SIT-IN DEI DIPENDENTI REGIONALI
«Vogliamo concertare la finanziaria-bis»
Massimo Gucciardo
Palermo. "C'è l'impegno del presidente della Regione e dell'assessore regionale all'Economia Luca Bianchi per incontrare giorno 17 i sindacati, al fine di discutere i contenuti della Finanziaria-bis relativi al pubblico impiego".
E' questa la promessa strappata da Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil durante l'incontro con Bianchi, al termine del sit-in sotto la sede dell'assessorato all'Economia. "Col piano di rientro concordato tra Stato e Regione - osserva Enzo Abbinanti, segretario regionale Fp-Cgil - si mettono in discussione le risorse per molti enti regionali, che già nei prossimi 2-3 mesi non potranno proseguire l'attività. Si è arrivati a questa situazione perché negli ultimi 10 anni si sono iscritti in bilancio 15 miliardi di euro di residui attivi non verificabili".
Secondo i sindacati confederali tutto passa da una riscrittura concordata della Finanziaria: "Per recuperare 400 milioni ogni anno - commenta Luigi Caracausi, segretario regionale Fp-Cisl - per i prossimi 10 anni, bisogna partire dalla revisione delle spese per le strutture più che dai tagli al costo del personale. Stavolta vogliamo partecipare prima della stesura della Finanziaria, e non dopo. Siamo aperti al confronto, ma non a nuovi sacrifici per i dipendenti". I rappresentanti dei lavoratori spingono per una riforma complessiva della pubblica amministrazione, che passi da una nuova pianta organica e dal rinnovo delle dotazioni organiche e dei profili professionali. "La Regione - afferma Enzo Tango, segretario regionale Fpl-Uil - non ha nessuna strategia o idea sul pubblico impiego, si è andati avanti solo con spot pubblicitari. Da tempo assistiamo, tra l'altro, ad una indiscriminata aggressione alla reputazione dei pubblici dipendenti, senza che sia stata effettuata un'adeguata verifica dei fatti". La questione della reputazione dei lavoratori stipendiati dalla Regione è stata al centro anche della contemporanea protesta di Cobas-Codir e Sadirs davanti al Palazzo d'Orleans. I sindacati autonomi hanno esposto la gigantografia di una busta paga di un usciere, il cui totale ammonta a 992 euro: "Sono 5mila - spiegano Marcello Minio e Dario Matranga, segretari regionali Cobas-Codir - i dipendenti che percepiscono meno di mille euro. Gli ultimi due presidenti della Regione hanno mortificato il nome dei lavoratori regionali, ma il vero problema sono le risorse. Bloccando capitoli di spesa quali il Famp (la quota accessoria del salario), si sono interrotte le attività di categorie come forestali, impiegati dei Beni culturali, ispettorati del lavoro". Due sere fa il governatore Rosario Crocetta ha incontrato le sigle autonome, impegnandosi a rivedere il contratto giuridico, rivisitando le qualifiche e riorganizzando il personale.
"Alle parole - concludono Minio e Matranga - seguano i fatti. Se entro 10 giorni non sarà inviata all'Aran la direttiva promessa per sbloccare la contrattazione, passeremo a forme di protesta più dure".
05 Febbraio 2014
Hanno preso la pillola del coraggio o è la solita commedia?ma gli stipendi di dicembre quando saranno pagati? Enzo Puglisi
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