Presidente è Giuseppe Regalbuto. Ne fanno parte anche sindaci e consiglieri che vogliono unire le forze
Un comitato per difendere i diritti dei precari
I componenti della commissione
foto lasicilia.it
Nasce il comitato dei diritti per i precari per rivendicare la stabilizzazione dei precari e far riconoscere lo status giuridico ai lavoratori dei cantieri di servizio (ex Rmi). Ne fanno parte consiglieri provinciali, comunali, sindaci, professionisti, personalità del volontariato e del sindacato che hanno sottoscritto un atto costitutivo. Tra essi Salvatore Cacciato, Antonino Messina di Calascibetta, Carmelo Donatello e Sebastiano Lo Monaco di Aidone, Giuseppe Regalbuto e Filippo Crapanzano di Barrafranca, Salvatore Trovato di Troina, Angelo Giunta e Calogero Falcone di Enna. Ad aderire a questo comitato c'è anche Salvatore Calì di Pietraperzia e Armando Glorioso, sindaco di Nissoria. Il comitato nasce dopo vari incontri in diversi Comuni della provincia dove è emersa l'esigenza di mettere assieme le forze e l'esperienza per «tutelare e dare dignità a chi da un servizio senza essere tutelati e passare come lavoratori di serie B».
Il consiglio del comitato ha eletto presidente Giuseppe Regalbuto, vicepresidente Salvatore Trovato, segretario Salvatore Cacciato, mentre nel ruolo di consiglieri i vari Sebastiano Nicastro, Antonino Messina e Carmelo Donatello. Dopo aver costituito il comitato dei precari sono state date le linee programmatiche che si possono sintetizzare in tre punti:
1) i cantieri di servizio (ex reddito minimo di inserimento) per far riconoscere i contributi figurativi che valgono dal 1° giorno di servizio fino all'inserimento in pianta organica dell'ente ricevente, e quindi equiparati a tutti i lavoratori dipendenti;
2) riconoscimento dello status giuridico del lavoratore (contributi, malattia, professionale e pensione);
3) Stabilizzazione di tutti i precari mediante legge ad hoc (Lsu, articolisti, co. co. co, forestali).
Naturalmente l'interlocutore dovrà essere il governo regionale. «Il comitato per i diritti dei precari - afferma Regalbuto - riguarda anche gli ex lavoratori del reddito minimo che ad oggi sono gli unici a lavorare senza diritti grazie all'azione scellerata dei governi precedenti e dai quali sono stati trattati come lavoratori di categoria inferiore». In provincia di Enna sono 1.093 lavoratori dei cantieri di servizio che vengono impiegati nei 20 Comuni ennesi.
RENATO PINNISI
28 Marzo 2013
Giuseppe Regalbuto Pdl. Notizie correlate:
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Le migliori idee sono sempre dell'opposizione perchè irrealizzabili, prima il Pd e adesso il Pdl, non tralasciando l'Udc. La coalizione del Consigliere Regalbuto poteva realmente mettere la parola fine al comparto forestale.
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