare alla convenzione, in quanto, ricordano i dirigenti sindacali, “dal Ministero vi è stato un taglio dei richiami dei Vigili discontinui, i quali non solo garantirebbero l’approntamento della ‘Partenza boschiva” ma sarebbero utili anche nello svolgere il servizio quotidiano”.
Inoltre gli sbarchi continui di immigrati, il corso a neo vigili permanenti che si sta svolgendo presso il polo di formazione nel capoluogo etneo, vedono una ‘distrazione’ di personale dal dispositivo di soccorso. Infine, l’esiguo numero di Vigili in entrata presso il Comando, che scaturisce dalla mobilità nazionale, non permetterà un sufficiente numero di uomini necessari ad affrontare la campagna boschiva.
“Da non dimenticare che, negli anni passati, coadiuvavano l’operato dei Vigili del Fuoco di Catania altri enti e Corpi dello Stato, vedi in primis la Forestale della Regione Siciliana. Che, purtroppo, quest’anno sembrerebbe non avere squadre disponibili a causa dei tagli regionali, come d’altronde la mancata stipula, per il secondo anno consecutivo, da parte della Regione Siciliana con i Vigili del Fuoco.
La situazione etnea è particolarmente grave, per i sindacati, “a causa dell’incuria, del dolo e della poca manutenzione di terreni e boschi, sia pubblici sia privati, che provocano nel territorio l’innesco di violenti incendi devastatori e che vedranno quest’anno i Vigili del Fuoco di Catania come unico baluardo contro un completo disastro”.
Cgil Fp, Cisl Fns, Uil PA e Confsal chiedono l’immediato sblocco dei fondi utili ad approntare i mezzi boschivi e, comunque, tutti i veicoli necessari al soccorso, l’attivazione a costo zero per l’amministrazione del personale collocato presso altri Comandi e lo sblocco dei richiami dei vigili discontinui, come si è fatto per le diverse emergenze, come ad esempio Lampedusa e Napoli.
25 Giugno 2014
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