Assemblea Regionale Siciliana
XV LEGISLATURA 34a SEDUTA 28 Ottobre 2008
ODDO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ODDO. Signor Presidente, la prima cosa che vorrei fare osservare è che è singolare che il Governo annunci - a parte il fatto che la decisione credo che la Presidenza l’abbia assunta al di fuori delle esigenze del Governo per quanto concerne la presentazione degli emendamenti, almeno lo spero, dopo che questo testo è entrato e uscito dalle commissioni più volte che vuole ancora, comunque, emendarlo cercando di ottimizzare la norma. E’ singolare, perché in Commissione non abbiamo sentito il Governo. Non mi pare che abbia espresso intenzioni specifiche per quanto concerne l’ottimizzazione della norma, oggetto della discussione. E questa è la prima osservazione che intendevo fare. La seconda è quella che ‘l’elefante, come si suol dire, ha partorito il topolino’. I colleghi sicuramente sapranno, onorevole assessore, la guardo evidentemente in mezzo ai colleghi, però la vedo più o meno attento e me ne compiaccio e per questo la debbo ringraziare perché non è semplice e non è facile, soprattutto in determinati momenti in quest’Aula, perché ha partorito il topolino? Perché avete fatto una campagna elettorale, appena quattro mesi fa - sembrano quarant’anni ma sono trascorsi appena centoventi giorni, dicendo in giro, rispetto anche alla allocazione dei lavoratori soprattutto dell’anti-incendio – anzi debbo dire dell’anti-incendio – che avreste fatto la auspicata operazione di aumentare le giornate dell’anti-incendio boschivo a centocinquantuno.
Mi risulta, quindi, non vado evidentemente a orientamento senza alcun punto di riferimento e senza alcuna prova che sono pronto anche, onorevole assessore, a esibire qualora ve ne fosse la necessità di farlo, che avete fatto, fino all’ultimo giorno della trattazione in commissione, la cosiddetta ‘tattica del gambero’, un passo avanti e due indietro. Un passo avanti, nel dire «è un servizio essenziale, non possiamo solo parlare dell’importanza dei nostri boschi spessissimo minacciati e distrutti da numerosi incendi, quel servizio dobbiamo fare in modo che diventi un servizio vero, essenziale di questa regione» e dunque noi sosteniamo come Governo – se vuole le prove gliele porto, assessore - la necessità di implementare e allineare, per quanto concerne anche gli interventi relativi alla legge 14, che è inutile che richiamo, per questione di brevità, che una parte di questi lavoratori che sono a 151 giornate così come stabilito nella legge 14, di portare tutti a 151 giornate lavorative. Quando si è trattato di affrontare l’argomento, nemmeno da questo punto di vista siete riusciti a fare un’operazione come quella di esitare il testo dalla quarta commissione con la norma che riguarda le 151 giornate in modo tale che poi la commissione Bilancio avrebbe potuto dire se dava o meno la copertura finanziaria all’operazione.
Vedete, purtroppo debbo pensare male. Voi avrete pensato che mantenendola e facendola diventare una norma che sistema un po’ la famosa questione del come sono state fatte le graduatorie, la formazione delle graduatorie, con tutto quello che è accaduto per i lavoratori dei cantieri, senza problemi, per i lavoratori dell’antincendio, quello che sappiamo bene con le varie interpretazioni e con i vari pareri espressi dagli Uffici della Regione siciliana, fino a creare quella situazione antipaticissima di predisporre le graduatorie tenendo presenti elenchi anagrafici, tenendo presente quanto realmente ha alterato quelle graduatorie, senza avercela con i lavoratori che si sono trovati - per carità! - primi in graduatoria rispetto a quelli che avevano vent’anni, venticinque anni, quindici anni, diciotto anni di servizio. Non ce l’ho con costoro! Grande rispetto! Ma fino a creare una situazione anomala e paradossale per quanto attiene il rispetto di quella che era l’anzianità di servizio e di quelle che sono anche, perché no, esperienze che servono, per quanto riguarda il servizio antincendio.Quello che mi preme di più, onorevole Assessore e onorevole Presidente, è far notare il modello, mi permetto di scomodare anche la parte culturale di questo modello - mettiamolo anche tra virgolette - del “dire”, del “promettere” in periodi di voto per poi dimenticare, nei momenti opportuni, gli impegni e le promesse che questa classe dirigente, che questa maggioranza, che questo Governo, ha preso durante l’ultima campagna elettorale.
