Congresso
Sicilia: Flai Cgil, chiesto lo sciopero della categoria
Il congresso della Flai Cgil di Palermo si è concluso ieri (20 febbraio) con l’elezione del segretario generale Tonino Russo, 46 anni, di Monreale, lavoratore forestale dell’antincendio, confermato all’unanimità dai 40 componenti del direttivo (con una astensione, quella dello stesso Russo). Riconfermata anche la segreteria composta da due giovanissimi, Rosi Pennino, 35 anni, e Dario Fazzese, 33 anni.
"Segno di un grande ricambio generazionale all’interno del sindacato e dell’attenzione ai problemi dei giovani. Il congresso della Flai - dichiara il segretario generale della Cgil di Palermo Maurizio Calà - si è concluso con la volontà unanime di lanciare lo sciopero generale della categoria per i grandi problemi che l’attanagliano, che vanno dai forestali e dalla copertura economica del comparto, alle questioni che riguardano la crisi del settore in Sicilia".
"Tantissime industrie dell’agroalimentare - conclude Calà - stanno sparendo dal territorio palermitano. La Flai ha riconfermato l’impegno per la legalità e ha anche lanciato alcune importanti vertenze a partire dalla riconquista delle terre incolte per renderle produttive affidandole a cooperative giovanili, alla capacità di valorizzare gli scarti delle produzioni boschive per la produzione di biomasse". Dalle 89 assemblee di base della Flai Cgil, che hanno eletto 83 delegati, il documento della Camusso è stato condiviso al cento per cento.
I forestali della Sicilia sono dunque pronti a tornare in piazza: dalla manovra bis del governo Crocetta attesa per la settimana prossima perderanno il 30 per cento del loro salario. I 180 milioni di euro della finanziaria impugnata a loro destinati dovrebbero infatti ridursi a 130 milioni. “Non c’è altra risposta che lo sciopero”, annuncia Russo, a conclusione del congresso della categoria San Paolo Palace davanti a una platea al 70 per cento di operai della forestale e dell’antincendio iscritti al sindacato, una fetta dei 24mila operai forestali siciliani che lavorano in 79 riserve, 5 parchi e 168mila ettari di bosco.
Un comparto, quello dei forestali, in stato di agitazione, che ha rivendicato al congresso un nuovo ruolo. “Dall’occupazione delle terre per le cooperative di giovani agricoltori a un progetto per la valorizzazione dei forestali anche all’interno della green economy, con la produzione ad esempio di biomasse dagli scarti della lavorazione del legno, e con un piano di risorse certe del governo per assicurare la riconferma delle giornate di lavoro: questi i due punti emersi nella relazione del segretario provinciale", afferma il segretario nazionale della Flai Cgil, Stefania Crogi, a Palermo per la conclusione del lavoro congressuale.
"Segno di un grande ricambio generazionale all’interno del sindacato e dell’attenzione ai problemi dei giovani. Il congresso della Flai - dichiara il segretario generale della Cgil di Palermo Maurizio Calà - si è concluso con la volontà unanime di lanciare lo sciopero generale della categoria per i grandi problemi che l’attanagliano, che vanno dai forestali e dalla copertura economica del comparto, alle questioni che riguardano la crisi del settore in Sicilia".
"Tantissime industrie dell’agroalimentare - conclude Calà - stanno sparendo dal territorio palermitano. La Flai ha riconfermato l’impegno per la legalità e ha anche lanciato alcune importanti vertenze a partire dalla riconquista delle terre incolte per renderle produttive affidandole a cooperative giovanili, alla capacità di valorizzare gli scarti delle produzioni boschive per la produzione di biomasse". Dalle 89 assemblee di base della Flai Cgil, che hanno eletto 83 delegati, il documento della Camusso è stato condiviso al cento per cento.
I forestali della Sicilia sono dunque pronti a tornare in piazza: dalla manovra bis del governo Crocetta attesa per la settimana prossima perderanno il 30 per cento del loro salario. I 180 milioni di euro della finanziaria impugnata a loro destinati dovrebbero infatti ridursi a 130 milioni. “Non c’è altra risposta che lo sciopero”, annuncia Russo, a conclusione del congresso della categoria San Paolo Palace davanti a una platea al 70 per cento di operai della forestale e dell’antincendio iscritti al sindacato, una fetta dei 24mila operai forestali siciliani che lavorano in 79 riserve, 5 parchi e 168mila ettari di bosco.
Un comparto, quello dei forestali, in stato di agitazione, che ha rivendicato al congresso un nuovo ruolo. “Dall’occupazione delle terre per le cooperative di giovani agricoltori a un progetto per la valorizzazione dei forestali anche all’interno della green economy, con la produzione ad esempio di biomasse dagli scarti della lavorazione del legno, e con un piano di risorse certe del governo per assicurare la riconferma delle giornate di lavoro: questi i due punti emersi nella relazione del segretario provinciale", afferma il segretario nazionale della Flai Cgil, Stefania Crogi, a Palermo per la conclusione del lavoro congressuale.
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ciao tonino adesso vediamo se 6 quello che dici nei vari filmati che ci stanno in rete..se fanno arrabiare i forestali palermo si blocca...adesso fatti solo questo vogliamo ..vediamo se nn ti fai cucire la bocca da crocetta e compam......fatti devi fare fatti se vuoi il consenzo degli operai forestali ..fatti no chiacchieri gia chiacchieri ne ne sono abbastanza....
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