02 agosto 2012

PAURA PER ALCUNI LAVORATORI FORESATLI

 

Incendio vicino all'albergo Selinunte

Scoppia un rogo vicino la Riserva, panico tra la gente e qualche intossicato


Castelvetrano. Panico nel primo pomeriggio di ieri tra i clienti di un albergo, il Paradise beach, e tra i bagnanti presenti sull'arenile nelle sue vicinanze a causa di un vasto incendio che ha minacciato la struttura ricettiva che sorge all'interno della Riserva naturale orientata della foce del fiume Belice.
L'allarme per le fiamme è scattato intorno alle 14. Poco dopo si è scatenato un inferno di fuoco che ha terrorizzato i clienti dell'hotel che vedevano il rogo, spinto dal vento, avvicinarsi minacciosamente. Per la loro sicurezza è stato disposto che venissero trasferiti nell'ala più alta dell'albergo. Sul posto, per lo spegnimento dell'imponente incendio, sono state fatte intervenire le squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Castelvetrano e Mazara del Vallo, dei forestali di Castelvetrano e un velivolo della Forestale, l'elicottero Sierra 3, che è di stanza a Salemi.
In un primo momento era stato richiesto pure l'invio di un Canadair ma poi la richiesta è stata annullata perchè è sembrato sufficiente l'intervento del Sierra 3. Tra i primi a giungere sul luogo sono stati i vigili del fuoco in congedo della locale delegazione i quali erano già a Selinunte e sono arrivati dopo avere notato l'alta colonna di fumo provocata dalle fiamme. Precauzionalmente sono intervenuti anche poliziotti, carabinieri, ambulanze del 118 e uomini della Guardia costiera. Infatti, nei primi momenti del rogo non si è escluso che si potesse effettuare una evacuazione via mare dei villeggianti che si trovano in zona e nell'hotel. Il fumo provocato dalle fiamme pare che abbia intossicato qualcuno, ma in lieve forma. Inoltre, tra gli operatori, ci sarebbe stato qualche ustionato, anche in questo caso in forma lieve.
Il Sierra 3 ha effettuato 40 sganci di acqua sull'incendio prima che questi potesse essere dichiarato sotto controllo. A questo punto il suo completo spegnimento e la bonifica dei luoghi, poco dopo le 17, sono stati lasciati agli uomini che operavano a terra. Secondo una prima stima effettuata da chi si trovava sul posto le fiamme avrebbero percorso una superficie di circa dieci ettari.
Un altro devastante incendio, nella borgata marinara si era registrato lo scorso 23 giugno. In quella circostanza la lunga lingua di fuoco si era estesa dalla zona dello Scalo di Bruca sino alla strada del Cantone e da lì al depuratore comunale, provocando anche allora panico tra i residenti e i villeggianti. Il rogo aveva minacciato un ristorante e diverse case e pure allora si era sfiorata la tragedia quando vicino al depuratore erano saltati in aria due grossi e pesanti tombini che ricadendo avevano sfiorato alcuni forestali rimasti illesi.
Margherita Leggio

01 Agosto 2012

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