Anche da questo punto di vista c’è da ‘far cadere le braccia’ perché non è causa di preoccupazioni finanziarie che non siete andati avanti; caro assessore, lei sa bene, capisco che il conteggio di cui io mi sono dotato sarà anche non del tutto rispondente a quelli che sono i conteggi che farà o che farà fare o che ha già fatto fare ai suoi uffici, che non è un problema di ordine finanziario, sa bene che inizialmente l’avere indicato che per la copertura c’erano di bisogno 30 milioni di euro era sostanzialmente una cifra uscita fuori da calcoli errati. Lei sa bene che con più o meno 5 milioni di euro lei riesce a fare l’operazione, perché ne ha 10.920 mila che evidentemente non utilizzerà e non sta utilizzando, dato che, nel 2008, circa 200 lavoratori sono stati cancellati e non si sono presentati al lavoro, quindi quelle somme ce le ha a disposizione - sa bene quanto costa l’operazione -, quindi 10.920 mila più il calcolo che sicuramente lei farà fare ai suoi uffici, e che io mi sono fatto fare, con un grado di errore, una percentuale, mi permetta di dire, assolutamente accettabile, potremmo dire 100 mila euro in più, 100 mila euro in meno, e i 10.920 mila più un milione e mezzo che viene fuori dai progetti Por - un progetto Por su Trapani sa bene che non è stato sostanzialmente attuato e quindi quelle somme le ha già recuperate o comunque non sono somme che ha impegnato - e sommando la cifra ciò le permette di realizzare l’operazione delle 151 giornate e, peraltro, mi permetto di ricordarle che in tal modo, finalmente, ogni tanto potreste anche guardarvi allo specchio e dire se riuscite, anche sotto il profilo della correttezza politica di fare quello che spesso dite, come ho richiamato poco fa, e avreste rispettato anche il volere di questo Parlamento che ha votato il 30 di novembre dell’anno scorso, se non erro, assessore lei era presente in Aula, e a un mio emendamento, rispetto a quell’ordine del giorno, intervenne dicendo di modificarlo perché, chiaramente, in quel modo si sarebbe aperto a tutti.
Quell’ordine del giorno consentiva di operare nei confronti dei servizi antincendio con una scelta netta e sosteneva di considerarlo un servizio essenziale e, quindi, proponeva di aumentare le giornate dei lavoratori a 151 giorni.
Non c’è stata la possibilità di discutere in seconda commissione, non c’è stata la possibilità
di confrontarci, rispetto anche ad un altro argomento, molto delicato, che è quello che i
lavoratori dei cantieri potevano sollevare.
Perché questa scelta solo per il SAD? Perfetto, noi annunciamo questa sera, onorevole
assessore, onorevole presidente, la presentazione, in queste ore, del disegno di legge del
Partito Democratico che riprende la questione del famoso accordo del novembre del 2005 che poi si fermò con un incremento modesto che lei sicuramente ricorderà, io lo definisco quello del 15 per cento, per intenderci. Poi altri lo definiscono in altro modo, ma quello dell’incremento famoso del 15 per cento. Riprendendo l’accordo del dicembre del 2005, quando le parti sindacali del Governo allora in carica, firmarono e la giunta, subito dopo,approvò un disegno di legge che si ispirava a quell’accordo raggiunto.
