30 giugno 2024

29/06.24, GRUPPO ALFA REGIONE SICILIA: LA FORZA DEL VOLONTARIATO OGGI HA DIMOSTRATO TUTTA LA SUA PROFESSIONALITÀ SENZA ESSERE INFERIORE HA NESSUNO. IL BLOG: RISPETTO PER I LAVORATORI FORESTALI, QUELLI CHE CONTRASTANO GLI INCENDI BUTTANDOSI IN MEZZO ALLE FIAMME. IL RESTO SONO SOLO CHIACCHIERE!


Dalla pagina Facebook
Gruppo Alfa Regione Sicilia 

La forza del Volontariato oggi ha dimostrato tutta la sua professionalità senza essere inferiore ha nessuno 5 squadre 16 volontari di supporto al Canadair e a Orso Bruno per fronteggiare un gigantesco incendio nel NOSTRO  demanio forestale attivati dal sindaco Cutello ritorniamo a casa dopo quasi 6 ore di spegnimento soddisfatti per quello che abbiamo dato.Gars Vab Sicilia



DODICI INCENDI IN SICILIA, VIGILI DEL FUOCO E FORESTALI IMPEGNATI SU PIÙ FRONTI


Dal sito www.blogsicilia.it

di Ignazio Marchese 29/06/2024

Dodici incendi oggi in Sicilia in cui sono stati impegnati i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile regionale. Tre sono divampati in provincia di Agrigento, due a Caltanissetta, due a Messina e uno a Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani.

Nell’agrigentino nel capoluogo in contrada Fondacazzo, a Menfi in contrada Cavarretto, a Sambuca di Sicilia in contrada Misilbesi. Nel nisseno a Mazzarino in contrada Prato e a Santa Caterina Villarmosa in contrada Mustogiunto.

Nel messinese uno ne capoluogo in contrada Portella Castanea e a Gaggi in contrada Cavallaro. Nel catanese il rogo è divampato a Caltagirone in contrada le Sfere, mentre nel palermitano a Belmonte Mezzagno in contrada Vasche San Salvatore, nel siracusano a Pachino in contrada Abbeveratoio, nel trapanese a Salemi in contrada Pioppo e nel ragusano a Monterosso Almo in contrada Monte Casasia.





INCENDI IN SICILIA, ROGHI NEL RAGUSANO, INTERVENTI DI FORESTALI E CANADAIR


Dal sito www.blogsicilia.it

29/06/2024
Ancora incendi nel Ragusano, nel territorio di Chiaramonte, nell’area che si estende da piano dell’Acqua. Squadre della Forestale e dei vigili del fuoco in azione, con l’intervento anche dei canadair.

Nessun allarme diossina a Palermo

Nessun allarme diossina questa volta dopo l’incendio nella discarica di Bellolampo lo scorso 18 giugno. I dati registrati dall’Arpa Sicilia dopo i campionamenti sia a ridosso dell’impianto che in zone più distanti hanno dato valori molto bassi di presenza di diossina e furani nell’aria.

Se è pericoloso quando il livello supera i 300 fg per metro cubo i dati sono rimasti abbondantemente sotto: in una postazione il livello è 23 in un secondo 44. Ben altri valori erano stati registrati nell’incendio del 24 luglio dello scorso anno. Allora le centraline aveva registrato una concentrazione di diossine pari a a 939 TE fg/m3.

Notte di incendi a Palermo

Notte di incendi di rifiuti a Palermo e in provincia. Le periferie sono di nuovo invase di spazzatura e la scorsa notte i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in diverse strada per spegnere i roghi di cumuli accatastati nei pressi dei cassonetti ricolmi e non svuotati. Gli incendi sono divampati in via della Conciliazione, in via Filippo Paladini, in via Giuseppe Cammarano, via Luigi Einaudi. Roghi di spazzatura anche a Villabate via Matteotti e a Bagheria in via Dante.

Roghi continui

Un momento estremamente delicato: è cronaca quotidiana ormai di rifiuti che invadono le periferie, di incendi di cumuli di spazzatura nella notte che mettono a rischio la salute dei cittadini. Un’emergenza, quasi, continua. L’altroieri chili e chili di immondizia sono stati dati a fuoco nell’ecomostro di via Tiro a Segno a Palermo nell’immobile abusivo confiscato alla mafia che da decenni si trova in uno stato di totale abbandono.

Dopo le segnalazioni arrivate dai residenti e dalla vicina sede dell’Amg sono arrivati i vigili del fuoco che hanno impiegato diverse ore per spegnere il rogo in cui sono stati bruciati i rifiuti accatastati. L’amministrazione comunale si era impegnata ad abbatterlo e intitolare la strada a Biagio Conte. Ad aprile del 2024, come annunciato dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta, era stato incaricato il responsabile unico del procedimento e la scelta era ricaduta su un ingegnere del Coime. Gli operai comunali, dopo i primi interventi di rimozione dei rifiuti da parte della Rap, avevano fatto dei lavori di messa in sicurezza recintando alcune aree e chiudendo vari accessi e scalinate. Poi era partita la bonifica anche dell’amianto.

Il video delle polemiche

Seduti, sotto l’ombra, a chiacchierare, con il furgone parcheggiato, e sotto una scritta: “Se vi state chiedendo perchè Palermo è la città più sporca d’Italia, questa è la risposta”. Un video che mostra dei dipendenti della Reset, una delle società municipalizzate del capoluogo siciliano, che non stavano compiendo, diciamo così, il proprio dovere durante le ore di lavoro, è diventato in men che non si dica virale su TikTok e sui social in generale. Così virale che il direttore della Reset, Fabrizio Pandolfo, ha già avviato ieri i provvedimenti disciplinari contro i lavoratori, che dovranno spiegare perché non stavano, sostanzialmente, lavorando.




