Tv nei boschi, inutili 10 mila forestali
di Rosario BattiatoAmbiente. Sorveglianza nelle riserve e spreco di risorse.
Il clientelismo. Nei giorni che precedono la difficile approvazione del bilancio “lacrime e sangue” della Regione, spicca uno degli sprechi più evidenti, figlio della politica clientelare siciliana degli anni scorsi.
La logica. Il numero spoporzionato degli operai forestali stagionali è reso ancora più evidente dal prossimo investimento tecnologico che dovrebbe, a rigor di logica, ridurre le unità.
PALERMO – Potrebbe essere il futuro in termini di prevenzione del rischio incendi. La Sicilia è in procinto di dotarsi di uno dei più avanzati sistemi di radio-comunicazione, che potenzierà l'attuale a disposizione del Corpo forestale regionale.
Si tratta dell'installazione di una dorsale digitale pluricanale e della realizzazione di un sistema di videosorveglianza di nuova generazione a tutela del patrimonio boschivo e delle aree naturali protette.
Per la nuova struttura sono stati stanziati circa 35 milioni di euro, essa dovrebbe essere operativa nei prossimi 15 mesi. Un modello all'avanguardia che dovrebbe convincere la Regione, in tempi di bilancio e di vacche magre, ad intervenire sui circa 25 mila operai forestali ancora in carico: un vero salasso che costa circa 140 milioni di euro all'anno di soli stipendi. La Regione potrebbe risparmiarne da 50 milioni fino alla metà.
Si tratta dell'installazione di una dorsale digitale pluricanale e della realizzazione di un sistema di videosorveglianza di nuova generazione a tutela del patrimonio boschivo e delle aree naturali protette.
Per la nuova struttura sono stati stanziati circa 35 milioni di euro, essa dovrebbe essere operativa nei prossimi 15 mesi. Un modello all'avanguardia che dovrebbe convincere la Regione, in tempi di bilancio e di vacche magre, ad intervenire sui circa 25 mila operai forestali ancora in carico: un vero salasso che costa circa 140 milioni di euro all'anno di soli stipendi. La Regione potrebbe risparmiarne da 50 milioni fino alla metà.
Articolo pubblicato il 18 aprile 2012
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