Sortino. Protestano i forestali
In stato di agitazione i lavoratori dell'antincendio
Sortino. Se ne parlava da qualche tempo, adesso è scatatata l'emergenza tra gli addetti del servizio antincendio che «alzano la voce».
Come è stato fatto rilevare dalle organizzazioni sindacali Ugl, Cgil-Flai, Cisl-Fai e Uil-Uila, l'ispettore ripartimentale della foreste, l'ingegnere Di Francesco, ha preso la decisione, unilaterale, di accorciare i tempi di lavoro, passando dalle otto ore giornaliere, in turni di ventiquattro ore, a 6,30 ore, in turni di dodici ore. La decisione viene giustificata tenendo conto delle attuali condizioni meteo che non sono a rischio d'incendio.
Pertanto questi "tagli" comporteranno anche che le notti non saranno coperte dalle squadre antincendio e che nella postazione di avvistamento, anziché due, ci sarà un solo torrettista. Da quanto viene fatto rilevare dalle organizzazioni sindacali, più che le condizioni meteo, a fare prendere questa decisione è stata la mancanza della copertura finanziaria.
Ci sono infatti delle somme che, così come è stato organizzato il turno di lavoro basteranno per altri cinque giorni. Però, di giornate lavorative ancora ne mancano venti e, quindi, le organizzazioni sindacali hanno fissato un appuntamento per il prossimo mercoledì, per capire se ci sono risorse economiche disponibili.
Nel caso in cui la Regione non rimpinguerà il capitolo di spesa per i lavoratori forestali dell'antincendio, scatteranno i licenziamenti. L'incontro di mercoledì prossimo è dunque determinate per evitare che l'attuale stato di agitazione si tramuti in una protesta.
P. M.
31 Agosto 2013
Licenziamenti? Ma che fine ha fatto l'art. 25 della legge finanziaria? Si, quello che aumentava le competenze (ma decurtava le giornate lavorative) ai forestali, questa si chiama rivoluzione?
Ci sono strade piene di sterpaglie che non vengono rimosse, dovevano essere i forestali a rimuoverli, abbiamo visto all'opera diverse squadre dell'azienda impegnati in lavori di decespugliamento, ma sono pochi gli interventi effettuati fin quì, c'è invece bisogno di altra manodopera (azienda e antincendio), altro che licenziamenti, altro che sospensioni. Il lavoro adesso è aumentato, nessuno può dirci che non c'è niente da fare, che le condizioni meteo non sono a rischio antincendio ecc. ecc.
Aumentiamo le giornate lavorative e attuiamo al 100% l'art. 25 della finanziaria, che al momento dell'approvazione era stata definita epocale per i forestali.
Invito a inviare foto e/o video (michelemog@alice.it, profilo facebook personale o del blog, twitter) dove si attesta la sporcizia dei cigli stradali e, vediamo se questo deve continuare ad essere il biglietto da visita per i turisti, vediamo se avranno il coraggio di licenziarci.
Forse quest'idea puo' fare breccia, siamo sconfitti ma non siamo ancora morti. L'antincendio si avvia alla conclusione, i braccianti sono sospesi o in attesa di essere avviati, quindi non ci resta che provare. Se ci sono altre idee per difendere il proprio pezzo di pane fatevi avanti prima che sia troppo tardi, anche se lo sciopero rimane un ottimo strumento da solo non basta più, troppo scontati i viaggi della speranza, troppe le delusioni, è arrivato il tempo di perfezionare anche questo.
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