Il nuovo piano delle foreste
L'apparato regionale siciliano
si muove verso una riorganizzazione che, alla luce delle necessità
emerse in questi anni in materia di aree protette, ormai è evidente,
tende ad avvicinare il sistema Territorio e Ambiente a quello
Agricoltura.
Come annunciato nei giorni scorsi, il presidente Crocetta ha elaborato una riorganizzazione dell'assessorato risorse agricole e alimentari con una diminuzione dei dipartimenti e una nuova distribuzione delle competenze e degli enti collegati all'agricoltura ed alla gestione del patrimonio boschivo e forestale anche in direzione della valorizzazione turistica delle aree protette siciliane.
Come annunciato nei giorni scorsi, il presidente Crocetta ha elaborato una riorganizzazione dell'assessorato risorse agricole e alimentari con una diminuzione dei dipartimenti e una nuova distribuzione delle competenze e degli enti collegati all'agricoltura ed alla gestione del patrimonio boschivo e forestale anche in direzione della valorizzazione turistica delle aree protette siciliane.
Ne
parliamo con Dario Cartabellotta, oggi assessore regionale per le
risorse agricole ed agroalimentari, ma ovviamente noto per la sua lunga
esperienza dirigenziale in seno all'assessorato stesso.
Assessore, natura, foreste e turismo possono generare una nuova economia?
"Certamente. Per questo vogliamo valorizzare le aree forestali - che comunemente chiamiamo boschi - e le aree protette in chiave turistica, anche in considerazione del fatto che il turismo ambientale è una delle nuove forme di fruizione che richiama tanti giovani e quanti amano ed usano collegare il valore enogastronomico al territorio".
"Certamente. Per questo vogliamo valorizzare le aree forestali - che comunemente chiamiamo boschi - e le aree protette in chiave turistica, anche in considerazione del fatto che il turismo ambientale è una delle nuove forme di fruizione che richiama tanti giovani e quanti amano ed usano collegare il valore enogastronomico al territorio".
Come leggere allora le proposte di riforma appena annunciate dal Governo Crocetta?
"Intendiamo, soprattutto, utilizzare i boschi da un punto vista piu' produttivo, rivedendo il sistema agroforestale in chiave energetica e di valorizzazione delle biomasse, in modo che questa grande risorsa costituita da piu' di 200 mila ettari di verde sia vista in chiave produttiva, e non piu' come valvola di sfogo per la gestione del precariato forestale".
Come la Giunta ha progettato questa riforma dell'architettura istituzionale?
"Con una delibera di giunta è stata adottata una regia unica tra gli assessorati Territorio e Ambiente, e l' Agricoltura (oggi Risorse Agricole ed Agroalimentari, ndr) che con il Dipartimento Azienda Foreste gestisce buona parte delle riserve. Ci sara' ovviamente una politica unica delle aree protette che alla fine offrirà maggiore attrattività ed organizzazione a coloro che desiderano visitare questi luoghi".
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Si va dunque verso un Dipartimento unico?
"La riorganizzazione del sistema foreste si muove in questo senso. Prevediamo la nascita del Dipartimento per lo sviluppo agrorurale e territoriale destinato ad abbracciare anche tutte le varie emergenze positive del territorio, come enti parco e riserve, e tutto il valore contenuto all'interno del patrimonio artistico e culturale delle aree interne della Sicilia, affinchè questo valore sia messo all'interno di qei circuiti di fruizione che rendono la Sicilia unica".
"La riorganizzazione del sistema foreste si muove in questo senso. Prevediamo la nascita del Dipartimento per lo sviluppo agrorurale e territoriale destinato ad abbracciare anche tutte le varie emergenze positive del territorio, come enti parco e riserve, e tutto il valore contenuto all'interno del patrimonio artistico e culturale delle aree interne della Sicilia, affinchè questo valore sia messo all'interno di qei circuiti di fruizione che rendono la Sicilia unica".
26 Marzo 2013
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