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14 maggio 2012
5 commenti:
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Come si fà a vincere una guerra quando gli interessati invece che coalizzarsi e lottare insieme sono perennemente divisi?? Non si potrà mai vincerla. Il mondo forestale è fatto da soggetti molto diversi tra di loro, ormai questo lo sappiamo perchè anche se io non conosco la realtà dei soggetti di Messina, o di Catania, conosco la realtà della provincia di Trapani, e bene o male la situazione è la stessa in ogni provincia. Su 2000 forestali per esempio in provincia di Trapani, 500 hanno un lavoro alternativo ben remunerato, esempio : sono possessori di negozi, pizzerie, ristoranti, oppure la moglie lavora e porta uno stipendio a casa. Questi lavoratori vengono alla forestale perchè oltre a guadagnare e integrare il proprio reddito hanno aasicurati i contributi previdenziali per le pensioni future. Questi soggetti non saranno mai partecipi al cento per cento alle lotte per migliorare le proprie condizioni, la maggior parte delle volte stanno a guardare per vedere quello che succede, e se ci sono migliorie anche loro anche se non hanno partecipato alle presunte lotte ci guadagneranno lo stesso, se no un reddito per vivere ce l'hanno lo stesso. Dei rimanenti 1500, altri 700 integrano il proprio reddito con piccoli lavori : pitturare case, pulizie di giardini, piccoli lavori di muratore, oppure lavorano in agenzie di assicurazioni, o cose del genere. la maggior parte di questi 700 anche loro stanno a guardare, passano da una posizione all'altra a seconda chi si presenta loro davanti. Se vanno ad un assemblea del SIFUS, sono d'accordo con loro, se invece partecipano ad un 'incontro della FLAI o della CISL, allora sono d'accordo con loro, anche questi non si espongono ma guardano, per poi magari dare la colpa a qualche collega che cerca di muoversi, oppure al cielo se non si vince una battaglia, mai che cercano di ragionare, sempre pronti ad inchinarsi al politico di turno ( non si può mai sapere, puoi avere sempre bisogno )oppure all'agente tecnico ( magari mi mette in un posto dove non faccio un cazzo ). Rimangono 800 soggetti, che non hanno nessun altro lavoro se non quello della forestale, ma almeno 400 di loro non sanno cosa fare, con chi organizzarsi, ascoltano sempre voci diverse, chi dice una cosa chi ne dice un'altra: per esempio "non andare con quelli del SIFUS" chissa quali interessi nascosti hanno questi, oppure i sindacati sono dei corrotti e ci prendono sempre in giro ( spesso è vero ). Poi c'è l'aristocrazia della forestale, il sito e organizzazione ALFA che dà informazioni solo ai propri adepti, si interessa di qualifiche, di livelli, quando la categoria sta rischiando di scomparire definitivamente. Rimangono 200 o 300 che in tutti questi anni hanno cercato di fare qualcosa, ma c'è un fatto, sono tutti divisi tra di loro, alcuni non hanno più fiducia in nessuno, altri sospettano di tutti e di tutto, e cosi non si organizzano se non in piccoli gruppi divisi sempre dagli altri. Non potremo mai vincere ne una battaglia ne la guerra in queste condizioni, dobbiamo mettere da parte vecchi rancori e vecchi pregiudizi, e lottare tutti uniti. Intanto il 16 è importante che siamo tutti a Palermo, poi se la situazione non si evolve a nostro favore, dobbiamo occupare tutte le aule consiliari dei nostri comuni, ad oltranza giorno e notte. Ma sopratutto dobbiamo organizzarci per gli anni a venire, che visto i segnali di questi ultimi eventi credo che non dobbiamo sottovalutare. Saluti a tutti, e siamo uniti.
RispondiEliminaGli operai della riserva dello zingaro il 16 maggio parteciperanno compatti allo sciopero regionale di tutto il comparto forestale. Per cui la riserva chiuderà l'accesso al pubblico sia dal lato sud Castellammare che dal lato nord San Vito. In quanto non potrà garantire nessun tipo di servizio agli utenti.
