La Cisl: “È emergenza perché non s’è dato ascolto al mondo del lavoro”
“Alto rischio incendio”. È la minaccia che s’allunga sui 70 mila ettari di bosco demaniale siciliano e sulle aree boschive limitrofe. “L’estate è alle porte, il caldo si fa sentire, ora – scrivono Cisl e Fai, la federazione cislina dell’agroalimentare – è il momento di realizzate le siepi e le barriere tagliafuoco”. Non farle, per la Sicilia sarebbe “una scommessa col destino”. Perché a sfidare il destino conducono l’impugnativa del Commissario dello Stato Carmelo Aronica, della Finanziaria regionale approvata dall’Ars il 27 aprile. E le scelte adottate fin qui da governo della Regione e Ars. Né, rileva il sindacato, a portare fuori dal tunnel può essere la decisione del governatore Lombardo di promulgare ugualmente la legge, sollevando il conflitto davanti alla Corte Costituzionale. “Quale banca – domanda la Cisl – può erogare il mutuo previsto dal governo, nel caos programmatico e istituzionale che è stato generato?”. “Siamo in piena emergenza”, dichiarano Cisl e Fai. E “a pagare il conto dell’irresponsabilità e dei pasticci di questa politica, finiscono con l’essere i 26 mila forestali; i 500 lavoratori Esa. E i sei milioni di siciliani privati di fatto del loro diritto alla tutela e alla valorizzazione dei boschi e del paesaggio”. Per questo, rimarca il sindacato, “c’è bisogno di nuova responsabilità e di atti conseguenti”. Invece, “appaiono figlie del passato più che di visioni proiettate nel futuro”, le scelte fin qui compiute da politica e governo. Scelte adottate “senza dare ascolto al mondo del lavoro” che per anni ha suggerito la riprogrammazione dei fondi Ue, della misura Ambiente e territorio, e l’adozione degli indirizzi europei in tema di filiera ambientale, sottobosco produttivo, paesaggio, gestione di biomasse. “Un errore, essere rimasti sordi”, ripetono Cisl e Fai. Tanto più che ora in gioco non è tanto il dopo Lombardo. “In gioco sono i lavoratori; in gioco è la qualità della vita e dell’ambiente. In gioco sono i 70 mila ettari di bosco demaniale e le aree circostanti”. (ug)
04 Maggio 2012
Carissime organizzazioni sindacali, ci pensate ora che in ballo ci sono 70 mila ettari di bosco, ora che 26 mila padri avranno il problema di portare a casa dai propri figli lo stipendio, fate sempre le cose quando si arriva con l'acqua alla gola.
RispondiEliminagrazie di vero cuore !!!!!!!!!!!!!