Al convegno della Fit Cisl sul sistema dei trasporti ferroviario in Sicilia, Luca Bianchi, da responsabile per la delega all’economia ha offerto il suo intervento. E se da settimane ormai si nega alle telecamere e ai giornalisti per chiarire la sua posizione di assessore dimissionario, ieri ha fatto un’eccezione lasciandosi andare a una battuta: “Io e l’assessore Bartolotta (responsabile della delega ai trasporti, ndr) siamo due fantasmi in via di reincarnazione”. Scioglie con queste parole i dubbi sulla sua permanenza in Sicilia, nella giunta Crocetta, l’assessore romano al bilancio. Il cui peso si sente eccome. Anche da assessore formalmente dimissionario.
Bianchi, infatti, ha appena comunicato ai suoi colleghi che i fondi in bilancio disponibili per la spesa della Regione sono già finiti nel mese di ottobre e che per questo motivo vanno chiusi i rubinetti degli assessorati. Una comunicazione che di fatto rischia di congelare fino a gennaio l’erogazione degli stipendi per i regionali. Bianchi insomma ha imposto lo stop al finanziamento degli enti locali, per il sostegno ai servizi sociali e assistenziali, per gli stipendi dei precari e dei forestali e per il finanziamento ai consorzi di bonifica. Lo svuotamento delle casse regionali è stato causato dal raggiungimento dei liti imposti dal patto di stabilità e solo una trattativa col governo nazionale può impedire il blocco della spesa.
L’unica parte della spesa che non può essere bloccata è il cofinanziamento regionale ai fondi europei. La regione siciliana aveva avanzato al governo nazionale la richiesta di spendere fino a 5,8 miliardi di euro sforando il patto di stabilità. Dal governo è arrivato il via libera allo sforamento fino a 4,9 miliardi che comunque non sono sufficienti a coprire le spese degli assessorati. 

 25 Ottobre 2013