INCENDIO A LUCCA SICULA (AG) PER I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN GIOVANNI BATTISTA. FOTO E VIDEO



Dalla pagina Facebook
Canadair Realforest Firetovirtual

Dai festeggiamenti, quelli per San Giovanni Battista, ad uno spaventoso incendio. Sabato sera di fuoco a Lucca Sicula per via di un rogo che, dopo i fuochi d'artificio, si è sprigionato in contrada Giacato. Non ci sono stati, per fortuna, feriti. 
A Lucca Sicula, nella notte fra il 29 e il 30 Giugno, sono stati esplosi i fuochi d'artificio. Ed è stato fatto in quella che era un'area autorizzata. A margine dei festeggiamenti, suggellati appunto dai fuochi d'artificio, in contrada Giacato è divampato il fuoco che ha incenerito diverse sterpaglie. Solo tanta paura per un incendio che poteva essere indomabile per via della alte temperature.













STRESS DA LAVORO. VIRZÌ (CO.CO.PRO. INAIL): SINDROME DA BURNOUT, UNA MINACCIA PER LA SALUTE DEI LAVORATORI



Ricevo e pubblico
dall'UFFICIO STAMPA UGL UTL Palermo - UGL UR Sicilia

“Stanchezza, stress, ansia e demotivazione. Questi sono solo alcuni sintomi della sindrome da burnout, capace di comportare uno vero e proprio stato di crollo mentale. Dall’inglese to burn out ovvero bruciarsi, esaurirsi  si tratta di uno stato psicofisico che minaccia  la quotidianità”.
 
Lo spiega Filippo Virzì  già componente del Comitato Consultivo Provinciale dell’INAIL di Palermo che lancia un grido d’allarme su tutte le categoria lavorative.
 
“Il disagio psicologico connesso al lavoro  - spiega Virzì - si manifesta in diverse forme ed è diffuso in molti settori, colpendo una larga fetta dei lavoratori italiani. A rilevarlo sono anche i dati raccolti da Unobravo: le persone che manifestano disagio sul fronte lavorativo sono aumentate del 109,7% nel primo quadrimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023”.
 
“Dai dati INAIL relativi al primo trimestre del 2024 emerge che, rispetto allo stesso periodo del 2023, sono aumentate del 17,9% le denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici e comportamentali è un dato allarmante che fotografa una  vera e propria minaccia alla serenità delle lavoratrici e dei lavoratori è indispensabile la prevenzione, sarà mia cura portare avanti il fenomeno e parlarne in seno al nuovo Co.Co.Pro. INAIL di Palermo di imminente costituzione in quanto in fase di rinnovo di concerto con i sindacati  e le associazioni  datoriali ” conclude Virzì.



29 giugno 2024

PAGATI GLI STIPENDI DI APRILE E MAGGIO AI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI TRAPANI


Dal sito www.telesudweb.it

28 Giugno 2024
A seguito dello stato di agitazione dichiarato dalle organizzazioni sindacali di Trapani, finalmente arriva una buona notizia: gli stipendi dei lavoratori forestali della provincia sono stati regolarizzati.  Le sigle, dopo aver espresso piena soddisfazione per l’avvenuta risoluzione della situazione, hanno annunciato la cancellazione dell’assemblea sindacale prevista per il primo luglio presso l’Azienda Foreste Demaniali di Trapani. Per scongiurare la possibilità che si possa ripetere nuovamente un ritardo nel pagamento degli stipendi dei lavoratori forestali della provincia di Trapani, è stata inviata una richiesta di incontro al prefetto Daniela Lupo.  I rappresentanti sindacali sottolineano, infatti, l’assurdità di dover mobilitarsi per avere tempestivamente ciò che dovrebbe essere regolarmente garantito, sottolineando che i lavoratori non possono subire i ritardi della burocrazia. Infine, chiedono l’istituzione di tavoli di confronto che coinvolgano anche le segreterie regionali per risolvere definitivamente il problema.

Serena Giacalone





ECONOMIA, APPROVATO DEFR 2025/27. SCHIFANI: «LA SICILIA CRESCE GRAZIE ALLE SCELTE DEL MIO GOVERNO»


Dal sito www.regione.sicilia.it

28 Giugno 2024
La conferma del trend di crescita del pil della Sicilia anche per il prossimo triennio, seppur a un ritmo attenuato per via delle difficoltà del quadro economico e politico internazionale, ma comunque in linea con il dato del Paese. È lo scenario delineato nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025-2027 approvato questa mattina a Palazzo d’Orlèans dalla giunta Schifani, che traccia  le linee guida e gli obiettivi da perseguire nell’azione di governo per lo sviluppo dell'Isola. 

Secondo le stime, da una crescita dello 0,7% del pil siciliano per il 2024, si dovrebbe passare all’1,1% nel 2025, allo 0,9% nel 2026 e allo 0,8% nel 2027. Si prospetta un miglioramento di tutti i principali indicatori economici, grazie ai cospicui investimenti programmati con fondi regionali, nazionali ed europei e alle politiche del governo siciliano per il sostegno alle imprese e l’accelerazione della spesa. 

«Il Defr - dice il presidente della Regione, Renato Schifani - parte da un dato molto confortante certificato nei giorni scorsi da Svimez, secondo il quale la Sicilia è la Regione che ha registrato la crescita maggiore nel 2023 con un incremento del Pil pari al 2,2%. Il mio governo intende proseguire nell’azione di sviluppo del contesto economico attraverso un utilizzo ottimale di tutte le risorse disponibili. Il potenziamento delle infrastrutture, oltre a consentirci di impegnare le risorse europee, quelle del Pnrr e dei Fondi di sviluppo e coesione, pone le basi per l’ulteriore crescita del nostro territorio. Sosterremo - aggiunge il presidente - il settore dell’agricoltura, oggi in grosse difficoltà, ma che rappresenta una voce fondamentale della nostra economia, così come proseguiremo il percorso al fianco delle imprese, grazie alla velocizzazione della spesa e dei pagamenti. Continueremo, inoltre, l'azione di risanamento dei conti della Regione. Abbiamo già ridotto il disavanzo grazie all'aumento dell'entrate tributarie, dati che sono la diretta conseguenza della ripresa economica e delle imponenti iniezioni di liquidità che abbiamo realizzato nel mondo produttivo dell’isola. Siamo sulla strada giusta per invertire definitivamente la rotta e puntare, finalmente, allo sviluppo della nostra Sicilia». 

