I NODI DELLA FINANZIARIA
La Manovra-bis è da riscrivere e Crocetta convoca la giunta
di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. Rosario Crocetta ha convocato gli
assessori a Palazzo d’Orleans. La giunta è riunita formalmente per un
atto di indirizzo che il presidente darà a tutti gli assessori, una
sorta di programma personalizzato, ma sul tavolo c’è anche la
Finanziaria bis e le correzioni che la Regione deve fare al testo già
depositato all’Ars. Correzioni che si impongono alla luce dei nuovi
sacrifici chiesti da Renzi a tutte le Regioni per dare copertura al
decreto sul taglio dell’Irpef: alla Sicilia è stato chiesto di tagliare
la spesa di 90 milioni. Da qui la necessità delle modifiche alla
Finanziaria bis, che era stata depositata all’Ars dal vecchio assessore
Luca Bianchi e che dovrà trovare risorse per pagare gli stipendi a
forestali e dipendenti degli enti collegati.
Le difficoltà a cui va incontro la Regione sono state illustrate da Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive, prima della riunione della giunta: «Così com'è la manovra di Renzi ha un impatto notevole sui conti della Sicilia ma anche di altre Regioni, in particolare quelle del Sud che hanno bilanci meno flessibili. Ci sono comunque margini per alcune modifiche, alle quali lavorerà la commissione Affari e finanze della Conferenza delle Regioni, cui partecipa il collega di giunta Roberto Agnello».
Sicilia, Sardegna e Friuli hanno posto anche il tema del patto di stabilità, che imporrebbe a Palazzo d’Orleans di congelare altri 90 milioni di spesa. «Per le Regioni autonome - sottolinea Vancheri - il patto vincola alcune spese che nelle Regioni ordinarie sono carico dello Stato, tra queste ci sono quelle per l'edilizia scolastica. Il presidente Errani ha preso atto delle sollecitazioni che abbiamo fatto in tal senso, e il tema sarà approfondito nella prossima riunione, probabilmente il 30 aprile, quando saranno definite anche le proposte di modifica al Dl Irpef».
Le difficoltà a cui va incontro la Regione sono state illustrate da Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive, prima della riunione della giunta: «Così com'è la manovra di Renzi ha un impatto notevole sui conti della Sicilia ma anche di altre Regioni, in particolare quelle del Sud che hanno bilanci meno flessibili. Ci sono comunque margini per alcune modifiche, alle quali lavorerà la commissione Affari e finanze della Conferenza delle Regioni, cui partecipa il collega di giunta Roberto Agnello».
Sicilia, Sardegna e Friuli hanno posto anche il tema del patto di stabilità, che imporrebbe a Palazzo d’Orleans di congelare altri 90 milioni di spesa. «Per le Regioni autonome - sottolinea Vancheri - il patto vincola alcune spese che nelle Regioni ordinarie sono carico dello Stato, tra queste ci sono quelle per l'edilizia scolastica. Il presidente Errani ha preso atto delle sollecitazioni che abbiamo fatto in tal senso, e il tema sarà approfondito nella prossima riunione, probabilmente il 30 aprile, quando saranno definite anche le proposte di modifica al Dl Irpef».
24 Aprile 2014
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