ELICOTTERI ANTINCENDIO DELLA REGIONE SICILIANA: SERVIZIO DIMEZZATO E COSTI RADDOPPIATI


Elicotteri antincendio della Regione siciliana: servizio dimezzato e costi raddoppiati


Governo regionale e sindaci dicono che gli incendi sono opera dei piromani. Talvolta sarà anche vero. Ma noi, però, scopriamo cose sempre più incredibili. Come gli elicotteri che fino al 2013 erano 9 e oggi sono 4: più che dimezzati. E scopriamo anche – e questo è veramente incredibile! – che un qualunque mezzo antincendio della provincia di Palermo, per la manutenzione (anche per un cambio d’olio!), si deve recare a Balestrate, perché è lì la ditta che ha vinto l’appalto. Ma così non si perde tempo prezioso e, soprattutto, non si ‘bruciano’ un sacco di soldi?


Ricordate gli incendi nelle aree verdi della nostra Isola di quest’estate? A Pantelleria? A Palermo (Monte Pellegrino), nell’Ennese e, in generale, in tutta la Sicilia? Governo regionale e tanti sindaci hanno allargato le braccia: sono stati i piromani.

Indubbiamente, il 16 Giugno – giorno della grande sciroccata – deve essere successo qualcosa. Perché ci sono stati troppi incendi divampati, contemporaneamente, in tutta la Sicilia. Ma non ci risulta – allo stato attuale dei fatti – che siano stati scoperti gli autori di questo possibile piano criminale.

Ma degli altri incendi che hanno bruciato i boschi della nostra sempre più disastrata Isola che dire? Tutta opera dei piromani? E come mai nessuno li trova ‘sti piromani?

Prima di dirvi quello che abbiamo scoperto – due storie che dimostrano la cattiva amministrazione degli uffici regionali, altro che piromani! – vi ricordiamo che noi abbiamo seguito gli incendi che da Giugno ad oggi hanno funestato la Sicilia con i seguenti articoli:

qui, il giorno della grande sciroccata del 16 Giugno, ci chiedevamo se erano state effettuate tutte le opere di prevenzione dagli incendi

qui vi abbiamo parlato dell’incendio di Pantelleria manifestando i nostri dubbi sui ‘piromani’ peraltro ancora rimasti ignoti

qui vi abbiamo raccontato come, nel nome degli incendi, si mangiano i soldi nel nome dell’emergenza

in questo articolo del 19 Giugno si parla della totale assenza di prevenzione da parte della Regione siciliana

qui nei primi giorni di Luglio viene fuori che non era iniziata la campagna di prevenzione degli incendi

qui vi raccontiamo, dopo la grande sciroccata del 16 Giugno, come la grande stampa italiana ‘assolve’ il Governo Renzi e il Governo Crocetta da qualunque responsabilità

qui vi abbiamo parlato del silenzio ‘assordante’ sugli incendi nei pascoli siciliani

in questo articolo si dimostra che i mezzi antincendio della Sicilia ci sono, ma mancano i soldi per farli funzionare

In questi servizi abbiamo raccontato le responsabilità del Governo nazionale di Matteo Renzi – che toglie i soldi alla nostra Regione – e le responsabilità del Governo regionale di Rosario Crocetta, che invece di pretendere da Roma il rispetto dello Statuto in materia finanziaria non dice nulla e penalizza i Siciliani: in questo caso, il servizio antincendio nei boschi.

Ma adesso abbiamo scoperto altre due magagne che non c’entrano nulla né con i piromani, né con i tagli operati dal Governo Renzi al Bilancio della regione. Al contrario sono sprechi, in qualche caso anche illogici.

Prima notizia.

Come molti lettori sanno, fino al 2013 la Regione siciliana poteva contare su un servizio antincendio con gli elicotteri. Poi c’è stata un’inchiesta giudiziaria è abbiamo salutato i 9 elicotteri.

I 9 elicotteri antincendio costavano alla Regione siciliana 3 milioni e 200 mila Euro all’anno. C’era un contratto. C’erano le penali a carico di chi gestiva il servizio nel caso in cui avesse lavorato male. E si pagava a scomputo.

Ora c’è una convenzione con lo Stato. La Regione paga poco più di 2 milioni di Euro all’anno. Ma ha a disposizione 4 elicotteri e non 9.

Di fatto, oggi il servizio costa alla Regione siciliana più del doppio! 