Tra gli obiettivi contenuti nel documento, c'è anche il riassetto organizzativo dell'amministrazione regionale attraverso piani assunzionali per la copertura delle carenze di organico e di competenze specifiche. Un processo già in corso grazie alla revisione delle regole sul turn over contenuta nell'accordo con lo Stato firmato dal governo Schifani del 16 ottobre 2023. Il risultato atteso è il rafforzamento della capacità amministrativa, coniugando il ricambio generazionale con la valorizzazione delle risorse interne, unitamente all'attuazione di processi di semplificazione delle procedure.





FDI, L’APPOGGIO A PAGANA PER GESTIONE RIFIUTI DA POGLIESE E CANNELLA. "SIAMO CERTI CHE L’ASSESSORE E TUTTI GLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA ABBIANO LAVORATO CON IMPEGNO E IN MANIERA SINERGICA E CONTINUERANNO A FARLO NELL’ESCLUSIVO INTERESSE DEI SICILIANI"


Dal sito www.lasicilia.it

"Siamo certi che l’assessore e tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia abbiano lavorato con impegno e in maniera sinergica e continueranno a farlo nell’esclusivo interesse dei siciliani"

28 Giugno 2024
«Siamo assolutamente convinti del buon operato dell’assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana, che sempre con grande impegno, professionalità e rigore ha affrontato il mandato conferitole dal presidente Schifani. La Sicilia con la gestione dei rifiuti attraversa emergenze ataviche e radicate e occorre trovare la giusta sintesi tra burocrazia e politica affinché non siano i siciliani a scontare la cronica mancanza di impiantistica». Così in una nota i coordinatori regionali di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese e Giampiero Cannella.«Nel merito – aggiungono – ogni riferimento alle attività svolte dall’assessorato (e non dall’assessore, come prevede la legge) all’Ambiente, nel pieno rispetto del testo unico ambientale, è stato lungamente anticipato al Dipartimento Acque e Rifiuti, il quale ha adottato la revoca di un proprio decreto nel mese di marzo. Le ragioni per cui poi si è determinata una crisi non rientrano nelle attribuzioni previste al Dipartimento Ambiente».«In ogni caso il momento attuale impone un gioco di squadra all’interno della giunta regionale – sottolineano Pogliese e Cannella – e siamo certi che l’assessore Pagana e tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia abbiano lavorato con impegno e in maniera sinergica e continueranno a farlo nell’esclusivo interesse dei siciliani. Non mancano al presidente Schifani autorevolezza ed esperienza per rendere ancora più incisiva l’azione di governo che deve necessariamente passare dalla condivisione e dalla tutela di tutte le forze politiche alleate»

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SCHIFANI «DELUSO DA TRE ASSESSORI»: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA PUNTA L'INDICE SU TERRITORIO, RIFIUTI E FORMAZIONE. «RIMPASTO ENTRO LUGLIO, TAMAJO RESTA ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE», DICE NELL'INTERVISTA. «A FEBBRAIO CAMBIERÒ MOLTI DIRIGENTI GENERALI»


Dal sito palermo.gds.it

«Rimpasto entro luglio, Tamajo resta alle Attività Produttive», dice nell'intervista. «A febbraio cambierò molti dirigenti generali»

28 Giugno 2024
Non nasconde la delusione nei confronti di alcuni assessori che non hanno evitato emergenze «incresciose». Fissa i paletti del rimpasto che verrà fatto «entro metà luglio». E colloca Forza Italia come il pianeta principale di una galassia intorno alla quale ruoteranno tutti i partiti centristi «con cui condividere non un numero maggiore di posti in giunta ma decisioni politiche»: seduto nel suo studio a Palazzo d’Orleans a fine mattina, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha in mano i dati della manovra correttiva che ha appena superato il vaglio dell’Ars ma sono i dossier ancora aperti a tenerlo impegnato.

Presidente, si aspettava una nuova emergenza rifiuti come quella provocata dalla chiusura della discarica di Lentini proprio mentre state progettando i termovalorizzatori?

«Quello che è successo con la discarica e l’impianto Tmb di Lentini è davvero increscioso. E mi è piovuto sul tavolo senza che nessuno mi avesse mai preventivamente informato».

Eppure, tutto nasce da pareri e autorizzazioni negate dalla Regione che lei guida. Così è andata in tilt la raccolta in 200 Comuni.

«Infatti, è una vicenda che mi ha amareggiato per la totale assenza di coesione nell’azione di governo. L’assessorato all’Ambiente e quello ai Rifiuti (guidati da Elena Pagana e Roberto Di Mauro, ndr) hanno agito senza coordinarsi costruttivamente fra loro e soprattutto senza avvisarmi delle conseguenze che potevano nascere dalle loro azioni. Ho dovuto impegnare tutto il mio staff, e per questo ringrazio, uno per tutti, il capo di gabinetto Totò Sammartano, per risolvere il problema. Ma questa situazione mi fa pensare che serve un cambio di passo e lo chiederò a tutti gli assessori. Tra loro serve maggiore coesione e coordinamento con la presidenza, soprattutto quando dalle loro azioni possono dipendere tensioni sociali. Chi non si atterrà a questo metodo si metterà fuori dalla giunta da solo. Non posso essere il destinatario delle disfunzioni altrui».

Pensa che l’errore sia maturato a livello politico o anche burocratico?

«Al di là delle valutazioni politiche, a febbraio, quando scadranno i contratti, non intendo rinnovare molti dei vertici della burocrazia dando spazio a nuove e volenterose generazioni di dirigenti».

Qual è la soluzione per l’emergenza rifiuti?

«I termovalorizzatori. Abbiamo già individuato a Palermo e Catania le due aree in cui saranno realizzati. A luglio, grazie ai poteri di commissario, approverò il nuovo piano rifiuti. Entro fine anno avremo i progetti di massima e i bandi per la gara d’appalto integrata. Lavorerò perché vengano realizzati entro fine legislatura».

