Rilanciare la forestazione nella zona iblea con le proposte della Cgil
Strumento essenziale sarebbe l'acquisizione di superfici da privati ed enti pubblici
Sortino. Una serie di proposte è stata avanzata dalla Ggil, tramite i segretari Salvo Alfò ed Enzo Vaccaro, ai deputati regionali e ai sindaci per mettere ordine e rilanciare la forestazione nella zona iblea.
La Flai-Cgil ritiene di grande importanza, per le notevoli opportunità che il sistema agro-ambientale-forestale può creare sul versante della difesa e valorizzazione del territorio, dello sviluppo sostenibile e della occupazione qualificata pur pensando che alcune proposte vanno fatte per dare, da un lato, uno sbocco lavorativo più qualificante ai tanti addetti (passati negli ultimi anni da 1807 a 1451 unità) e dall'altro per migliorare e rendere più efficiente e anche più "produttivo" il sistema della forestazione in tutto il territorio.
Il rilancio della forestazione nella zona iblea, secondo quanto propone la Cgil, dove avvenire attuando queste proposte. Il raddoppio della superficie forestale.
Infatti, data la riconosciuta funzione del bosco nel potenziare tutte le componenti economico-ambientali, sociali e occupazionali del territorio, si deve perseguire l'obiettivo del raddoppio della superficie forestale, facendola diventare decisamente una meta prioritaria.
Strumento essenziale di questa strategia deve essere l'acquisizione di superfici offerte al demanio regionale da privati ed enti pubblici, specie se, queste ultime, ricadono nelle aree contigue alle attuali superfici boscate e che sono a rischio di dissesto idrogeologico o di desertificazione.
Inoltre, va sperimentata la promozione di attività economiche, sia con la valorizzazione dei prodotti secondari del bosco quali legna, truciolato, olio, mandorle, carrube, noci, agrumi; sia con il miglioramento e ampliamento della sentieristica, delle piste e delle strade forestali da rendere fruibili ai visitatori.
Gli interventi devono essere portati avanti attraverso la pulitura delle aree contigue ai boschi pubblici, delle aree contigue ai boschi privati, nonchè dai perimetri degli stessi da parte degli operatori della azienda forestale, con diritto di parziale rivalsa di quest'ultimi sui proprietari che risultassero inadempienti.
Altre proposte della Cgil riguardano il potenziamento delle strutture vivaistiche Spinagallo e Marianelli, e il personale.
Per il personale occorre la riunificazione tra le due aziende: azienda foreste e ispettorato foreste. E' necessario applicare la legge 14 nella parte che prevede la stabilizzazione.
Per attuare queste proposte, a detta della Cgil sarebbe utile una tempestiva convocazione da parte del presidente della commissione Attività produttive dell'Ars e dell'assessorato all'Agricoltura e Foreste, per verificare le risorse disponibili. Da questi primi dati si potrebbero successivamente pianificare tutti gli interventi necessari.
Paolo Mangiafico
27 Febbraio 2013
Dopo la Uil e la Cisl adesso anche la Cgil propone cambiamenti positivi per il comparto forestale.
Ultimamente a cavallo delle politiche avete fatto tre proposte (forse ne bastava una) perchè divisi politicamente alle Nazionali, e a noi non ce ne può fregare di meno perchè il Governo Regionale in carica è vostra espressione, quindi unitevi o "uniamoci" per il bene comune. E' arrivato il momento di cambiare marcia, non possiamo più permetterci di aspettare mesi per ottenere risposte positive. Basta proclami servono azioni immediate!