26 aprile 2012

LETTERA AL MINISTRO POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DI FLAI, FAI E UILA


Al Sig.         Ministro delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali
Dott. Mario Catania



On.le Ministro,
abbiamo appreso della Sua presenza a Palermo in occasione del Forum Regionale sullo Sviluppo Rurale promosso dalla Regione Sicilia, e riteniamo doveroso ringraziarLa per l’attenzione da Lei prestata ai temi e problemi dell’Isola.
Avremmo voluto, intervenendo nel corso dei lavori, dargliene atto personalmente ma con tutta franchezza e lealtà, La informiamo che le recenti scelte del Governo Regionale in materia di forestazione, una realtà che da lavoro ad oltre 25.000 famiglie ma che soffre anche di degrado ambientale e incuria sul territorio, così come i silenzi sulla situazione dei dipendenti dell’Associazione Regionale Allevatori e dell’Ente di Sviluppo Agricolo,  ci impediscono si salutare positivamente un evento che rischia di assumere il sapore di una ulteriore beffa e di un torto nei riguardi dell’intera comunità siciliana.
La scelta scellerata di procedere alla dismissione del settore agro-alimentare-forestale attuata, con provvedimento illegittimo, contraddittorio e prevaricatore di diritti conquistati nel tempo dai lavoratori – come suonano la soppressione di Enti istituzionali e il passaggio di strumenti, competenze e lavoratori ad altri, come le Province, peraltro in via di abolizione – manifestano la volontà non solo di procedere alla destrutturazione del lavoro ma, e soprattutto,di relegare ad emarginazione un compatto essenziale per il rilancio produttivo, economico e sociale di questa regione.
FAI, FLAI e UILA in questi anni hanno profuso impegno ed energie perché il tema della tutela del territorio venisse assunto nelle scelte del Governo come valore prioritario da sostenere, in quanto condizione essenziale per una crescita seria, credibile e sostenibile della Regione nella piena convinzione che senza salvaguardia dell’ambiente non vi può essere rilancio economico.
Così come rimaniamo convinti che senza lavoro di qualità non si possano creare foreste e boschi di qualità.
Nel momento in cui tutto il mondo, e l’Europa in particolare, pongono al centro delle proprie scelte la valorizzazione della green economia, in Sicilia, il Governo opta per il disimpegno e la marginalità, come testimoniano anche i diritti mortificati e primo tra tutti il mancato rispetto dei contratti bloccati da oltre un decennio.
Ne discende che un Forum sullo sviluppo, che si afferma voler coltivare per fare di questa terra il futuro delle popolazioni, in presenza dei fatti lamentati, appare come  facciata demagogica che rifiutiamo perché lesiva delle aspettative, come della dignità, di questo pezzo del mondo del lavoro.
Auspichiamo che la Sua presenza ed il Suo autorevole intervento possano ritornare utile a interrompere una spirale di prevaricazione scaturente da  un’azione vacua e insostenibile, e che dunque possano  essere funzionali a  invertire una rotta che oggi non ci porta da nessuna parte.
Ed altrettanto confidiamo nel Suo apporto   affinché sia disatteso il provvedimento  in itinere a livello nazionale sull’utilizzo dei voucher in agricoltura che lasciano sguarniti di tutele previdenziali ed assistenziali centinaia di migliaia di lavoratori.
La presenza composta e silenziosa di una rappresentanza di lavoratori diretta  a testimoniare il malessere di tutta la categoria –  presenza voluta simbolica per rispetto alla Sua persona – è stata predisposta con la semplice intenzione di sensibilizzare il Governo Nazionale ai veri problemi della Sicilia che in un mondo sempre più globalizzato devono essere intesi e vissuti come processi alla cui soluzione è fortemente connesso il rilancio dell’intero Paese.
Nel chiederLe scusa per l’involontario ed eventuale fastidio causato, e  nel ringraziarLa  per la Sua comprensione e per quanto potrà fare, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più deferenti saluti, auspicando di poterLa rivedere e di accoglierLa  presto in un clima più sereno, in cui le parole sviluppo e futuro abbiamo veramente un senso.

24 Aprile 2012. Flai Palermo

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