Restiamo sul tema delle emergenze. Non è colpa del governo se non piove, ma la siccità poteva essere affrontata meglio?

«Non posso non segnalare che ho trovato una Regione dove da più di 20 anni nessuno si occupa della manutenzione delle dighe e del loro completamento. Senza considerare le reti idriche fatiscenti e indecorose che di fronte a una siccità come quella che stiamo vivendo hanno amplificato il problema. Posso assicurare che stiamo facendo di tutto per aiutare il comparto agricolo e quello zootecnico. E per evitare che il turismo venga penalizzato da appelli a cancellare le vacanze in Sicilia provenienti da altre parti del mondo. In più abbiamo ottenuto i fondi per attivare cento nuovi pozzi. Avremo una nave della marina militare che ci darà scorte, quando necessario. E saremo pronti con le autobotti. Inoltre, abbiamo stanziato 90 milioni per riattivare i tre dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani abbandonati da 14 anni in modo ingiustificabile. Se fossero in funzione, oggi la situazione sarebbe diversa».

In campagna elettorale è scoppiata anche l’emergenza dei corsi non pagati agli enti della formazione professionale. Era stato chiesto un suo intervento, arriverà?

«Malgrado impegnati in gravissime emergenze, ce ne occuperemo al più presto. Parimenti, sarà posta massima attenzione affinché l’assessorato proceda alla riforma da me annunciata in campagna elettorale: l’organizzazione di corsi maggiormente rispondenti alla domanda che arriva dal mercato del lavoro».

Visto che abbiamo parlato di assessori che l’hanno delusa, affrontiamo il tema del rimpasto?

«Lo farò entro luglio, spero prima. E dovrò partire dalla sostituzione dell’assessore all’Economia, Marco Falcone, eletto a Bruxelles, che ringrazio per l’impegno profuso in questi due anni. Sono convinto che farà anche al Parlamento europeo un ottimo lavoro nell’interesse della Sicilia».

A proposito, si parla di Gaetano Armao per quel ruolo.

«Armao sta facendo un ottimo lavoro alla Cts (la commissione che dà le autorizzazioni per i grandi progetti, ndr) e rimarrà lì».

L’altro nome è quello di Giovanni La Via, vicino proprio a Falcone.

«La mia scelta sarà libera e autonoma. E non potrà che ricadere su una figura di comprovata esperienza nel settore economico e conoscitrice dei conti della Regione».

Edy Tamajo resta in Sicilia. Che ruolo avrà nel suo governo?

«Edy resterà alle Attività Produttive. Al di là del notevole contributo elettorale apportato, ha compiuto un gesto di alta sensibilità politica consentendo a Caterina Chinnici di poter continuare il suo impegno in Europa contro ogni forma di criminalità organizzata».

E gli assessori della Lega cambieranno?

«Attendo la decisione del Tribunale del Riesame sul ricorso di Luca Sammartino contro l’interdizione dai pubblici uffici. La sua assenza in giunta mi pesa».

Totò Cuffaro, Saverio Romano e Raffaele Lombardo hanno contribuito al risultato di Forza Italia e in molti si attendono più spazio in giunta per loro. Come finirà?

«Premessa. Il partito siciliano è stato determinante per portare Forza Italia al 10% a livello nazionale. E il tipo di alleanze e federazioni messo in campo qui rispecchia quel progetto di apertura alle forze che si riconoscono nel Ppe di cui avevo parlato all’indomani della morte di Berlusconi. Forza Italia può essere il perno attorno al quale ruotano tutte le forze che si rifanno al Ppe. A livello regionale la Dc e l’Mpa resteranno partiti autonomi e manterranno all’interno del governo regionale gli spazi determinati dall’esito delle elezioni regionali del 2022».

Avete approvato all’Ars la manovra correttiva. Quali sono i prossimi impegni prima della pausa estiva?

«Intanto, vorrei dire che abbiamo rispettato gli impegni presi con i siciliani su più fronti. È stato approvato un pacchetto di misure strutturali da 300 milioni destinato, per esempio, a imprese per ridurre i tassi di interesse, Comuni per abbattere i costi dei rifiuti e per salvare l’Ast che diventerà una società in house e gestirà tratte sociali. Si è, inoltre, eliminata la piaga storica del precariato palermitano con la definitiva stabilizzazione di tutti i lavoratori ex Pip. Abbiamo stanziato ulteriori 37 milioni per mitigare gli effetti della siccità nei settori agricolo e zootecnico. A luglio, grazie ai maggiori introiti fiscali, potremo fare un’altra manovra, che darà spazio a ulteriori proposte del governo e del Parlamento. Poi, in autunno, vareremo la riforma dei consorzi di bonifica».





RICONOSCIMENTO DEL RISARCIMENTO DEL DANNO COMUNITARIO A CAUSA DELLA REITERAZIONE ILLEGITTIMA DEI CONTRATTI A TERMINE. LA CORTE DI APPELLO DI CALTANISSETTA RICONOSCE 8 MENSILITÀ AI LAVORATORI FORESTALI. GIUSTIZIA É FATTA!


Ricevo e pubblico
dallo studio legale Aiello

Lo studio legale Aiello ottiene la conferma da parte della Corte di appello di Caltanissetta di diverse sentenze emesse dal giudice del lavoro, con le quali era stato riconosciuto in primo grado ai lavoratori forestali il risarcimento del danno comunitario, liquidandolo nella misura complessiva di 8 mensilità. I dispositivi di sentenza "gemelli" sono stati pubblicati giorno 26/6/2024, con i quali, la corte di appello nissena ha respinto gli appelli principali interposti dall'Assessorato Regionale dell'Agricoltura e dall'Assessorato  Territorio e Ambiente. Si tratta di una decisione senza precedenti, poichè è stato confermato il diritto dei lavoratori forestali al riconoscimento del risarcimento del danno comunitario, superando la richiesta degli Assessorati appellanti di rimettere la questione, in via pregiudiziale, alla Corte di Cassazione. Si attende adesso il deposito delle motivazioni ma, già da ora, può serenamente affermarsi che "giustizia è stata fatta". I principi giurisprudenziali affermati dalla Corte di appello nissena consentiranno a tutti gli operai forestali di ottenere il riconoscimento del risarcimento del danno subito a causa della reiterazione illegittima dei contratti a termine. Lo studio legale Aiello ( Avv. Giuseppe Aiello) è a disposizione presso le sedi di Barrafranca e Caltanissetta. Ad maiora. "



TRAPANI, FORESTALI SENZA STIPENDI: PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE


Dal sito livesicilia.it

27 Giugno 2024
L'annuncio dei sindacati

TRAPANI – I forestali della provincia di Trapani non ricevono lo stipendio da due mesi. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani hanno proclamato lo stato di agitazione.

