Infrastrutture. Siracusa-Gela, il commissario dà le prime date per le opere sequestrate e per la riqualificazione
«Da Rosolini a Modica entro il 2018»
La necessità di non perdere i fondi europei già stanziati fa accelerare le procedure per il completamento dell'arteria
Roberto Rubino
Siracusa. Autostrada Siracusa-Gela: gallerie sequestrate e riqualificazione, ecco le prime date.
«L'apertura al traffico da Rosolini verso Modica è prevista per il primo gennaio 2018». Lo assicura il commissario straordinario del Consorzio autostrade Siciliane, Antonino Gazzara. Altrimenti, il rischio, che lui esclude «categoricamente», è che i fondi europei stanziati per l'opera - oltre duecento milioni - possano rientrare a Bruxelles. Sarebbe una grave perdita per tutti. Infatti, sulla Siracusa-Gela il bando di completamento include premialità alle imprese che si aggiudicheranno la gara di appalto: ha più possibilità di vincere chi garantisce l'ultimazione dell'autostrada nel minor tempo possibile.
Frattanto, il Consorzio ha emesso il bando per lo sminamento degli ordigni bellici lungo l'ultimo tratto che condurrà a Modica. La gara è fissata per il 5 settembre. L'importo a base d'asta è di un milione e 200mila euro. Sarà la commissione ministeriale a verificare le operazioni di gara in seconda seduta pubblica. «I lavori di completamento della A18 saranno consegnati a dicembre e dovranno essere completati entro il 2018. L'accertamento tecnico preventivo ha fatto stimare che l'avanzamento si può fare, altrimenti sarebbe solo un sogno. E non lo è. Premesso che è stato giudicato fattibile - dice ancora Gazzara - premieremo l'azienda che assicuri la realizzazione in tempi certi e più brevi rispetto agli altri partecipanti». Il progetto è realizzabile in oltre 1.400 giornate "continuative" (1492 giorni con precisione), festivi inclusi, ossia quattro anni. Inoltre, avendo in parte ottenuto i finanziamenti europei, una "tranche" dei quali verrebbe tagliata dalla stessa Ue in caso di mancato rispetto dei termini, la decisione della premialità "è una logica conseguenza" del pressing. Scongiurare il pericolo di perdere per strada - è il caso di dirlo - circa 262 milioni di euro su 372 milioni di lavori è indispensabile. Ne uscirebbe una Sicilia penalizzata.
«L'Europa non toglierà un centesimo di quanto stanziato perché noi realizzeremo tutto secondo il cronoprogramma - conferma il commissario -. Non è solo un pensiero positivo, ma una conclusione scaturita da precisi calcoli tecnici. Non si possono sprecare le occasioni utili al completamento dell'autostrada. E' una questione di rispetto nei confronti dei siciliani e dello stesso Consorzio autostrade, che vive senza finanziamenti esterni e che ci rimetterebbe se perdesse i finanziamenti. Anche in questo malaugurato caso, l'autostrada si realizzerebbe, ma dovremmo attingere alle nostre risorse. Quelle stesse liquidità utili alla manutenzione di strutture realizzate lentamente e con inadempienze cui stiamo cercando di porre rimedio. Il primo gennaio 2018 apriremo al transito fino a Modica».
Capitolo manutenzione e gallerie: qualche difficoltà per il diserbo delle autostrade, affidato ai forestali. La convezione stipulata il 26 luglio con i lavoratori del settore comporta che questi abbiano il tempo per preparare «un'organizzazione delle attività compresa fra 45 e 90 giorni». Un lasso cronologico forse ampio.
«In ogni caso - commenta Gazzara - per noi è necessario iniziare il decespugliamento il primo settembre e completare le operazioni entro il 30 di ottobre. Il ritardo è legato a motivi interni ai forestali. Questioni che non competono al Cas. Fosse dipeso da noi, si sarebbe già dovuto partire con i lavori di pulizia».
Per quanto concerne le gallerie in condizioni precarie sulle altre tratte, soprattutto la galleria "Tindari" e la "Capo d'Orlando", già sequestrate penalmente, Gazzara ha già pronti i progetti di ristrutturazione. «Il bando - continua il commissario - è stato redatto. E contiamo di pubblicarlo entro il 30 ottobre poiché il finanziamento previsto proviene dai fondi Cipe: se non troviamo un contraente, rischiamo di perderli. La liquidità per le manutenzioni è così ripartita: 54 milioni suddivisi fra il recupero del viadotto "Ritiro" (29 milioni), mentre la somma rimanente è destinata alla ristrutturazione delle gallerie pericolanti».
01 Settembre 2013
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