Forestale morì in servizio, 2 a giudizio Butera.
Per il decesso dell'operatore antincendio il Gup ha accolto la richiesta della Procura
Giuseppe Petrolio, l'operatore del servizio antincendio della Forestale
morto a 48 anni il 10 agosto del 2009 in contrada Stizza
Butera. Ci sarà un processo con due imputati per la morte del forestale buterese Giuseppe Petrolio, morto a 48 anni durante un intervento antincendio dopo essere stato travolto dall'autobotte guidata da un collega. L'incidente avvenne il 10 agosto del 2009 in contrada Stizza, nelle campagne di Niscemi dov'era divampato un violento rogo.
Adesso il Gup del Tribunale di Caltagirone, Salvatore Acquilino, accogliendo la richiesta della Procura ha rinviato a giudizio l'autista che quel giorno era alla guida del mezzo antincendio, il niscemese Giuseppe Tizza che risponde di omicidio colposo, mentre è per non aver predisposto il piano di sicurezza del personale e dei mezzi che risponde il palermitano Luciano Geraci, ex dirigente dell'Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta che di recente è andato in pensione.
Nei confronti dei due imputati, il Gup ha ammesso la costituzione di parte civile dei familiari di Petrolio, assistiti dagli avvocati Salvo Macrì e Rocco Guarnaccia. Il dibattimento nei confronti di Tizza e Geraci è stato fissato a giugno davanti al Tribunale monocratico di Caltagirone.
L'operaio stagionale della forestale faceva parte della squadra antincendio che si stava organizzando per gestire le operazioni di spegnimento del rogo che stava divampando nell'area di Stizza. E in quei concitati istanti, l'autobotte l'ha travolto durante una manovra. Sono stati i colleghi del buterese Petrolio ad accorgersi dell'incidente: il forestale era ancora vivo quando è stato trasferito all'ospedale di Niscemi, ma il grave trauma addominale non gli ha lasciato scampo. L'inchiesta della Procura calatina dapprima ha focalizzato la dinamica dell'incidente, e successivamente l'aspetto legato alla sicurezza del personale antincendio e alla manutenzione dei veicoli in dotazione. Erano stati i colleghi di Giuseppe Petrolio a denunciare pubblicamente la mancata dotazione dei dispositivi da adoperare in casi di emergenza e l'inadeguatezza delle autobotti.
13 Gennaio 2013
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