Trapani, forestali senza stipendi

“Della vicenda – affermano i segretari generali Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Leonardo Falco – abbiamo informato il prefetto Daniela Lupo, chiedendo di essere ricevuti al più presto. Il ritardo immotivato nell’erogazione delle mensilità di aprile e di maggio mortifica i lavoratori che, a causa delle difficoltà economiche, spesso non sono più in grado di recarsi nei cantieri di lavoro”. Lunedì prossimo si terrà un’assemblea dei lavoratori nella sede dell’Azienda foreste demaniali.




METEO, ALLERTA ARANCIONE IN SICILIA PER ONDATE DI CALDO E RISCHIO INCENDI


Dal sito livesicilia.it

27 Giugno 2024
L'avviso della Protezione civile

PALERMO – La Protezione civile regionale ha pubblicato un avviso di allerta arancione per il rischio di incendi e ondate di calore che vale dalla mezzanotte e per le successive 24 ore.

Meteo, ‘preallerta’ arancione in Sicilia

La Protezione civile parla, nell’avviso, di uno stato di ‘preallerta’, che oscilla tra medio e basso in ciascuna provincia: “Le condizioni meteo‐climatiche e l’umidità del combustibile vegetale – si legge nel documento – sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco elevata e propagazione veloce”.




L’ANTICICLONE NON MOLLA: C’È IL BOLLINO ARANCIONE. CATANIA E PALERMO TRA LE CITTÀ PIÙ CALDE: SI TOCCHERANNO 42 GRADI


Dal sito www.lasiciliaweb.it

Catania e Palermo tra le città più calde: si toccheranno 42 gradi

27 Giugno 2024
Balzo, sabato prossimo, dei bollini arancioni nel bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, che indicano il massimo rischio salute dovuto al caldo per la fascia più fragile della popolazione. Sono 17 le città italiane, sulle 27 prese in considerazione, contrassegnate, il 29 giugno, con il livello 2 (appunto bollino arancione) in una scala da 0 (bollino verde, nessun rischio caldo) a 3 (bollino rosso, massimo rischio caldo per tutta la popolazione, non solo quindi i fragili). Sia oggi che domani nessuna delle 27 città ha nè bollino verde nè giallo (livello 1, stato di pre-allerta per possibili ondate di calore).

I centri urbani con il bollino arancione sabato sono Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Catania, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Verona e Viterbo. Il bollettino del ministero della Salute vede oggi 26 città con il bollino verde e solo Bari con il giallo. Già domani aumenteranno a 21 i bollini gialli, mentre sei (Cagliari, Civitavecchia, Genova, Messina, Reggio Calabria e Venezia) resteranno in verde. Quarantadue gradi in Sicilia, 40 in Puglia (Bari e Foggia), 10 gradi in più della media del periodo. Sono i picchi delle temperature previsti nel weekend a causa della rimonta dell’anticiclone africano.




27 giugno 2024

SIFUS CONFALI SICILIA - RITARDI NEI PAGAMENTI DEGLI STIPENDI FORESTALI. GROSSO: SI SBRIGHINO A PAGARE E RISARCISCANO I DANNI PROCURATI SIA LA REGIONE CHE I DIRIGENTI CHE HANNO VOLUTO IL NUOVO PROGRAMMA CONTABILE


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale 
del Sifus Confali 

Avola 27-06-2024 - Il nuovo sistema di gestione contabile finalizzato  al pagamento degli stipendi, nonostante, sia stato preferito a quello vecchio poiché doveva essere piu efficente, continua a non funzionare ed a lasciare gli operai senza stipendi.
Questo nuovo sistema di pagamento rappresenta "la vergogna della  vergogna" - ha dichiarato Maurizio Grosso - Segretario Generale del Sifus - poiché  si prefissava di essere più efficace ed efficiente di quello precedente, mentre nella realtà si è  rivelata una bidonata alla Regione e della Regione contro gli operai forestali. Gli operai a tempo determinato - ha continuato Grosso - pur avendo prestato attività lavorativa già da alcuni mesi nel 2024, non percepiscono stipendi dal lontano 2023. Ne è a conoscenza il Presidente Schifani o è ancora impegnato con la distribuzioni degli incarichi post europee?
I danni del mal funzionamento del sistema contabile che crea pregiudizi agli operai e li costringe a farsi prestare i soldi per mettere il carburante e recarsi nei cantieri - ha continuato Grosso - deve essere risarcito dai dirigenti che con tanta faciloneria (tanto sono soldi pubblici) hanno inteso acquistare il " nuovo sistema di pagamento" che ancora non funziona. Auspichiamo di non vedere i nomi di questi dirigenti oggettivamente irresponsabili - ha continuato Grosso - tra i nomi di coloro che poi riceveranno  "premi produzione".
Stamattina - ha concluso Grosso - appresa la notizia di ulteriori ritardi, ho convocato l'ufficio legale del sifus per verificare se ci sono le condizioni per chiedere i danni dei ritardi alla Regione e di conseguenza, ai dirigenti che hanno scelto questo "programma" pagato profumatamente dai contribuenti, forestali compresi.

