FLAICA-CUB: INFONDATO L'ESUBERO DEI FORESTALI
MESSINA. Il sindacato di base Flaica-Cub, a fronte delle sempre più gravi inadempienze nelle attività Regionali di forestazione, prevenzione e difesa dagli incendi boschivi, nonché la nuova progressiva sospensione, in piena stagione estiva, delle maestranze attualmente impiegate nei bacini montani siciliani, denuncia la precisa volontà politica di sottrarre sempre più risorse a un settore di vitale importanza, utilizzando una vasta campagna stampa diffamatoria dell'intera categoria che indica, come concausa della crisi finanziaria della Sicilia, la spesa per la salvaguardia del patrimonio boschivo siciliano.
"Nonostante la disponibilità decennale di risorse economiche fornite dai Fondi strutturali europei destinati allo sviluppo produttivo forestale, i lavoratori del settore, costantemente penalizzati da una condizione di precarietà permanente, sono sempre più esposti al rischio di licenziamento definitivo.
Nel contempo, però, il Ministro dell'ambiente Corrado Clini annuncia pubblicamente la volontà del Governo nazionale di sostenere con incentivi finanziari lo sviluppo privato della green economy, per la riconversione in chiave ecologica dell'economia. Giustappunto quando investitori internazionali individuano nelle risorse forestali meridionali la possibile produzione industriale di bio-massa ed energia.
E' dunque evidente che, in una regione come la nostra, ad orografia essenzialmente collinare e montana, il bosco trova la sua ragione d'essere nella ricostruzione degli ambienti ecosistemici, nella stabilizzazione idrogeologica, nella lotta alla desertificazione e ai gravi stravolgimenti climatici, così come nella prospettiva di divenire, in un prossimo futuro, una delle principali fonti di risorse energetiche, materiali e occupazionali.
Emerge così il ruolo fondamentale che l'Azienda foreste demaniali svolge a tutela del territorio siciliano e dell'intera collettività, la più grande azienda pubblica silvicolturale che, con il definitivo riordino legislativo dell'intero comparto e l'ampliamento delle proprie competenze territoriali, rappresenta la reale possibilità di sviluppo e di incremento boschivo.
Nel momento attuale, al contrario, come in un gioco di prestigio, i fondi stessi per la ordinaria attività di forestazione annuale sembrano diventare irreperibili, per poi in parte riapparire e scomparire ancora, in un rimpallo di responsabilità che precipita sempre più i lavoratori forestali in disperanti condizioni di irreversibile degrado e disoccupazione. Persino nel contesto delle attività di prevenzione incendi, incomprensibilmente avviate con un ritardo di almeno due mesi, l'Ente regionale finanzia solo a fine giugno l'acquisto del carburante per i decespugliatori dei cantieri di intere provincie come Messina, impedendo di fatto la realizzazione per tempo dei viali parafuoco. Nessuna sicurezza viene così garantita, a detrimento delle norme di legge vigenti, lasciando addossare ai forestali la responsabilità di incendi dolosi.
Per questi motivi la Flaica-Cub contesta le infondate affermazioni di esubero dei lavoratori del settore, in quanto tutti estremamente precarizzati, nonché di numero di molto inferiore alle cifre diffuse e volutamente aumentate, essendo le assunzioni bloccate dal 1993.
Si oppone pertanto a qualsiasi strumentalizzazione che riduca i forestali a mera carne da macello, in una Sicilia intenzionalmente soffocata e sfruttata in funzione di interessi politici.
Intende, in questo grave frangente, dare risposte determinate, con le opportune iniziative di lotta, contro l'irresponsabile abbandono del patrimonio boschivo siciliano, contro il depauperamento e la dissoluzione di una categoria di lavoratori denigrata e svilita nella propria professionalità, contro la privatizzazione, in tutte le sue forme, del demanio forestale.
Prendendo a riferimento il recente accordo sottoscritto dal Governatore della Campania, col quale la stessa Regione ha affrontato e risolto l'emergenza forestali sbloccando e utilizzando i fondi FAS, e considerando inoltre che la Giunta regionale del Molise, a fronte della crisi, ha istituito per legge il Reddito minimo di cittadinanza, come attuato in tutta l'Unione Europea, a garanzia del diritto universale a una vita dignitosa, la Flaica-Cub chiede e rivendica, quale misura immediata:
Nel contempo, però, il Ministro dell'ambiente Corrado Clini annuncia pubblicamente la volontà del Governo nazionale di sostenere con incentivi finanziari lo sviluppo privato della green economy, per la riconversione in chiave ecologica dell'economia. Giustappunto quando investitori internazionali individuano nelle risorse forestali meridionali la possibile produzione industriale di bio-massa ed energia.
