29 aprile 2012

I FORESTALI PER PULIRE IL PARCO DELLA FAVORITA

Favorita da pulire, la Regione chiede l’intervento della Forestale


Manuele La Rosa davanti ai cumuli di rifiuti alla Favorita


Nuovo vertice in programma per stabilire le competenze all’interno della riserva. Il Comune: “L’Amia farà il possibile, in attesa delle decisioni definitive”


di ROSANGELA SCIMECA  
PALERMO. Chi pulirà la Favorita? La Regione, con l’assessorato ai Beni culturali, ipotizza l'impiego del personale della Forestale in attività di manutenzione ordinaria e riqualificazione del parco. A darne notizia è stato, ieri, nel corso della trasmissione «Ditelo a Rgs», il dirigente del settore Ville e Giardini del Comune, Domenico Musacchia. È prossimo il vertice che stabilirà le competenze all'interno della Riserva. E già arriva qualche anticipazione sull'esito della riunione che coinvolgerà, i primi di maggio, il settore Ville e Giardini del Comune e gli assessorati regionali Territorio e Ambiente, Beni culturali e Bilancio.
La bozza di accordo sulla suddivisione dei compiti propone, infatti, la possibilità che la manutenzione del parco della Favorita sia affidata all'assessorato regionale ai Beni culturali, proprietario della Riserva, e all'Azienda Foreste. Ma di certo non c'è ancora nulla. Non è stata stabilita una data per la pulizia della Favorita perché lo schema di protocollo d'intesa, in cui gli enti invitati devono stabilire le parti che devono svolgere le diverse attività, non è ancora pronto. E quello che rimane è solo l'immensa quantità di rifiuti che affollano il parco di 1,050 ettari, come visto ieri anche dal camper del Giornale di Sicilia. «Grazie al protocollo d'intesa, dovrebbe ottenere un quadro chiaro della situazione - dichiara Salvatore Palascino, direttore della riserva Favorita-Monte Pellegrino -. Ogni ente convocato apporterà delle modifiche sul piano d'intervento per la Riserva. Il Comune agirà attraverso l'Amia. Ci saranno operazioni di manutenzione anche ad opera di Biosphera. Mentre gli interventi di sorveglianza saranno affidati al Corpo forestale, che purtroppo è costituito attualmente da solo cinque unità».
Intanto, l'Amia, dice Musacchia, è chiamata a pulire il bordo-strada in cui sono riposti numerosi sacchi di rifiuti, ricordo delle scampagnate dei giorni scorsi. Dal Comune è anche partita una lettera per invitare l’azienda a intervenire. Dice Musacchia: «Amia si è detta disponibile a effettuare interventi di pulizia in questi giorni che ci dividono dal vertice definitivo». L'Amia ha sempre sostenuto di non avere nulla a che fare con la pulizia del parco. Il dubbio sulla questione pulizia continua, quindi, ad aleggiare. In questi tempi di attesa che porteranno alla risoluzione delle diverse controversie, l'assessorato regionale Territorio e Ambiente ha sborsato ingenti somme finanziare per iniziare a dare un volto nuovo alla Favorita. Nell'arco di un mese, l'ente gestore sarà fornito di nuovi cestoni gettarifiuti, che verranno sistemati in svariati punti strategici all'interno della Riserva. Venti biciclette ecocompatibili saranno la nuova frontiera contro lo smog. Verranno affittate ai frequentatori del parco che vorranno usufruire di un mezzo non inquinante.

28 Aprile 2012


 

 

Il parco della Favorita nel vuoto indecente

 









Adesso dalla Regione salta fuori l’idea che potrebbe risolvere il problema della pulizia nel parco della Favorita e nella pineta di Monte Pellegrino: affidare l’incarico agli uomini dell’Azienda regionale delle foreste, la stessa che per la cura dei boschi ogni anno impiega un esercito di operai stagionali.
Potrebbe essere una strategia vincente per ovviare all’attuale situazione, scandalosa: piatti e bicchieri sparpagliati per il parco, sacchi stracolmi ancora da portare via e abbandonati alla mercé dei randagi. Il lascito dell’ultima ondata di pic-nic che tanto piacciono ai palermitani in occasione delle giornate festive di primavera.
Viene da chiedersi, sempre ammesso che l’ipotesi allo studio vada in porto, perché non ci si sia pensato prima. Probabilmente perché nessuno ha sentito il bisogno di trovare una soluzione. È una città - quella di Palermo - in cui anche un luogo simbolo come il parco della Favorita può piombare nell’abbandono. Un altro esempio di vuoto amministrativo. Che lascia incancrenire i problemi, anziché affrontarli e risolverli.

28 Aprile 2012



Favorita tra i rifiuti. Il servizio di Tgs.
 
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