L'addetto stampa Sifus Confali



PR FESR 2021/2027 – AZIONE 2.4.4 – INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO INCENDI – APPROVAZIONE PISTA DI CONTROLLO



Dal sito www.euroinfosicilia.it

26 giugno 2024
Il Comando del Corpo Forestale Unità Operativa di Staff 2 pubblica il DDG n. 1240 del 17/06/2024 con cui è stata approvata la “Pista di controllo riguardante la procedura attuativa per realizzazione di opere pubbliche e acquisizione di beni e servizi a titolarità” relativo all’Azione 2.4.4  – Interventi per la riduzione del rischio incendi – del PR FESR Sicilia 2021/2027. Informazioni di contatto:  Paolo Girgenti – Dirigente U.O. di Staff 2 ad interim – Tel.: 091.7070678 – E-mail: paolo.girgenti@regione.sicilia.it


Scarica allegati:

CALDO E INCENDI IN TUTTA L’ISOLA: ELICOTTERI E CANADAIR IN AZIONE


Dal sito ilsicilia.it
26 Giugno 2024
Sono dieci gli incendi divampati in Sicilia che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, i forestali, i volontari della protezione civile e i mezzi aerei, Canadair ed elicotteri. Un rogo ad Agrigento, due a Caltanissetta, tre a Catania, due a Messina, due a Palermo.

Nell’Agrigentino l’incendio ha divorato macchia mediterranea a Licata in contrada Palma, nel Nisseno a Gela in contrada Feudo Nobile e a Mazzarino in contrada Rafforosso. Nel Catanese a Caltagirone in contrada Vignitta e un secondo in contrada Bosco di Mezzo, a Mineo in contrada Cozzarelli. Nel Messinese nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea e a Melia in contrada Moniuffi. Nel Palermitano a Bompietro e a Belmonte Mezzagno.

Fonte: ilsicilia.it



VIA LIBERA ALLA MANOVRA CORRETIVA ALL’ARS, SCHIFANI “IMPEGNI RISPETTATI”. APPROVATA LA VARIAZIONE DI BILANCIO. NELLA MANOVRA ANCHE LE DISPOSIZIONI PER LA SECONDA FASE DELLA STABILIZZAZIONE DEGLI EX PIP


Dal sito www.blogsicilia.it

26 Giugno 2024
APPROVATA LA VARIAZIONE DI BILANCIO
Via libera all’Ars alla manovra correttiva del bilancio della Regione da 200 milioni di euro che prevede diverse tipologie di contributi. Tra queste i fondi per i Comuni come ristoro per lo smaltimento dei rifiuti, la ricapitalizzazione dell’Ast e contributi all’agricoltura. Nella manovra anche le disposizioni per la seconda fase della stabilizzazione degli ex Pip.

“Con la manovra appena approvata all’Ars rispettiamo gli impegni presi con i siciliani su più fronti” dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani.

“Pacchetto di interventi limitati ma strutturali”

Il governatore dell’Isola prosegue: “Un pacchetto di interventi limitati ma strutturali che vanno dalle misure rivolte alle piccole e medie imprese per ridurre i tassi d’interesse, più alti rispetto a quelli di altre regioni, ai contributi ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, come da impegno che avevamo assunto con l’Anci. E ancora, dalla ricapitalizzazione di Ast al rafforzamento degli interventi per l’emergenza idrica e agricola. Continuiamo il nostro quotidiano impegno accanto ai siciliani e ai loro problemi, con costanza e determinazione. Un grazie al Parlamento, e primo tra tutti al suo presidente Gaetano Galvagno, alla maggioranza e all’opposizione che hanno dato il loro contributo a risolvere problematiche strategiche della nostra regione”.

L’ultima di Falcone da assessore all’economia

potrebbe trattarsi dell’ultima manovra di marco falcone da assessore all’economia vistpo che a giorni approderà al Parlamento europeo. “Portiamo a traguardo una manovra correttiva che offre ingenti stanziamenti e risposte concrete a diverse emergenze in atto. Manteniamo l’impegno a garantire la stabilità finanziaria dei Comuni, destinando ben 50 milioni alla compensazione degli extracosti dei rifiuti, un aiuto fondamentale per i sindaci nel contenimento degli aumenti della Tari. Altri 50 milioni vengono devoluti alle imprese, istituendo una misura analoga al “Bonus caro mutui” per le famiglie. Attraverso l’Irfis, infatti, la Regione erogherà un contributo che attenuerà per le aziende siciliane i rialzi dei tassi d’interesse registrati nell’ultimo anno. Tra le altre iniziative del governo regionale da segnalare, vi è certamente il salvataggio dell’Ast e gli aiuti al comparto agricolo piegato dalla siccità che investe la Sicilia. Infine, un nuovo tassello della lotta al precariato regionale con la norma che condurrà all’obiettivo di assorbire l’intero bacino ex Pip. Il governo regionale interviene dunque su ambiti nevralgici come agricoltura, siccità, sostegno alle imprese, equilibrio dei Comuni, precariato. Un ringraziamento al presidente Gaetano Galvagno e ai colleghi dell’Assemblea regionale siciliana per il senso di responsabilità dimostrato e la maturità del dibattito condotto, comunque, nell’interesse dei siciliani” dice Falcone.

Fratelli d’Italia, “bene aiuti all’agricoltura”

Grazie all’emendamento presentato dai deputati regionali di Fratelli d’Italia Pino Galluzzo (primo firmatario) e Giorgio Assenza (capogruppo) e approvato dall’Ars tutte le aziende in regola con gli ordinari piani di profilassi sanitaria potranno accedere agli aiuti stanziati per l’acquisto foraggi con la Legge regionale n. 20 del 22 maggio 2024.

“L’esclusione dagli aiuti avrebbe comportato per le aziende non ufficialmente “indenni” un’ingiustificata disparità di trattamento penalizzandole ulteriormente, considerando che affrontano il grave e annoso problema delle zoonosi. Siamo convinti che questi allevamenti necessitino di grandi attenzioni a causa del blocco sanitario dovuto alle zoonosi che comporta il divieto di commercializzazione dei propri capi e il divieto di transumanza sui pascoli di montagna» sottolinea Galluzzo, aggiungendo: «L’attenzione del governo al comparto agro-zootecnico e ai problemi sanitari legati alle zoonosi è alta e la nomina del commissario straordinario per la brucellosi è il segnale tangibile che vogliamo eradicare definitivamente queste malattie, che rallentano l’economia siciliana e rendono meno competitive le nostre aziende zootecniche”.