E' dunque evidente che, in una regione come la nostra, ad orografia essenzialmente collinare e montana, il bosco trova la sua ragione d'essere nella ricostruzione degli ambienti ecosistemici, nella stabilizzazione idrogeologica, nella lotta alla desertificazione e ai gravi stravolgimenti climatici, così come nella prospettiva di divenire, in un prossimo futuro, una delle principali fonti di risorse energetiche, materiali e occupazionali.
Emerge così il ruolo fondamentale che l'Azienda foreste demaniali svolge a tutela del territorio siciliano e dell'intera collettività, la più grande azienda pubblica silvicolturale che, con il definitivo riordino legislativo dell'intero comparto e l'ampliamento delle proprie competenze territoriali, rappresenta la reale possibilità di sviluppo e di incremento boschivo.
Nel momento attuale, al contrario, come in un gioco di prestigio, i fondi stessi per la ordinaria attività di forestazione annuale sembrano diventare irreperibili, per poi in parte riapparire e scomparire ancora, in un rimpallo di responsabilità che precipita sempre più i lavoratori forestali in disperanti condizioni di irreversibile degrado e disoccupazione. Persino nel contesto delle attività di prevenzione incendi, incomprensibilmente avviate con un ritardo di almeno due mesi, l'Ente regionale finanzia solo a fine giugno l'acquisto del carburante per i decespugliatori dei cantieri di intere provincie come Messina, impedendo di fatto la realizzazione per tempo dei viali parafuoco. Nessuna sicurezza viene così garantita, a detrimento delle norme di legge vigenti, lasciando addossare ai forestali la responsabilità di incendi dolosi.
Per questi motivi la Flaica-Cub contesta le infondate affermazioni di esubero dei lavoratori del settore, in quanto tutti estremamente precarizzati, nonché di numero di molto inferiore alle cifre diffuse e volutamente aumentate, essendo le assunzioni bloccate dal 1993.
Si oppone pertanto a qualsiasi strumentalizzazione che riduca i forestali a mera carne da macello, in una Sicilia intenzionalmente soffocata e sfruttata in funzione di interessi politici.
Intende, in questo grave frangente, dare risposte determinate, con le opportune iniziative di lotta, contro l'irresponsabile abbandono del patrimonio boschivo siciliano, contro il depauperamento e la dissoluzione di una categoria di lavoratori denigrata e svilita nella propria professionalità, contro la privatizzazione, in tutte le sue forme, del demanio forestale.
Prendendo a riferimento il recente accordo sottoscritto dal Governatore della Campania, col quale la stessa Regione ha affrontato e risolto l'emergenza forestali sbloccando e utilizzando i fondi FAS, e considerando inoltre che la Giunta regionale del Molise, a fronte della crisi, ha istituito per legge il Reddito minimo di cittadinanza, come attuato in tutta l'Unione Europea, a garanzia del diritto universale a una vita dignitosa, la Flaica-Cub chiede e rivendica, quale misura immediata:
- la conferma delle giornate lavorative stabilizzate al 2011, suddivise per fasce di garanzia occupazionale di 101, 151, 180 giornate, in opposizione all'attuale riduzione al numero irrisorio, rispettivamente, di 25, 60, 90 giornate;
- la votazione del disegno di legge di iniziativa popolare, presentato nel gennaio 2012 da più organizzazioni sindacali e attualmente in esame alle commissioni parlamentari dell'ARS, che prevede la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali grazie all'utilizzo dei fondi strutturali europei, finalizzati all'investimento produttivo, e l'utilizzo delle somme INPS attualmente corrisposte ai lavoratori precari quale indennità di disoccupazione agricola."
- la votazione del disegno di legge di iniziativa popolare, presentato nel gennaio 2012 da più organizzazioni sindacali e attualmente in esame alle commissioni parlamentari dell'ARS, che prevede la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali grazie all'utilizzo dei fondi strutturali europei, finalizzati all'investimento produttivo, e l'utilizzo delle somme INPS attualmente corrisposte ai lavoratori precari quale indennità di disoccupazione agricola."
C.S. FLAICA - CUB DI MESSINA
31 Luglio 2012
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