Poi tutto fu cambiato, ma in giunta, allora, avevate approvato lo ricordo bene, era assessore all’agricoltura l’assessore Leontini . Subito dopo, lei sostituì l’assessore Leontini, che è in Aula e si ricorderà sicuramente che siete andati in giunta, avete approvato il disegno di legge che non operava il famoso incremento del 15 per cento, ma andava molto oltre, anche con l’aspetto della ‘pluriennale’; successivamente in Aula fu stato totalmente modificato e poi si passò alla decisione, dell’elefante che partorisce il topolino e l’incremento del 15 per cento.
Noi annunciamo la presentazione del disegno di legge e non dite, per favore, che sfioriamo la demagogia perché glielo spiego in due minuti e concludo. A conti fatti, lei sa bene che, nella logica anche della formulazione triennale, la Regione siciliana nel tempo risparmia rispetto a quelle che sono le cosiddette uscite contemporanee, le uscite di questi anni. E risparmia non solo perché c’è la questione di coloro che opteranno e, quindi, il fatto che si possa ridurre in maniera notevole il numero dei lavoratori forestali, ma risparmia rispetto a quello che costa complessivamente un lavoratore forestale, calcolato tutto quello che nell’arco dell’anno si verifica e che lei sa bene e che io non riprendo per questioni di brevità. Avete richiamato più volte, e concludo, il famoso tavolo Ministero-Bruxelles, per tentare di mettere su un’operazione che può realmente impegnare in maniera intelligente, nell’interesse non solo dei lavoratori, ma nell’interesse di una buona politica, per quanto concerne le foreste siciliane.L’importanza è data anche dall’aspetto economico dei boschi e, mi permetto di aggiungere,dalla produttività del lavoro forestale. Che nessuno ci venga a dire che su questo si infrange il profilo riformista. La produttività del lavoro forestale è fondamentale. L’interesse che noi tutti abbiamo, onorevole assessore Di Mauro, è quello di cominciare seriamente a pensare non solo a Kioto, non solo alle percentuali di forestazione esistenti, non solo ai rischi incendi, ma di pensare in maniera diversa una politica per la montagna e per il nostro verde, per il nostro patrimonio arboreo. Onorevole Assessore, la sfida è proprio lì: mentre voi bleffate continuamente, e prendete in giro i lavoratori forestali, noi vogliamo realmente operare percorsi di stabilizzazione, percorsi che riguardano anche il lavoro a tempo indeterminato, percorsi che ritengono finalmente essenziali i servizi di antincendio boschivo; possiamo dimostrare che non è vero che appesantiamo le casse della nostra Regione perché è ovvio che a conti fatti questo non solo non accadrà, ma scopriremo che risparmieremo ed è possibile risparmiare in questa direzione elevando la produttività e guardando la nostra montagna e i nostri boschi con un occhio e con una logica diversi.
Annuncio, onorevole Presidente, la presentazione di un emendamento che riprende la questione che era già contenuta nel testo, quella dei 151 giorni di lavoro.
Dite no in quest’Aula e dite anche perché non lo volete fare rispetto al calcolo che si è fatto per
quanto concerne la spesa di sei milioni di euro in più.
Annunciamo - come ho detto poco fa, perché vale la pena ricordarlo – la presentazione del
disegno di legge che riprende tutta la questione dei lavoratori dei cantieri della montagna –
come vengono definiti - riprendendo un po’ lo spirito di quell’accordo del novembre 2005 e
riprendendo anche quelli che erano i percorsi che Governo e parti sindacali si erano dati.
Con questo spirito e con questa intenzione, in queste ore, vi lanceremo l’altra sfida non solo
sul servizio antincendio, ma parallelamente, sulla questione che riguarda i lavoratori forestali
della montagna, come si suol dire. E’ proprio lì che si misurerà e si scoprirà se questo Governo vuole fare sul serio o se questo Governo usa gli argomenti che ha usato soltanto per fare spicciola campagna elettorale insieme a quanti si sono attrezzati in questi anni per fare in modo che, anche da questo punto di vista, i lavoratori non credano più a niente e a nessuno e la responsabilità è soprattutto vostra!
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