Inoltre i deputati all’Ars di FdI sottolineano: “Con la manovra ora approvata sono stati stanziati ulteriori 10 milioni di euro per l’acquisto di foraggi e mangimi, che si aggiungono ai precedenti 10 milioni. Altri 10 milioni sono stanziati come contributo straordinario alle aziende agricole cerealicole, 15 milioni come contributo per l’emergenza idrica in zootecnia e 2,5 milioni per contributo in conto interesse per mutui, prestiti e cambiali agrarie già accese”.

Lega, “bene aiuti alle imprese”

“Abbiamo approvato una manovra finanziaria che dà risposte concrete alle imprese, ai Comuni ed ai cittadini siciliani. Voglio sottolineare come 50 milioni di euro vengano destinati alle piccole e medie imprese, tramite l’Irfis, per l’erogazione di contributi a fondo perduto all’interno del “Fondo Sicilia”. Di questa dotazione fanno parte 2,5 milioni di euro destinati, per scelta della Lega, alle imprese giovanili, femminili ed alle Start up per abbattere gli interessi sui mutui ed i finanziamenti. La nuova legge destina 50 milioni a favore dei Comuni per sostenere gli extra costi per lo smaltimento dei rifiuti. L’impegno della Lega e del governo regionale permette di assegnare 37,5 milioni di euro per il settore agricolo, con aiuti per le imprese che producono foraggio e cereali. In particolare, 15 milioni di euro vengono destinati per la realizzazione di interventi per fronteggiare lo stato di crisi e di emergenza idrica in agricoltura. Infine, nella manovra entrano misure per la definitiva stabilizzazione dei Pip (14,5 milioni)” commenta Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

MpA, trovati anche i soldi per gli extracosti sui rifiuti dei comuni

“Abbiamo svolto un grande lavoro, affrontando questioni importanti e decisive per la Sicilia, per i lavoratori, per l’agricoltura, per le imprese, per i trasporti e per la gestione dell’emergenza rifiuti. Tutti temi a cui il Mpa tiene in modo particolare”.

Così i deputati regionali del Mpa, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Carta, insieme all’assessore Roberto Di Mauro. Nel dettaglio della misura troviamo: 9 milioni per la manutenzione straordinaria del depuratore IAS; 20 milioni per il ripiano dell’AST; 18 milioni di investimento nell’AST per il triennio 2024/25/26; 50 milioni per supportare le imprese siciliane; 50 milioni per coprire gli extracosti di conferimento rifiuti per i comuni; 10 milioni per i foraggi nell’agricoltura; 15 milioni per affrontare la crisi idrica nell’agricoltura; 5 milioni per Sicilia acque; 1 milione per Ast aero servizi.

Pd e 5 stelle contro le scelte del governo

“Una manovra insufficiente, che non risponde minimamente alle esigenze della Sicilia, una maggioranza impegnata a discutere di rimpasto ed un presidente della Regione che preferisce una conferenza stampa al confronto con il Parlamento: se fosse un esame, questo governo non prenderebbe nemmeno il 18 politico” sostiene, invece, Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars durante la dichiarazione di voto alla manovra economica correttiva. “Il Partito Democratico ha mostrato ancora una volta grande senso di responsabilità – ha continuato Catanzaro – cercando con un’opposizione costruttiva di migliorare le norme contenute nel testo. In un momento in cui le emergenze, dalla siccità ai problemi idrici, ai trasporti rischiano di affossare le nostre imprese. Ci saremmo aspettati di più, ma ancora una volta dobbiamo constatare che per il governo la Sicilia non è una priorità”.

Secondo il deputato e referente M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola “Questo governo continua ad improvvisare con norme buttate qua e là senza una visione d’insieme e che, soprattutto, non danno le risposte che le categorie si aspettano”.

Di Paola lo ha affermato annunciando il voto contrario del suo gruppo al ddl. “Noi con grande senso di responsabilità – ha detto – Di Paola siamo qua e qua siamo stati anche durante la campagna elettorale, a differenza di tanti componenti del governo e del presidente della Regione che ancora una volta oggi è assente. Così non si può andare avanti, la Sicilia ha bisogno di riforme, non non di norme tampone che non risolvono nulla, buttate giù da assessori che spesso sono in disaccordo tra di loro”.





COAPI, IN SICILIA VA IN SCENA LO SCIOPERO ALLA ROVESCIA DEGLI AGRICOLTORI, DEI BRACCIANTI E DEGLI OPERAI FORESTALI CONTRO L’ABBANDONO DELLE TERRE. VIENE OPERATA LA MANUTENZIONE DEI CAMPI ABBANDONATI PER LA VERA PREVENZIONE DEGLI INCENDI


Dal sito www.ilgazzettinodigela.it

25 Giugno 2024
Valguarnera – Coapi, in Sicilia va in scena lo sciopero alla rovescia degli agricoltori, dei braccianti e degli operai forestali contro l’abbandono delle terre. Viene operata la manutenzione dei campi abbandonati per la vera prevenzione degli incendi.

Il Coapi – Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani in Sicilia porta in campagna lo sciopero alla rovescia degli agricoltori e dei braccianti contro la politica che favorisce gli incendi con l’abbandono delle aziende agricole. Agricoltori, braccianti e forestali a Valguarnera hanno messo in sicurezza un tratto di campagna abbandonata lungo un bosco del Parco Floristella, in provincia di Enna con l’utilizzo di un trattore e di un erpice: la pulizia dei terreni vicini ai boschi, come la manutenzione del sottobosco, è fondamentale nella prevenzione degli incedi che negli ultimi anni hanno arso l’isola. 

