Crocetta e il deficit: "Lo ripianiamo subito"
In cantiere diverse soluzioni per ripianare il buco da un miliardo di euro che grava sulle casse della Regione. “Siamo propensi a rientrare del passivo già nel bilancio 2013”. Perplesso il presidente della commissione Bilancio Nino Dina.
PALERMO – “Stiamo studiando soluzioni alternative per coprire il buco da un miliardo di euro”. A parlare è Rosario Crocetta, che a distanza di poche ore fa marcia indietro su quanto dichiarato nella conferenza stampa di questa mattina. Il presidente della Regione aveva parlato della possibilità di spalmare il buco in dieci anni. Ora però ecco il dietrofront. “Stiamo pensando di rientrare di questo passivo già quest’anno”. Ed ai cronisti che gli chiedono come sia possibile ricucire una voragine di questo tipo senza distribuirla, Crocetta risponde così: “L’unico modo è quello di tagliare i privilegi. Renderemo esecutivo il mio ‘pacchetto tsunami’ già quest’anno”.
Intanto arriva una nuova grana per la giunta ed in particolare per l’assessore Bianchi, in vista dell’approvazione del bilancio. A mettere in evidenza i nervi scoperti della legge finanziaria 2013, depositata in commissione lo scorso dicembre ed ora in attesa del maxi-emendamento, è il presidente della commissione Bilancio Nino Dina. “E’ necessario operare accantonamenti sulle entrate per un importo pari a circa 900 milioni di euro - afferma -, quale contributo della Regione al processo di risanamento delle finanze pubbliche statali. Bisogna reperire risorse finanziarie aggiuntive rispetto al bilancio attualmente presentato per un importo compreso tra 800 milioni ed un miliardo di euro”.
Dina sottolinea quindi "i punti deboli" del documento presentato dal governo, a partire dagli stanziamenti per i forestali, l’agricoltura, il trasporto pubblico locale ed il precariato. “Il governo ha ridotto tutti gli stanziamenti dei capitoli soggetti al Patto di stabilità del 22 per cento e questo taglio orizzontale risulta in molti casi insostenibile”, sostiene Dina. Altro grande punto interrogativo riguarda la possibile impugnativa da parte del commissario dello Stato per l’importo eccessivo relativo alla valorizzazione del patrimonio immobiliare. “A rischio impugnativa è anche l’iscrizione di 40 milioni di euro quale ricorso al mercato immobiliare – sottolinea Dina – anche perché non risultano adeguatamente dettagliate le tipologie di spesa per investimenti”. Altro punto debole riguarda l’assenza della nota informativa sugli oneri e gli impegni finanziari derivanti dagli strumenti finanziari derivati. Per diradare le nubi sia Crocetta che Bianchi sono stati convocati in commissione Bilancio giovedì alle 15“.
13 Marzo 2013
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