RispondiEliminaStamattina quasi duecento operai della forestale di Castellammare hanno prima tenuto un'assemblea all'interno dell'area attrezzata del belvedere di Castellammare. All'assemblea hanno partecipato solamente gli operai senza nessuna sigla sindacale. Dopo la discussione si è convenuti di partecipare in massa allo sciopero del 16 mercoledi. E' stato prodotto anche un documento che alle 10 e 30 è stato consegnato al sindaco di Castellammare. Si è anche tenuta un'assemblea all'interno dell'aula consiliare e insieme al documento consegnato al sindaco è stato illustrato la grave situazione in cui versa tutto il comparto forestale, oltre alla grave crisi economica delle famiglie è stato fatto presente il pericolo che corre il nostro patrimonio boschivo, visto che a tutt'oggi nessun viale parafuoco è stato attivato, e il servizio antincendio ancora non è iniziato. Il sindaco resosi conto della grave situazione si è impegnato ad attivare tutti i canali a lui possibili per risolvere questo problema. Per cui contatterà il prefetto di Trapani, e i politici regionali pre renderli edotti della grave tensione sociale che sta vivendo per ora Castellammare in merito al problema.
RispondiEliminaQuesto il testo che è stato consegnato al sindaco di Castellammare da parte degli operai forestali.
RispondiEliminaAl signor Sindaco e al consiglio comunale di Castellammare del Golfo
VERTENZA FORESTALE
Egregio signor Sindaco. Poniamo alla sua attenzione e a tutto il consiglio comunale la grave situazione che sta attraversando il comparto forestale di Castellammare del Golfo. Dopo più di 8 mesi , a tutt’oggi non è stata evasa nessuna richiesta di assunzione, ponendo centinaia di famiglie di Castellammare in grave disagio economico. Il governo regionale e nella sua massima espressione nella persona del governatore Raffaele Lombardo, sono tutt’ora latitanti di fronte ad un problema che si è voluti di fatto con leggerezza e irresponsabilità sottovalutare. La forestale per la comunità di Castellammare ha rappresentato uno sbocco economico anche se precario molto importante. Nello stesso tempo in tutti questi anni abbiamo assolto al nostro dovere di lavoratori con dedizione e dignità consapevoli dell’importanza che ha il bosco in termini ecologici e possibilità di fruizione turistica, come del resto l’afflusso di migliaia di turisti che visitano ogni anno la riserva dello Zingaro fiore all’occhiello dell’intero sistema forestale siciliano continua a dimostrare. Abbiamo con la nostra professionalità acquisita in tutti questi anni cercato di preservare dagli incendi dolosi e non il bosco e il territorio del demanio forestale. Intervenendo anche come protezione civile nei terreni privati attorno e non al demanio forestale. Abbiamo piantato centinaia e centinaia di alberi, discerbato e messo in sicurezza ampi territori del demanio forestale Castellammarese. Abbiamo lavorato con dignità, e lo abbiamo dimostrato anche nel pur breve rapporto che lo scorso anno l’amministrazione di Castellammare ha visto centinaia di operai forestali adoperarsi per pulizie di terreni e potature del nostro comune. Rapporto che credevamo e speravamo potesse continuare anche quest’anno.
Le chiediamo pertanto in qualità di primo cittadino di farsi espressione delle nostre rimostranze presso il prefetto di Trapani, di politici, del governo regionale stesso, e di tutti quelli che possono appoggiare la risoluzione di questo gravissimo problema. La situazione impone una presa di posizione netta e non si può prestare ad ulteriore rinvii, le famiglie ormai sono alla fame. Dal canto nostro la ravvisiamo che questa è la prima fase di una protesta, a cui per forza di cose se non avremo risposte certe e sicure daremo seguito.
Castellammare del Golfo 14/05/2012 Comitato Operai Forestali
COMPLIMENTI AI COLLEGHI DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO.
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