Randazzo. La protesta nell'Aula consiliare: «Regione mantenga gli impegni». Il sindaco vicino ai lavoratori
Forestali nel caos, occupato il Comune
I forestali, riuniti in comitato spontaneo, hanno occupato la sala consiliare, foto lasicilia.it
La preoccupazione dei lavoratori forestali, che temono per il loro futuro, è scoppiata a Randazzo in tutta la sua drammaticità. Circa un centinaio di operai, infatti, ieri mattina hanno occupato la Sala consiliare Falcone e Borsellino e lì hanno trascorso tutto il giorno e la notte, annunciando di essere intenzionati a continuare la protesta a oltranza, fino a quando non riprenderanno a lavorare.
I motivi della protesta sono gli stessi dei colleghi che hanno manifestato a Catania sotto i vessilli delle organizzazioni sindacali di categoria. Questi lavoratori però, pur non palesando alcun dissenso nei confronti dei sindacati, hanno preferito rimanere a Randazzo e riunirsi sotto la sigla di un comitato spontaneo.
Le loro richieste sono chiare e non si limitano a pretendere il pagamento degli stipendi arretrati, ma chiedono che la Regione mantenga il accordi e permetta loro di completare le giornate lavorative effettuate nel 2011: «L'anno scorso sono stato impiegato per 101 giornate - ci dice Riccardo Dilettoso - quest'anno dopo appena 25 giorni di lavoro mi hanno licenziato. Se non vengo riassunto al più presto temo proprio che non riuscirò quest'anno a completare il ciclo di lavoro. Per me la Forestale è l'unico reddito - conclude - ed ho moglie e figli».
«Sono ormai 26 anni che lavoro alla Forestale - aggiunge Maria Cristina Bordonaro - e chiedo almeno di poter completare le 151 giornate. Fino ad oggi ho lavorato per 90 giorni, ma non bastano neanche per percepire l'indennità di disoccupazione. Mio marito, per adesso, non sta lavorando, e abbiamo 2 figli».
Basta guardare gli occhi di tutti per rendersi conto del dramma che stanno vivendo. Temono di trovarsi completamente senza un reddito dall'oggi al domani e di non poter garantire un futuro alle proprie famiglie. Per questo alcuni di loro ci hanno annunciato di essere pronti a consegnare i certificati elettorali al Comune. A loro fianco si è schierato il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, che da quando è iniziata l'occupazione non ha più lasciato il Palazzo municipale, trascorrendo con gli operai in Comune anche la notte.
«Chiediamo alle autorità competenti di intervenire - ci dice - perché il reddito di questi lavoratori è indispensabile per la sopravvivenza delle loro famiglie e produce evidenti effetti di economia indotta». E, a Randazzo, cittadina di 11 mila abitanti, sono quasi 1000 le famiglie che senza Forestale, rimarrebbero senza un reddito.
Gaetano Guidotto
05 Settembre 2012
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