Torna a splendere il Tempio di Diana
Foto cefalunews.it
Un’intera giornata trascorsa sulla Rocca ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: il Tempio di Diana è ritornato a splendere. Gli alberi che ne ostruivano il passaggio e la visuale sono stati rimossi ma sono stati decespugliati anche il viale che vi conduce, il suo spiazzale, l’interno e l’area che lo circoscrive.
Risulta che a breve un’equipe di studiosi, esperti del settore archeologico, dovrà eseguire dei rilievi nei pressi dell’edificio megalitico. La nostra operazione però è già stata apprezzata dai numerosi turisti, per lo più stranieri, che lunedì hanno calcato i viali della Rocca. E’ stata per noi questa di oggi la migliore gratificazione mai ricevuta.
Liberato anche il sentiero parallelo all’acciottolato all’altezza della croce di ferro. Anch’esso era ostruito da altrettanti alberi caduti poco tempo fa in seguito alla forte bufera che ha investito la città.
Il gruppo composto spontaneamente da 8 volontari abitualmente stagionali della forestale ha operato in autogestione con mezzi propri attribuendosi i compiti per competenze specifiche e fortemente motivato a realizzare un obiettivo di pubblica utilità.
Per questo ci si è avvalsi oltre che della nostra esperienza di ben quattro mezzi meccanici, due decespugliatori e due motoseghe, una delle quali messa a disposizione dalla Protezione Civile del Comune di Cefalù che ha così voluto contribuire dando man forte all’iniziativa.
Diverse altre zone ad essere ripulite: lo spiazzale della sconsacrata chiesa Sant’Anna, l’area bizantina dei forni, alcuni sentieri nei pressi della chiesa e del viale delle mura merlate. Sono tante però le aree che meriterebbero bonifica e manutenzione e altrettante le giornate da dedicare.
Sembrava impossibile realizzare tutto ciò in una sola giornata col tempo che alle prima battute faceva i capricci ed un numero apparentemente esiguo di lavoratori a disposizione (inizialmente 6)..
Nella giornata di martedì la squadra concluderà la sua dimostrazione eseguendo lavori di rifinitura dell’area e di altre attigue di non secondaria importanza. Auspichiamo che le istituzioni che rappresentano la nostra città possano spingere anche a livello regionale, affinchè gli enti preposti si mobilitino per la salvaguardia di quest’ immenso e inestimabile bene naturale già proposto in passato come Patrimonio culturale dell’Unesco.
Chiunque può unirsi e partecipare all'iniziativa.
09 Aprile 2013
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