Il governatore: «Poste le basi per un confronto franco con il governo»
Il Ministro Vittorio Grilli
foto lasicilia.it
Lillo Miceli
Palermo. «Le misure di spending review prospettate e l'approvazione del disegno di legge sull'abolizione delle Province, danno una grande apertura di credito alla Regione siciliana». Il presidente Rosario Crocetta ha appena lasciato la sede del ministero dell'Economia dove ha incontrato il ministro Vittorio Grilli, insieme con l'assessore all'Economia Luca Bianchi. Non nasconde la soddisfazione per l'intesa raggiunta che, comunque, dovrà essere approfondita da un tavolo tecnico in cui i funzionari ministeriali e quelli regionali si confronteranno nei dettagli.
«Il tavolo tecnico - aggiunge Crocetta - sarà avviato nel giro di pochi giorni. In questa sede, saranno stabilite le misure da adottare, compresa la diluizione del debito in tre anni».
Soddisfatto anche l'assessore Bianchi: «L'operazione verità e trasparenza sui conti, il piano di aggiustamento strutturale dell'equilibrio economico-finanziario, insieme con i risparmi previsti con le ultime riforme, in particolare l'abolizione delle Province, hanno trovato l'apprezzamento del governo nazionale, che ha garantito fattiva collaborazione».
La parola adesso passa al tavolo tecnico che nel volgere di pochi giorni - forse da oggi stesso - dovrà dare disco verde ad alcune misure per consentire di trovare l'equilibrio di bilancio, già in crisi per la riduzione dei trasferimenti statali e reso ancora più precario dal «buco» di un miliardo riscontrato a consuntivo dell'esercizio 2012. «Un bilancio - aggiunge il presidente della Regione - che dovrà coniugare rigore, sostenibilità sociale e difesa dello Statuto siciliano». Il riferimento è all'art. 37 dello Statuto che sancisce che le imprese industriali e commerciali che hanno sede legale fuori dalla Sicilia, ma che nell'Isola hanno attività produttive, devono versare i tributi sul reddito nelle casse regionali. Una norma che i passati governi nazionali, di centrodestra e di centrosinistra, si sono sempre rifiutati di attuare.
«Sembra che si stiano ponendo le premesse - rilevano Crocetta e Bianchi - per un rapporto franco con il governo centrale, per riprendere un cammino di sviluppo e di equità in Sicilia». Il cammino, però, si annuncia pieno di ostacoli. Ci si apsetta la solita gragnuola di emendamenti che sarà presentata all'Ars per allargare i cordoni della spesa, come sempre avviene durante l'approvazione del bilancio e della finanziaria. Un lusso che la Sicilia non può più permettersi.
Intanto, c'è da fare i conti con il costo degli operai della forestale. Lo scorso anno furono stanziati circa 350 milioni di euro. Adesso c'è la disponibilità di circa 100 milioni di euro. «Non ci resta - continua il presidente della Regione - che attivare il mutuo di 330 milioni di euro, previsto dalla finanziaria dello scorso anno, con la Cassa depositi e prestiti. Per i forestali, però, abbiamo previsto nuove azioni che ci consentiranno di avere anche degli introiti con l'impianto di alberi da legna nelle aree demaniali abbandonate».
Il tavolo tecnico potrebbe occuparsi della scadenza della legge nazionale che ha prorogati fino al 31 luglio di quest'anno i loro contratti. In Sicilica, essendosi fatto ricorso anche nel 2012 all'esercizio provvisorio, furono prorogati fino al 30 di aprile. In bilancio è stanziata una somma fino al 31 dicembre, ma se non cambia la norma statale... Ma per il presidente Crocetta, difficilmente l'attuale governo in carica, ma dimissionario, si vorrà impelagare in questo problema. Quindi, ci sarà certamente la proroga dei contratti fino al 31 luglio. «Certamente - ribadisce Crocetta - noi non abbiamo alcuna intenzione di mandare a casa nessuno. Bisognerà per il futuro trovare formule sostenibili di stabilizzazione».
Già da lunedì prossimo in commissione Bilancio dell'Ars si riprenderà l'esame dei documenti finanziari, anche alla luce delle decisioni che contemporaneamente saranno adottate a Roma. Intanto, l'assessore all'Economia, Bianchi attende che i dirigenti generali gli forniscano le richieste di finanziamento delle singole iniziative, indicandone anche le priorità. Nonostante le sollecitazioni, però, i risultati sono stati piuttosto deludenti. Solo un dirigente generale si sarebbe presentato all'appuntamento con i compiti già fatti.
22 Marzo 2013
Da quello che si legge per i forestali non c'è nessun miglioramento, anzi.
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