WWF SICILIA: LA LEGGE FINANZIARIA VOTATA DALL'ARS IN MATERIA DI PARCHI E RISERVE NATURALI APRE SCENARI APOCALITTICI
Palermo, 20/04/2012 - Il WWF Sicilia, apprese le norme della Legge finanziaria votate dall'Assemblea Regionale in materia di Parchi e Riserve naturali e, tra le altre, quelle relative alla soppressione dell'Azienda Foreste Demaniali e all'apertura della caccia nei siti Natura 2000,
manifesta la propria indignazione per la palese e inaccettabile aggressione alla Legge 98/81 - che, di fatto, viene stravolta - vanificando un percorso ultratrentennale che aveva portato la Sicilia all'avanguardia nel Paese e in Europa in tema di difesa della biodiversità e apre impensabili scenari apocalittici.
Riservandosi una più attenta lettura e una complessiva analisi della finanziaria stessa, il WWF Sicilia non può non rilevare subito la gravità della assurda soppressione dell'Azienda Foreste Demaniali e il trasferimento delle competenze alle Province regionali (compresa la gestione delle aree naturali protette), con ciò eliminando uno tra i più qualificati e lungimiranti gestori delle Riserve naturali isolane.
È altrettanto improponibile e inaccettabile l’affidamento alle Province regionali della gestione dei demani forestali e del servizio antincendio boschivo, attività importanti e impegnative che presuppongono unitarietà di strategie, competenze tecniche risorse economiche e umane che le stesse Provincie non possono assicurare.
È incomprensibile, inoltre, che i boschi demaniali, pur rimanendo di proprietà della Regione, debbano essere gestiti da altre amministrazioni che non hanno alcuna dipendenza gerarchica o funzionale dalla Regione stessa.
Il WWF Sicilia nello stigmatizzare questa sconsiderata aggressione al territorio siciliano e alle sue risorse naturali, riservandosi altri e mirati interventi, auspica, perciò, un deciso intervento di censura da parte del Commissario dello Stato
manifesta la propria indignazione per la palese e inaccettabile aggressione alla Legge 98/81 - che, di fatto, viene stravolta - vanificando un percorso ultratrentennale che aveva portato la Sicilia all'avanguardia nel Paese e in Europa in tema di difesa della biodiversità e apre impensabili scenari apocalittici.
Riservandosi una più attenta lettura e una complessiva analisi della finanziaria stessa, il WWF Sicilia non può non rilevare subito la gravità della assurda soppressione dell'Azienda Foreste Demaniali e il trasferimento delle competenze alle Province regionali (compresa la gestione delle aree naturali protette), con ciò eliminando uno tra i più qualificati e lungimiranti gestori delle Riserve naturali isolane.
È altrettanto improponibile e inaccettabile l’affidamento alle Province regionali della gestione dei demani forestali e del servizio antincendio boschivo, attività importanti e impegnative che presuppongono unitarietà di strategie, competenze tecniche risorse economiche e umane che le stesse Provincie non possono assicurare.
È incomprensibile, inoltre, che i boschi demaniali, pur rimanendo di proprietà della Regione, debbano essere gestiti da altre amministrazioni che non hanno alcuna dipendenza gerarchica o funzionale dalla Regione stessa.
Il WWF Sicilia nello stigmatizzare questa sconsiderata aggressione al territorio siciliano e alle sue risorse naturali, riservandosi altri e mirati interventi, auspica, perciò, un deciso intervento di censura da parte del Commissario dello Stato
Articolo pubblicato il 20 aprile 2012
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