«Fare chiarezza sui forestali»
Siamo dei lavoratori forestali. La nostra categoria da qualche tempo a questa parte è al centro dell'attenzione e di dibattiti non solo nell'ambito regionale, ma addirittura nazionale. Secondo il modestissimo parere di chi scrive, sembrerebbe che i forestali siano da annoverare tra i mali e le cause che hanno portato la Regione Sicilia quasi al default. Noi siamo convinti che si è arrivati a pensare questo perché finora nessuno degli addetti ai lavori ha cercato di fare chiarezza su quelle che in effetti sono le problematiche e gli assetti strutturali del nostro settore. Per prima cosa si deve sapere che i lavoratori forestali sono inseriti in contingenti di 78 giornate lavorative annuali (cioè 2 mesi e mezzo di lavoro all'anno), a seguire un contingente di 101 giornate lavorative all'anno; ancora un conting di 151 (6 mesi) annuali. C'è anche da precisare che per chi è riuscito a essere inserito in uno di questi contingenti ha dovuto fare una trafila di almeno 15 anni. Per completezza di informazione, infine, vi è un contingente di lavoratori a tempo indeterminato (circa un migliaio). Adesso è doveroso parlare della remunerazione economica, che si aggira mediamente sui 50 euro lordi giornalieri. A proposito della paga, particolare di non poco conto è che il saldo delle spettanze avviene in maniera saltuaria (ad oggi per esempio chi vi scrive aspetta ancora le mensilità di novembre, dicembre, tredicesima, gennaio). Quindi, credo che chiunque possa fare due conti senza per arrivare alla conclusione che tutto il comparto forestale siciliano costa più o meno quanto una tangente intascata da un manager di aziende pubbliche. Infine vorremmo fare un appello al presidente della Regione, Crocetta, che sta cercando di debellare le magagne trovate nei vari assessorati. Sicuramente ancora non si sono accorti che in provincia di Catania (ma è certo anche nelle altre), riguardo l'ambito Agricoltura e foreste, vi sono uffici per i quali si pagano affitti annuali milionari. Non sarebbe il caso di accentrarli in un unico edificio di proprietà della Regione? (ex ospedale Tomaselli). Riuscirà il presidente ad accorpare i vari dipartimenti a suo tempo creati ad hoc per sistemare alti dirigenti con un esborso economico enorme per le casse regionali? Ancora, pare che a fine anno sia stato elargito un sostanzioso premio di produzione per i sopra citati. Purtroppo oggi sta crescendo la linea che tende a colpire le fasce più deboli ('u muru vasciu): è più facile sopprimere mille posti di lavoro da mille euro e non cinque da duecentomila. Ah! questi lavoratori forestali...
Giuseppe Mannino
25 Febbraio 2013
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