La protesta dei forestali: altrimenti ci arrabbiamo
Questa mattina i forestali hanno assediato palazzo dei Normanni e palazzo D’Orleans. Da una parte, sotto l’Ars, che doveva approvare nuovi provvedimenti dopo l’impugnativa del Commissario dello Stato, la manifestazione è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Dall’altra, davanti al palazzo del governo regionale, a inscenare un sit-in è stato il comitato “Forestali uniti per la stabilizzazione”. Ma il governo all’Ars non c’era, e l presidente della Regione non era a Palazzo d’Orleans, impegnato a Roma per la vertenza Fiat.
Le norme che nella manovra avrebbero permesso di stanziare fondi per i Forestali sono state bocciate dal Commissario dello Stato Carmelo Aronica. Gli stipendi, infatti, dovevano essere garantiti dal mutuo da 550 milioni approvato dall’Assemblea, ma cassato appunto da Aronica: “Il mutuo può essere utilizzato solo per investimenti, e non può coprire le spese correnti”, ha spiegato il Commissario quindici giorni fa.
“Siamo sull’orlo del burrone“, dice Tonino Russo, del sindacato Flai Cgil di Palermo. Ed è per questo che i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro con i capigruppo dell’Assemblea Regionale. I sindacati chiedono che vengano stanziati anzitutto 35 milioni di euro per consentire l’inizio delle attività: “Le famiglie non possono più tirare avanti – denuncia Giuseppe Di Franco della Flai Cgil di Agrigento – E il bosco ha bisogno di manutenzione”.Una cifra che intanto dovrà essere reperita attraverso tagli e sforbiciate di altri capitoli del bilancio. Anche se dalla Commissione bilancio non arrivano buone notizie. Con tutti gli sforzi, sembra che i deputati non siano riusciti a recuperare somme superiori ai 13-15 milioni. Comunque sia, ad alcuni sindacati non basta nemmeno questo stanziamento.
“Noi abbiamo presentato - dice Nicolò Felici del SI.F.U.S. (Forestali uniti per la stabilizzazione) – una proposta di legge popolare con 15 mila firme. Il presidente dell’Ars Cascio ci ha detto che entro maggio sarebbe stata discussa in commissione” . Una legge che secondo Felici “consentirebbe alla Regione di risparmiare rispetto alla situazione attuale”.
Ma i “colleghi” della triplice mettono in guardia: “Cgil, Cisl e Uil – ha detto Tonino Russo – rappresentano l’80 per cento dei sindacati in Sicilia. Noi siamo per la piena occupazione di tutti i precari dell’Isola ma bisogna essere realisti. Se oggi la regione non ha 400 milioni di euro per poter garantire gli stipendi sulle stesse giornate dell’anno scorso, figuriamoci se riesce a trovare un miliardo e 400 milioni di euro per la stabilizzazione. Chiederla è mettere fumo negli occhi ai lavoratori”. Secondo il sindacalista Flai Cgil, però, non è più possibile rimandare l’inizio delle attività: “Il governo e i deputati della Regione Siciliana devono trovare i soldi e metterli nel capitolo dei forestali, oggi”. Altrimenti “ci buttiamo i politici dentro al burrone”.
16 Maggio 2012
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