27 aprile 2013

PER I FORESTALI OCCORRONO 20 MILIONI PER CONSENTIRE LE GARANZIE OCCUPAZIONALI


Nodo Avviso 20 da sciogliere bocciati invece
i balzelli-ticket

Le celebrazioni. «La festa è viva ed è la festa di tutti gli italiani liberi; gli scettici vengano qui»


Il Governatore Crocetta

Lillo Miceli
Palermo. E' ancora irto di ostacoli il cammino del disegno di legge di stabilità. Infatti, sono parecchi i nodi da sciogliere, nonostante la lunga maratona della commissione Bilancio, sospesa alle 4 di ieri, su richiesta del capogruppo del Pds-Mpa, Roberto Di Mauro. I lavori riprendono questa mattina per esaminare il maxi-emendamento presentato dal governo, composto da 66 articoli, e con 2.600 emendamenti firmati da esponenti dell'opposizione e della maggioranza. Difficilmente il provvedimento potrà essere varato entro le 16, quando dovrebbe iniziare la discussione generale a Sala d'Ercole, secondo il programma stabilito dal presidente Ardizzone. La seduta dell'Aula dovrebbe slittare a domani; domenica si dovrebbero potere presentare gli eventuali emendamenti; lunedì dovrebbe iniziare la lunga "no stop" fino all'approvazione dei documenti finanziari che dovrebbe avvenire entro il 30 aprile.
Il governatore Rosario Crocetta è impegnato in colloqui con gli esponenti della maggioranza per superare i malumori, manifesti e serpeggianti, ed evitare sorprese in Aula. Anche perché con i grillini è in atto una tregua armata. Uno degli scogli da superare è quello relativo alla richiesta di pezzi della maggioranza di utilizzare 280 dei 452 milioni destinati al Piano giovani per finanziare la seconda annualità dell'Avviso 20, ovvero i corsi di formazione professionale che alcuni enti avrebbero gestito, rispettando poco le regole. Prima firmataria dell'emendamento che chiede di rifinanziare l'Avviso 20 è la democratica Mariella Maggio, ma la richiesta è fortemente sostenuta anche dal gruppo di maggioranza Democratici riformisti. «Spero che Mariella Maggio ritiri l'emedamento, altrimenti ci potremmo ritrovare in una situazione paradossale». E Crocetta ha spiegato perché: «I fondi del Piano giovani, che fanno parte del Piano azione coesione, fanno parte di una procedura negoziata con il governo nazionale e la Commissione europea. Noi abbiamo l'interesse di qualificare la formazione professionale, ma facendo un'operazione verità. Non intendiamo buttare l'acqua sporca e il bambino. Nell'incontro di maggioranza non mi è sembrato che vi fosse la volontà di andare avanti».
In commissione Bilancio sono stati approvati parecchi emendamenti dell'opposizione firmati Vincenzo Vinciullo, Marco Falcone e Salvino Caputo. Altri sono stati ritirati. E, comunque, è stata ribocciata la riproposizione del ticket sui ricoveri ospedalieri per i redditi superiori a 50mila euro, mentre è stato soppresso l'articolo che prevedeva il ticket di un euro per ogni prescrizione farmaceutica, anche a carico delle fasce più deboli. «Non possiamo gravare sulla gente - ha detto il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi - in questo momento di crisi. E' stato riscritto l'articolo sui 110 milioni aggiuntivi agli enti locali, oltre i 440 già in bilancio, provenienti dal piano di rientro del deficit sanitario; l'accantonamento di 230 milioni per i forestali, ma occorrono altri 20 milioni per consentire le garanzie occupazionali (da oggi i forestali protesteranno davanti Palazzo dei Normanni); l'Arpa avrà 12 milioni, i rimanenti 3 arriveranno dagli incassi per i servizi svolti, finora gratuiti. «I forestali - ha detto Vinciullo - potranno essere impiegati in lavori extraboschivi per conto di enti che ricorrono a gare per effettuarli».
Discussione piuttosto animata, circa un'ora e mezza, sull'emendamento sulla "pubblicizzazione" dei dissalatori di Agrigento e Gela che dovrebbero essere acquisiti dalla società partecipata "Siciliacque spa", che consentirà la riduzione del canone per metro cubo di acqua prodotta, ma comporta anche l'assunzione del personale che li gestisce.
Nel disegno di legge di stabilità, sia pure solo come principio, dovrebbe fare capolino, come richiesto dai grillini, il reddito di cittadinanza (sarebbero necessari circa 100 milioni); il sostegno alle micro imprese e il raddoppio, dal 10 al 20%, delle royalties sugli idrocarburi. Le entrate passerebbero da 19 a 38 milioni.

26 Aprile 2013






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