La Regione siciliana, oggi, ha a disposizione un elicottero Sikorsky 964 posizionato all’aeroporto di Comiso; un Canadair, sempre a Comiso; e altri due Canadair CL 415 all’aeroporto di Trapani.

Tutt’e quattro i mezzi fanno capo alla Protezione Civile nazionale e vengono gestiti dai Vigili del Fuoco. Dovrebbero effettuale 1.120 ore di volo all’anno.

A differenza di quanto avveniva con il precedente servizio, non c’è un contratto.

Sarebbe interessante sapere quante ore di volo hanno effettuato quest’anno tali mezzi. Per fare un raffronto con il servizio precedente.

Seconda notizia.

Per esigenze di anticorruzione tutti i mezzi dell’attività antincendio di Palermo e provincia debbono effettuare la manutenzione a Balestrate. Il bando, infatti – sempre nel rispetto delle norme anticorruzione – l’ha vito un’azienda di Balestrate.

Che significa questo? Semplice: che un autobotte – che magari opera sulle Madonie – per un cambio d’olio, o per un altro qualunque intervento – deve percorrere 150 chilometri all’andata per arrivare a Balestraste e altri 150 chilometri per tornare sulle Madonie! Il tutto con dispendio di tempo e di denaro pubblico.

E questo sarebbe un servizio antincendio che funziona?

31 Agosto 2016





AGRIGENTO. SBLOCCATI I PAGAMENTI DI LUGLIO PER GLI ADDETTI ANTINCENDIO. LO COMUNICA L'IRF AI SINDACATI



Dalla pagina facebook
della Flai Cgil Agrigento



Agrigento. Sbloccati i pagamenti di luglio per gli addetti antincendio. Lo comunica l'Irf ai Sindacati


L'Ispettorato Forestale di Agrigento ci ha comunicato che ha provveduto al pagamento dell'acconto della mensilità di luglio, sbloccato dopo nostro intervento presso Corpo Forestale a Palermo. Resta inteso che gli accrediti nei conti correnti con molta probabilità avverranno per i correntisti Unicredit venerdì, per i correntisti della Posta o di altri Istituti Bancari i primi giorni della prossima settimana.







35 INCENDI IN PROVINCIA DI PALERMO. DISAGI ANCHE SULLA STATALE 113


PROVINCIA DI PALERMO

Incendio a Partinico
Disagi sulla Statale 113



PALERMO - L'Anas comunica che la strada statale 113 "Settentrionale Sicula" è provvisoriamente chiusa, a causa di un incendio, dal km 302,000 al km 303,600, tra Terrasini e Partinico, in provincia di Palermo. Sul posto sono presenti squadre dei Vigili del Fuoco e personale di Anas, per la gestione dell'emergenza e per il ripristino della circolazione appena possibile, dopo avere rimosso i rami caduti sul piano viabile.
In tutto oggi sono stati trentacinque gli incendi divampati in provincia di Palermo. I pompieri sono stati impegnati per spegnere diversi roghi nella zona tra Trappeto e Partinico tra le contrade San Cataldo e Spatafora. Le fiamme sono state spente a Mezzojuso, a Misilmeri, a San Giuseppe Jato e a Corleone.

30 Agosto 2016
http://livesicilia.it/2016/08/30/incendio-a-partinico-disagi-sulla-statale-113_779040/
 





SALEMI, NEL TRAPANESE. INCENDIO SU MONTE POLIZZO, IN FUMO ETTARI DI BOSCO


Salemi, nel Trapanese
Incendio su monte Polizzo
In fumo ettari di bosco



Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni

SALEMI (TRAPANI) - Un incendio ha distrutto nella notte ettari di bosco e macchia mediterranea a monte Polizzo, tra Salemi e Vita (Trapani). Per tutta la giornata di ieri i vigili del fuoco di Salemi e Castelvetrano, insieme con gli uomini del Corpo Forestale, hanno cercato di domare le fiamme alimentate anche dal vento.
Nella notte anche qualche attimo di apprensione per alcune case, lambite dalle fiamme. L'incendio è stato circoscritto soltanto all'alba, grazie anche all'intervento di un canadair della protezione civile.


31 Agosto 2016
http://m.livesicilia.it/2016/08/31/incendio-su-monte-polizzo-in-fumo-ettari-di-bosco_779225/




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QUALE SARA’ IL FUTURO DEI FORESTALI?


QUALE SARA’ IL FUTURO DEI FORESTALI?

