Bilancio, la commissione Ars spiazzata dal 'metodo Bianchi'
Il meccanismo "a budget zero"
Bilancio, la commissione Ars
spiazzata dal 'metodo Bianchi'
Dina, presidente della seconda commissione: "E' la prima volta che si usa questa impostazione per costruire il bilancio".
PALERMO - Lunga seduta in commissione Bilancio all'Ars, dove i commissari hanno cominciato a 'fare i conti' con il meccanismo a "budget zero" dell'assessorato all'Economia che, per la riscrittura del bilancio di previsione per il 2013, ha chiesto a ogni assessorato di azzerare tutti i capitoli e proporre solo quelli "realmente indispensabili", in ogni caso con tagli che raggiungeranno anche il 40%. "Sono un deputato di lungo corso - dice Nino Dina (Udc), presidente della commissione Bilancio - ma è la prima volta che si usa questa impostazione per costruire il bilancio. Fino ad ora si è sempre fatto riferimento alla spesa dell'anno precedente, oggi ci si chiede di 'ripartire da zero'. E' normale che l'impatto di questa impostazione non sia semplice: ci sono criteri numerici da seguire, ma anche scelte politiche da fare".
Oggi la commissione ha scoltato in audizione gli assessori alle Attività produttive Linda Vancheri, alla Salute Lucia Borsellino, all'Argicoltura Dario Cartabellotta e i dirigenti generali dei dipartimenti della Regione. "Quella dei tagli è una strada obbligata, non abbiamo alternative - dice Vancheri - noi azzereremo 11 capitoli di intervento, ma sinceramente almeno per quel che riguarda le attività produttive, andrei nella direzione opposta: in un momento di crisi bisognerebbe aumentare i fondi destinati alle imprese, non certo diminuirli". "Mi auguro inoltre - aggiunge Vancheri - che la stessa logica della spending review sia applicata ai fondi destinati al precariato, che non può essere solo assistenzialismo ma deve invece creare le condizioni per immettere nuove forze-lavoro nel nostro circuito produttivo". Uno dei 'temi caldi' del prossimo bilancio, infatti, sarà il capitolo destinato ai forestali.
"Servono 260 milioni di euro - dice Vincenzo Vinciullo (Pdl), vicepresidente della commissione Bilancio - ma al momento ne sono previsti solo 115. E' una situazione grave. Domani in commissione discuteremo con gli altri assessori l'impatto di questa nuova impostazione voluta dall'assessore all'Economia Bianchi e che non è indifferente, ma può essere anche l'occasione per capire cosa davvero serve e quali spese invece si possono eliminare. Al più presto, forse già entro la settimana, ci siederemo allo stesso tavolo con Bianchi, lì cominceremo a vedere le cifre". Oggi, dunque, nessuno degli assessori presenti in commissione ha presentato documenti con indicazioni dettagliate sui tagli, carte che dovrebbero comunque pervenire negli uffici dell'assessorato all'Economia nei prossimi giorni. "Dovremo valutare ogni diverso ambito di intervento - dice Giorgio Ciaccio (M5S), componente della commissione Bilancio - sui fondi destinati alle imprese, ad esempio, dovremo fare delle scelte: sostenerle significa aiutare la Sicilia a resistere alla crisi e crescere. Per quel che riguarda la sanità, invece, credo che dovremo garantire servizi e offerta, ma credo anche che ci siano i margini per ottenere risparmi oggettivi". "Ci sono buchi da tappare e tagli inevitabili - dice Riccardo Savona del gruppo Drs, componente della commissione Bilancio - ma ho l'impressione che ogni assessore proverà a mantenere quello che aveva fino ad oggi: magari con la destra taglierà capitoli, e con la sinistra batterà cassa".
20 Marzo 2013
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