Caccamo. A fuoco parte della riserva di Monte Rotondo. Oltre 12 ore d’interventi per domare le fiamme
Sembrava una cosa da nulla, un piccolo rogo che si sarebbe spento con la frescura del manto erboso. Invece sono andati in fumo una decina di ettari di macchia mediterranea e, se non fosse stato per il rapido intervento delle squadre antincendio, le fiamme avrebbero senz’altro divorato anche il bosco caccamese di Monte Rotondo.
Ieri pomeriggio (29 ottobre Ndr) intorno alle 17, il distaccamento della Guardia Forestale di Caccamo, i Vigili del Fuoco di Termini Imerese e i Carabinieri della locale stazione, sono stati allertati per domare un incendio divampato nella zona di Monte Rotondo, in prossimità del bevaio di San Nicola.
Da li, l’incendio, alimentato da un venticello, si è rapidamente propagato, tanto che le fiamme si intravedevano perfino dalla Termini Caccamo. Momenti di paura per le abitazioni che lambiscono la riserva naturale di Monte Rotondo, ma per fortuna nessun danno si è verificato agli edifici e alle persone.
Sul posto la squadra antincendio, composta dai Forestali, Vigili del Fuoco e Carabinieri, è stata coordinata dagli Ispettori Superiori della Guardia Forestale Gaspare Calò e Salvatore Di Vono.
Per la difficoltà d’accesso alla zona (un luogo molto scosceso in prossimità di una parete rocciosa) ci sono volute oltre 12 ore per spegnere le fiamme. Le squadre sono rimaste sul posto tutta la notte e l’intervento è durato fino alle 6 e 20 di questa mattina.
In fumo sono andati una decina di ettari di terreno, a ridosso del costone roccioso di Monte Rotondo, e di altrettanta vegetazione, di macchia mediterranea. Bloccato dall’abilità dei soccorritori, il fuoco ha toccato la riserva naturale ma ha risparmiato la zona boschiva, un polmone per il paese.
Purtroppo Caccamo non è nuova ad episodi di incendi dolosi alle aree verdi. Ogni anno sono diversi gli interventi dei Vigili del Fuoco e della Forestale volti a tutelare l’ambiente naturale dalla scelleratezza di persone senza scrupoli e dall’imperizia di tante altre che si cimentano in operazioni di pulizia dei fondi senza adottare le dovute precauzioni e senza rispettare, tra l’altro, le disposizioni del Comune in materia di prevenzione degli incendi.
Solo per fare un esempio, anche stamattina, nonostante la giornata non sia per nulla ventosa, è stato appiccato fuoco in contrada Pietra Rossa, sotto il campo sportivo. Rogo che si estinto nell’arco di poche ore, senza provocare danni.
Monte Rotondo, Monte Cane, Cangemi, Pietra Rossa, Santa Nicola, Lago Rosamarina… sono alcune delle zone prese di mira dai piromani seriali del territorio caccamese. Certi che la prevenzione e l’informazione siano strumenti indispensabili per la cura dei luoghi, siamo convinti che per debellare il fenomeno questi vadano accompagnati da una più serrata azione di controllo e di repressione. Lasciare impuniti questi gesti ne incoraggia l’emulazione. E qualche rimedio in più può essere attuato, se si considera che, rispetto agli anni passati, all’azione dell’uomo può essere affiancata quella degli strumenti tecnologici, soluzioni che possono, se non altro, costituire da deterrente.
30 Ottobre 2013
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.