Il Parco urbano Plemmyrion sarà realtà
Allacciato l'impianto idrico per il Parco naturalistico del Plemmyrio e diventa realtà l'oasi tra terra e mare in uno degli scorci più suggestivi del territorio.
Un traguardo che è stato raggiunto grazie all'impegno dei volontari dell'associazione Plemmyrion e del dialogo avviato con i vari, numerosi, enti coinvolti per la nascita di questo Parco.
«Siamo così pronti - dice Dugo, presidente dell'associazione Plemmyrio - per la seconda fase dell'opera: la nascita del Parco nel luogo dell'ex batteria militare. Dopo 70 anni di assoluto abbandono, su presentazione di un poderoso, dettagliato e brillante progetto di riqualificazione del territorio, per cui va grande merito all'agronomo Nicolò Servito, l'associazione Plemmyrion ha ottenuto in uso dal Demanio militare 48mila di terreno, da tempo in assoluto stato di abbandono, terreno relativo all'ex batterie militare a Capo Murro di Porco».
E' intenzione dell'associazione procedere alla realizzazione di un parco da aprire alla cittadinanza. «Un parco dal valore naturalistico - dice Dugo - con la piantumazione di vegetazione autoctona, inserito in uno dei luoghi più belli che la natura abbia regalato alla nostra città. Dopo l'entusiasmo per l'assegnazione eravamo preoccupati dell'iter conseguente, e della necessità di affrontare la richiesta di vari permessi, autorizzazioni eccetera, per rendere operativo quanto ci era stato proposto di realizzare. Occorreva misurarsi con il demanio militare, l'ispettorato forestale, la soprintendenza, l'ufficio Urbanistica, il genio militare marittimo, il dipartimento foreste demaniali, la Provincia, il Comune e la Sai. Insomma, un iter lungo e complesso».
Grazie al lavoro dei soci, però, tutto è stato svolto in poco tempo. «Ciò significa - conclude Dugo - che la burocrazia deve far rima con l'intelligenza. La burocrazia è qualcosa che ti complica la vita ma, quando ai vertici degli enti ci sono persone brillanti e che hanno la capacità di un'interpretazione intelligente del proprio ruolo, tutto viene reso facile all'utente».
Ed è per questo che l'associazione Plemmyrion vuole ringraziare gli enti. «Ma soprattutto - dice Dugo - coloro che ne sono ai vertici per essersi resi conto dell'enorme sforzo e dell'impegno assunto per realizzare un progetto ambizioso».
i. d. b.
14 Febbraio 2014
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