18 aprile 2013

INTERPELLANZA N. 34 PRESENTATA DAL M5S: MISURE URGENTI PER IL BOSCO DI ALCAMO



       XVI Legislatura ARS


                                 INTERPELLANZA

  N. 34 - Misure urgenti per la tutela della riserva naturale
           orientata 'Bosco d'Alcamo'. 
 
            Al Presidente della Regione e all'Assessore  per
           il territorio e l'ambiente, premesso che:
 
 
           la riserva naturale orientata  Bosco  d'Alcamo  è
           situata  sulla  sommità  di Monte Bonifato   nel
           territorio comunale di Alcamo, ed è Riserva naturale
           orientata per decreto della Regione Siciliana dal 29
           giugno 1984;

              la riserva, affidata in gestione  alla  Provincia
           regionale di Trapani, si estende per  313,9  ettari,
           di cui 201 zona A e 113 zona B o di pre-riserva;

              in base agli articoli dell'atto di convenzione si
           ravvisano  molte  anomalie   o   per   meglio   dire
           violazioni  ed   inadempienze   compiute   dall'ente
           gestore dall'atto di stipula  ad  oggi,  rinvenibili
           paragonando il dettato dell'articolato legislativo e
           l'effettiva gestione avvenuta;

              in data 29 settembre 2012, a  causa  dell'incuria
           da parte dell'autorità addette alla  manutenzione  e
           al  controllo,  denunciata  da  anni,  un   rovinoso
           incendio ha devastato gran parte della riserva e del
           suo  patrimonio  storico,  culturale,  floristico  e
           faunistico;

              una volta superata la fase critica  dell'incendio
           non è stata attivata nessuna procedura di  messa  in
           sicurezza dell'intera area della riserva, per cui vi
           sono  numerosi  alberi  e   rami   pericolanti   che
           rappresentano un reale pericolo per gli utenti  e  i
           fruitori della riserva stessa;

              considerato che:

              il  bosco  di  conifere,  misto   a   latifoglie,
           rappresenta l'ecosistema prevalente  della  riserva,
           lo stesso bosco ricopre circa 28 ettari (rappresenta
           poco meno del 90% dell'intera area protetta) ed è il
           risultato di un'azione di rimboschimento che è stata
           portata avanti, quasi  ininterrottamente,  dal  1919
           sino agli anni 70 - 80;

              il bosco di conifere, specie sui versanti Nord  e
           NordOvest,  è  frammisto  ad  un  fitto   sottobosco
           spontaneo di  latifoglie,  rappresentato  da  Leccio
           (Quercus ilex) e Roverella  (Quercus  pubescens),  i
           quali  sono   esemplari   nati   per   inseminazione
           naturale, e ciò dimostra, come risulta  anche  dalla
           letteratura scientifica di inizio secolo (Ponzo,  La
           flora nei  dintorni  di  Alcamo,  1905),  che  sulla
           sommità del monte Bonifato, fino a tutto  il  secolo
           XIX, esistesse un pregiato bosco di latifoglie,  poi
           andato distrutto a causa di incendi ed estesi  tagli
           tesi a favorire l'esercizio del pascolo;

              è molto frequente anche la presenza del  Frassino
           nel  piano  inferiore.  Sporadica  e  fuori   luogo,
           invece, è la presenza, a seguito dei  rimboschimenti
           effettuati, di alcune  specie  arboree  esotiche,  o
           comunque   estranee   al   contesto    vegetazionale
           mediterraneo: il  cipresso  argentato  e  macrocarpa
           (Arizona, California), il Cedro deodara  (Himalaya),
           l'eucaliptus e l'acacia (Australia);

              vi  è  un  fittissimo  sottobosco  presente   nel
           versante Nord-Ovest, esposto  ai  venti  carichi  di
           umidità e per ciò  ricoperto  dal  muschio.  Fra  le
           specie erbacee primeggiano per bellezza la Peonia  e
           diverse  specie  di  orchidee  selvatiche.  Tra   le
           arbustive: il Lentisco, la Palma Nana, il Pungitopo,
           la   Ginestra,   l'Euforbia,   il   Corbezzolo,   la
           Salsapariglia, il Rovo,  il  Prugnolo.  Non  mancano
           alcune erbe  aromatiche  quali  la  Santoreggia,  il
           Timo, la Menta, l'Origano, l'Assenzio e la Ruta;

              anche   la   fauna    terricola    risulta    ben
           rappresentata  dal  coniglio  selvatico,  la  volpe,
           l'istrice, il riccio, il topo quercino, la  donnola,
           nonché alcune specie di rettili;

              tra i rapaci volteggiano maestosamente la Poiana,
           il falco  pecchiaiolo,  il  falco  pellegrino  e  il
           gheppio e tra i rapaci notturni: il barbagianni,  la
           civetta e l'allocco;

              atteso che:

              dal punto di vista storico-culturale in  cima  al
           monte svetta la torre del Castello dei  Ventimiglia,
           reperto di notevole entità, reso poco fruibile dallo
           stato di abbandono in cui versa la riserva;