In Sicilia, secondo l’Istat, ci sono ben 600 mila ettari di terreni agricoli abbandonati a causa della crisi della zootecnia, indotta anche dalle politiche sanitarie che da trenta anni tentano invano di eradicare brucellosi e tubercolosi. Venendo meno l’opera di manutenzione del territorio, la Sicilia, oltre ad essere in piena emergenza siccità, è oggi la terra più esposta agli incendi boschivi e delle campagne abbandonate.

“La protesta del Coapi intende suscitare l’attenzione della opinione pubblica proprio sullo stretto legame esistente tra incendi e abbandono delle aziende agricole – sottolinea Gianni Fabbris, portavoce del Coapi.

Salvatore Malannino, agricoltore e presidente nazionale di Altragricoltura, nella conferenza stampa conferenza stampa seguita alla provocazione dimostrativa messa in atto dal Coapi spiega: “Qui a Valguarnera stiamo a dimostrare i danni causati da questa politica che non ha avuto visione e che ha creato problemi nella gestione delle aziende agricole, così che in questa zona ci sono moltissime aziende agricole abbandonate, che determinano il venir meno delle azioni di salvaguardia ambientale operate quotidianamente dagli agricoltori con la manutenzione dei campi e del sottobosco.”

Salvina Russo, imprenditrice agricola ha detto: “Siamo all’interno del Parco Floristella, che dovrebbe essere sito Unesco per la presenza dei primi siti minerari dell’Isola. La tutela del territorio non si può avere con lo spopolamento del territorio, ma le politiche sanitarie non solo hanno impoverito il patrimonio zootecnico, che in provincia di Enna è stato decimato, così che queste aziende sono state costrette ad abbandonare e a non custodire il territorio. Mancando la figura dell’allevatore e dell’agricoltore gli incendi si intensificheranno. I Canadair quest’anno potrebbero non volare, perché non hanno dove prendere l’acqua sul territorio, per la siccità che ne ha lasciata pochissima negli invasi. Gli incendi si sviluppano dal sottobosco, l’intervento a terra dell’Uomo è necessario innanzitutto nella prevenzione e poi nello spegnimento. Siamo in provincia di Enna ottimi produttori, con 8 tra Dop e Igp, il prossimo anno la Sicilia sarà capitale europea dell’agroalimentare, occorre sfruttare questa occasione per valorizzare il territorio, i nostri prodotti e chiedere soluzione di questi problemi”.

Sebastiano Lombardo – Rete interregionale Salviamo l’allevamento di territorio afferma: “Fino a non molto tempo fa qui si svolgeva la transumanza delle mandrie, che consentiva un oggettivo controllo del territorio. La politica ha invece smantellato le aziende allevatoriali che – insieme al lavoro degli operai forestali – garantivano la pulizia del sottobosco e delle aree intorno ai boschi, evitando così gli incendi. La gestione oggi di questo territorio è nelle mani di chi sta dietro le scrivanie: in provincia di Enna ci sono ben 13 focolai di tubercolosi negli animali, la maggioranza di quelli presenti in tutta la Sicilia, di conseguenza mancano gli allevatori e gli agricoltori a tutela del territorio”. Ma non basta, Lombardo sottolinea come “l’invasione indiscriminata dei cinghiali ha poi aggravato la situazione, con la distruzione sistematica dei raccolti. La provincia di Enna è stata l’unica non presente ai tavoli tecnici regionali dove è stato pianificato il controllo delle popolazioni di cinghiali, la politica deve tornare a gestire i territori ricordandosi del ruolo di agricoltori e allevatori”.  

Filippo Areno, presidio di Lotta Agricoltori di Valguarnera ci va giù duro: “Nella provincia di Enna ci hanno messo le forze dell’ordine contro, siamo sotto lo sperone degli uffici della Asl che ci impongono come dobbiamo tenere gli animali. I politici poi cercano solo volti: è normale che con una grave siccità loro pensano solo a come dividersi la torta? Mi rivolgo alle associazioni di categoria, ma non vi vergognate? Non abbiamo ancora preso un euro da febbraio per la siccità! Negli ultimi anni la mafia l’abbiamo trovata nei palazzi. Politica e organizzazioni? Si stano solo sbranando per dividersi i soldi del fieno”.

Pippo Cardaci – allevatore –lancia il suo appella accorato: “Siamo morti di sete prima dell’estate, non possiamo comprare l’acqua dal contatore della famiglia per dare da bere agli animali. Ci sono centinaia di aziende che stanno per andare all’asta, per i debiti. Cerchiamo politici competenti, che ci diano la possibilità di rilanciare le nostre aziende. Siamo terra di pastorizia, non siamo secondi a nessuno, ma ci stanno distruggendo le aziende per via delle politiche sanitarie: gli abbattimenti per Tbc e brucellosi continuano”. 

Maurizio Grosso – segretario generale del SIFUS, sindacato dei braccianti e dei forestali siciliani, dice: “L’acqua come il fuoco sono emergenze messe in piedi dalla politica: in Sicilia abbiamo oltre 60 dighe, molte non sono state neppure collaudate e siamo nella Regione dove lo scorso anno si perdevano 31 progetti su 31 sull’ammodernamento delle reti irrigue sul Pnrr. Se si fosse fatta prevenzione, secondo le necessità del ciclo biologico della natura, oggi non avremmo il problema di razionare l’acqua anche alle famiglie, un problema creato a bella posta.”“Con il disaccoppiamento dei premi Pac, il lavoro di pulizia degli animali nei boschi non viene più fatto, poi il lavoro degli operai forestali non viene esercitato nella maniera che le piante richiedono, si preferisce affidare denari pubblici ai Canadair, che quest’anno dovranno prendere acqua a mare, che insieme ai ritardanti che mettono nei serbatoi creeranno solo il deserto. Se crediamo nel cambiamento della Sicilia e dell’Italia dobbiamo offrire una via di fuga, una capacità di mettere in piedi un percorso virtuoso anche nei palazzi, che fino ad oggi non hanno saputo dare risposte ai problemi reali degli agricoltori e degli allevatori siciliani.