Dissesto idrogeologico
Lavori alla Timpa, Tempio:
"Patrimonio da valorizzare"
Partiranno il mese prossimo i lavori per mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico il Monte San Paolillo. Una battaglia portata avanti dall'allora presidente del quartiere, oggi consigliere comunale.
Il canale che verrà realizzato
Foto livesiciliacatania.it
di Melania Tanteri
CATANIA – Anni di attesa e di disagi per la popolazione, ma finalmente partiranno i lavori per mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico il Monte San Paolillo. Entro l'inizio del prossimo mese, infatti, si procederà con l'avvio degli interventi previsti dal dipartimento regionale dell'Ambiente e finanziati con fondi Por – Fers per 782.366,59 euro e che serviranno per realizzare il progetto “Recupero ambientale di Leucatia – Monte S.Paolillo – 1° stralcio funzionale – Lavori di consolidamento del costone e irreggimentazione acque a monte di Via Manzella “ del Comune di Catania. Un'ottima notizia per le centinaia di abitanti che hanno subito negli anni danni ingenti alle strutture delle proprie abitazioni, per via delle infiltrazioni d'acqua dovute alla presenza di un'abbondante falda acquifera. E per Massimo Tempio, che ha condotto una vera e propria battaglia per la messa in sicurezza di quella porzione di territorio, prima da consigliere di quartiere e poi da presidente di quella che era allora la quarta municipalità.
“Otto anni fa, insieme al consiglio della circoscrizione – spiega Tempio, che oggi siede in consiglio comunale - abbiamo fatto sì che il comune di Catania si riattivasse per recuperare un finanziamento che aveva perso precedentemente, e che invece ottenne il Comune di Sant'Agata Li Battiati. Per la parte relativa al quartiere Barriera Canalicchio – continua – si trattava, e si tratta, di un intervento estremamente importante”. Quasi 200 abitazioni, infatti, che si trovano in via Tito Manlio Manzella, da più di trent'anni subiscono infiltrazioni nelle fondamenta di acqua naturale proveniente da una sorgiva, quella che alimentava l'acquedotto benedettino. “In tempi remoti abbiamo combatto con alcuni civici della zona, dove affiorava al di sotto dei garage, una grande quantità di acqua. All'epoca fu la Provincia a concederci i mezzi per poter ovviare, realizzando una conduttura sotterranea. Oggi, finalmente – prosegue – con questi interventi, si può mettere fine a un problema di sicurezza per centinaia di famiglie”.
I lavori prevedono la realizzazione di un grosso canalone che intercetterà le acque provenienti dal Monte Paolillo e le convoglierà nell'invaso di via Leucatia, da cui andranno nel canale di gronda. “Con la commissione Lavori pubblici, proprio negli scorsi giorni – continua Tempio – abbiamo incontrato l'assessore Bosco e il Rup del procedimento, Salvo Longo, che ci ha assicurato l'avvio dei lavori entro l'inizio del mese prossimo. Abbiamo inoltre chiesto che venga realizzata una conduttura – spiega – che recuperi questa acqua e la usi per irrigare il parco Vicerè e parco Gioeni, nonché in futuro, cosa che proporrò, per alimentare le future fontane previste per abbellire il Nodo Gioeni”.
Una battaglia che si intesterà la commissione. Non solo. Tempio è anche intervenuto in Consiglio comunale per avanzare un'ulteriore proposta: fare della Timpa di Leucatia un luogo attrattivo dal punto di vista turistico. “La zona è pregiata sia dal punto di vista storico – archeologico, ssia da quello ambientale – afferma – per cui, alla luce dell'impegno dell'amministrazione relativamente ai ben archeologici, chiederò di conservare l'ambiente umido della Timpa, valorizzando la vegetazione, realizzando sentieri e punti di sosta, oltre a un centro per accogliere i visitatori. Inoltre – conclude – mi chiedo che vengano recuperati i reperti,per realizzare un museo archeologico, in base al decreto del 30 gennaio del 2000, che riconoscerebbe questo territorio come nuova perimetrazione del Parco Archeologico”.
22 Febbraio 2014
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