              sul versante Nord-Ovest del Bonifato  si  trovano
           invece i ruderi del villaggio medievale,  costituito
           da  abitazioni  ad  impianto  unicellulare  che   si
           sviluppano su di un tracciato topografico  in  senso
           Est-Ovest, protetto  da  una  cinta  muraria  spessa
           oltre 2 metri e lunga circa un chilometro;

              a Nord, fuori dalle mura,  è  invece  ubicata  la
           Funtanazza, serbatoio indispensabile  alla  raccolta
           delle acque provenienti dalla sorgente sovrastante;

              visto che:

              la Riserva Bosco di Alcamo è stata costituita con
           Decreto n.206 del 29 Giugno 1984;

              con Decreto del 26 Maggio 1988 (pubblicato  sulla
           G.U.R.S.  parte  I  n.43  il  09.09.1989)  -   viene
           stipulato atto di convenzione fra la Regione Sicilia
           e   la   Provincia   Regionale   di   Trapani   per:
           l'Affidamento della gestione delle Riserve Foce  del
           Fiume Belice e Dune Limitrofe - Bosco  di  Alcamo  -
           Isole dello Stagnone;

              l'articolo 1  dello  stesso  decreto  prevede  la
           'cura, salvaguardia e promozione scientifica' e  non
           sono mai stati organizzati convegni e/o mai è  stato
           prodotto  materiale  divulgativo\didattico  per   la
           R.N.O. di Monte Bonifato, negli ultimi dieci anni;

              l'articolo 2 prevede   le 'Relazioni annuali' con
           conseguente presunta commissione esaminatrice  delle
           stesse. Ma dallo stato di abbandono  della  Riserva,
           non si capisce, cosa  sia  stato  relazionato  negli
           ultimi 10 anni e  se  mai  qualcuno  abbia  eseguito
           controlli.

              l'articolo 3 prevede che  siano  predisposti  una
           serie  di   apposizioni   di   cartelli   contenenti
           l'indicazione di 'Area di protezione della Riserva e
           modalità di uso e divieti lungo il perimetro esterno
           dell'area di protezione' e questi non sono mai stati
           collocati  e  non  è  dato  sapere  se  siano  stati
           finanziati dalla Regione Sicilia. Inoltre non è  mai
           stata realizzata una recinzione dell'area di Riserva
           e non  è  chiaro  se  questa  opera  sia  mai  stata
           finanziata;

              l'articolo 4 dispone  che,  per  il  mantenimento
           degli ecosistemi, devono essere  predisposte  misure
           idonee ed invero, lo stato di incuria in  cui  versa
           la Riserva dimostra esattamente il contrario;

              l'articolo 5 fa invece menzione della prevenzione
           e repressione degli incendi, attuabile, tra le altre
           metodologie, anche attraverso  la  realizzazione  di
           viali tagliafuoco che dovrebbero  essere  realizzati
           dall'Azienda  foreste,  così  come  previsto   dalla
           norma, e non da privati come sovente avvenuto;

              gli  articoli  7,8,9  e   10   prevedono   invece
           l'obbligo di presentare entro il 30 novembre di ogni
           anno, relazione sui risultati conseguiti (quali ) ed
           il piano di sistemazione della Riserva (se  è  stato
           redatto, quali sono gli obbiettivi raggiunti);

              nel lontano luglio 2007, a  firma  del  personale
           del Distaccamento Forestale di C/mmare del Golfo una
           relazione di servizio, tempestivamente inoltrata sia
           all'Ispettorato delle Foreste di  Trapani  che  alla
           Provincia   Regionale   di   Trapani,    documentava
           abbondantemente lo stato di degrado e  di  abbandono
           del bosco e dell'intera riserva;

              appare    non     giustificabile     da     parte
           dell'Amministrazione regionale il mantenimento della
           Convenzione  con  l'ente  gestore,  allorquando   si
           ravvisano  esplicitamente  gravi   violazioni   allo
           stesso atto di convenzione;

              si   interroga   se   lo    stesso    Ispettorato
           Ripartimentale di Trapani ha provveduto ad informare
           dello stato  di  abbandono  del  Monte  Bonifato  il
           Comando Corpo Forestale e se la Provincia  Regionale
           di Trapani ha tempestivamente avvisato l'Assessorato
           dello stato di pericolo segnalato dal personale  del
           Distaccamento Forestale;

              per conoscere:

              se  non  ritengano  opportuno,  alla  luce  delle
           motivazioni suesposte,  revocare  immediatamente  la
           convenzione per la gestione della  Riserva    'Bosco
           d'Alcamo';

              se non intendano adoperarsi  per  far  sì  che  i
           precetti previsti nel Decreto vengano  rispettati  e
           la Riserva torni ad essere  un  luogo  fruibile  dai
           cittadini siciliani e dai turisti;

              se non ritengano opportuno adottare misure idonee
           alla tutela e salvaguardia del  patrimonio  storico,
           culturale,   faunistico   e   floristico    presente
           all'interno della Riserva naturale  orientata  Bosco
           d'Alcamo.
 
 
 
 17 Aprile
 
 
 
 
 
 

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