Biomasse, progetto pilota nell’Isola
di Marina PupellaEnergia dagli scarti agricoli: con il co-finanziamento dell’Ue saranno realizzati impianti nelle province di Palermo e Agrigento
Il budget ammonta a circa 5 milioni e mezzo di euro, coinvolti sei Paesi mediterranei
PALERMO - “È un importante progetto per le politiche ambientali.
Tredici esperienze italiane, insieme alle cinque mediterranee, dei
cinque governi del Mediterraneo, che si mettono insieme per investire
anche in maniera sperimentale nell'energia alternativa e nelle biomasse.
Per noi un approdo molto interessante in Sicilia, perché faremo
dell'energia alternativa il nostro strumento di approvvigionamento per
quanto riguarda il Piano energetico regionale. La scelta che fa il
governo della Regione è di puntare sul fotovoltaico e sulle biomasse
avendo ribadito il proprio no all'eolico”.
È quanto dichiarato dall'assessore regionale del Territorio e ambiente, Mariella Lo Bello, aprendo i lavori del meeting riguardante il progetto europeo Proforbiomed: Promozione dell’impiego della Biomassa residuale forestale nel bacino del Mediterraneo.
Il progetto intende sviluppare, mediante azioni pilota da attuare in Sicilia nelle province di Palermo ed Agrigento, gli aspetti tecnico/normativi e l'applicazione in campo per la promozione dell’uso della biomassa forestale residuale, quale fonte per la produzione di energia alternativa.
“Il nostro territorio è di una grande bellezza - proseguito Lo
Bello - la Sicilia è da ammirare, da gustare, da guardare da percorrere.
Abbiamo bisogno della tutela del nostro paesaggio e del nostro
ambiente, aver bisogno di energia non significa non poter garantire i
nostri punti di eccellenza, le ricchezze paesaggistiche ed
architettoniche. Abbiamo avviato un percorso che riguarda l'agricoltura
ed un altro che riguarda l'assoluta necessità di sviluppare il nostro
turismo. Presenterò oggi al presidente Crocetta le importanti ed
interessanti ragioni del tavolo, che saprà fornire le opportune e
necessarie conoscenze di cui tutti noi abbiamo bisogno".
Contribuire allo sviluppo e alla promozione dell'uso dei residui della biomassa forestale per realizzare una filiera energetica sostenibile nelle foreste del Mediterraneo che punti a costituire un mercato della biomassa per la produzione energetica. Con questo obiettivo principe Proforbiomed, il progetto strategico del programma Med, che si inserisce all'interno dell'obiettivo 2.2, è un programma transnazionale di cooperazione. Il budget del progetto ammonta a circa 5 milioni e mezzo di euro, di cui 4 milioni 239 mila euro, pari al 75,9%, cofinanziato dal Fesr, lo strumento della politica regionale europea del periodo di programmazione 2007/2013.
“Proforbiomed ha una durata triennale e viene attuato attraverso una serie di attività suddivise in pacchetti di lavoro - spiega Raguel Galarza Ruiz, general director Medio ambiente - quale la gestione, attraverso il coordinamento gestito dal Lead partner insieme ai 6 Paesi e ai 18 partnership. Il progetto coinvolge partners dei diversi stati membri e regioni dell’Ue”.
Ad organizzare il tavolo, l’ Azienda Foreste demaniali, dell’assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari. “Saranno tre giornate, interamente dedicate al problema dell’utilizzazione delle biomasse residuali forestali - dichiara Giovanni Arnone, dirigente generale dell’Azienda foreste della Regione - saranno presentate le attività ed il lavoro collegiale e di cooperazione che ha visto coinvolti 6 Paesi Ue, con a capofila la Spagna oltre al Portogallo, alla Francia, alla Slovenia, alla Grecia e naturalmente l’Italia. Obiettivo comune la promozione dell’impiego della biomassa residuale forestale nel Bacino del Mediterraneo su un ampio territorio europeo che si estende da nord-ovest a nord-est del territorio dell’Unione e che in Sicilia interessa 18 comuni ricadenti nelle province di Palermo e Agrigento”.
13 Marzo 2013
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