A cura di Santo Cortese
forestalisicilia.com


Foto facebook

Ormai è la Sicilia degli incendi e nessuno sa niente!!!
Troppi incendi ma cosa sta succedendo?
Ormai ci chiediamo: quale sarà il futuro dei forestali siciliani? Noi tutti forestali dobbiamo unirci in forza pubblica, ma ordinata, per difendere il nostro territorio e il nostro lavoro, difenderlo dagli incendi, dalle manie di qualcuno che ne vuole fare “terra rasa” .
Il dovere di difesa dei boschi si impone all’uomo perché viene comandato dalla morale, dalle leggi, dalla sua condizione, e quindi il nostro territorio boschivo merita ragione di vivere, merita ragione di essere coltivato dai forestali, merita il verde e chi venisse meno a questa legge avrà il nostro disprezzo.
Noi forestali campiamo con il bosco, noi forestali campiamo nel bosco e per il bosco e nessuno potrà mai toglierlo dalle nostre mani.
Troppi incendi in giro per la Sicilia quest’anno!!!! Come mai?
Noi vogliamo sapere chi brucia i nostri boschi e perché.
Il fuoco è come una terribile epidemia che nessun terreno salva dove esso passa, e noi non vogliamo più questo.
Noi chiediamo adesso alla Regione Siciliana, ai sindacati confederali, ai politici interessati, quale è, e quale sarà il futuro dei forestali, soprattutto dei 78isti di Enna e di qualche altra provincia, ancora a casa e senza nessuna notizia positiva per avviamento a lavoro.
Noi di forestalisicilia.com non condanniamo nessuno, ma nello stesso tempo non temiamo nessuno, perché i forestali siciliani siamo in tanti e con la nostra forza possiamo fare la nuova politica, una politica trasparente e giusta per il giusto lavoro. Con il nostro numero alto abbiamo grande risonanza e possiamo affrettare il profondo mutamento della società politica in Sicilia, ma noi non facciamo politica, noi facciamo solo chiasso per tutelare le nostre giornate lavorative forestali e lottiamo e lotteremo ancora per la stabilizzazione di questo comparto un po’ allo sbando, ma non per colpa nostra, ma colpa di chi? Vi lasciamo ad ogni immaginazione possibile!!!!
A queste e a mille altre cose pensa, ora il lavoratore forestale, stanco, ormai, di sentire sempre la stessa tarantella sindacale. Ora vogliamo i fatti e non i ragionamenti campati in aria e fasulli sotto fasulle promesse mai mantenute.
Sta nei sindacati il giudizio delle nostre azioni, e se vorranno basta appagare la nostra voglia di lavorare nei nostri boschi.
Ci rivolgiamo ai sindacati e chiediamo loro: quale sarà il futuro dei forestali, questo vogliamo sapere da loro che dicono di proteggerci e tutelarci e che aspirano ad essere gli scrittori del destino del comparto forestale in Sicilia.
Mi chiedo, ci chiediamo, chiediamo ai politici, alla Regione Siciliana, a tutti i sindacati all’opinione pubblica tutta: che fine farà il comparto forestale?
Santo Cortese


http://www.forestalisicilia.com/archivio-forestale/archivio-1/archivio-6/






PIANGONO I BOSCHI DI SAN MARTINO DELLE SCALE, BERSAGLIO DELL’INCIVILTÀ. UNA FRAZIONE ABBANDONATA DAGLI AMMINISTRATORI. VIDEO


Piangono i boschi di San Martino delle Scale, bersaglio dell’inciviltà VIDEO



Una frazione abbandonata dagli amministratori, preda della noncuranza e del disinteresse
 

Di Gaetano Ferraro
Monreale, 30 agosto – Rabbia, stupore, sconcerto, nostalgia; sono questi i sentimenti che ci hanno assalito guardando il video realizzato e postato sui social network da Michela Costa. Le immagini non necessitano di alcun commento, parlano chiaro, e descrivono senza mezzi termini, accompagnate dalla colonna sonora “What a wonderful world” di Louis Armstrong, un luogo che fino a pochi decenni orsono era motivo di vanto per i monrealesi, una meta dove poter respirare aria salubre, lontana dall’inquinamento della città; oggi, invece, è un luogo abbandonato e proprio perché lontano dalla città, bersaglio dell’inciviltà.
Il video “un piccolo omaggio a un luogo che amo – afferma la videomaker Michela – un luogo che tutti i palermitani amano e che per la sua vicinanza alla città è meta delle classiche scampagnate domenicali”. “Un luogo rispettato – dice Michela con ironia –  non solo dai palermitani ma da Monreale, dalla Provincia Regionale di Palermo, dalla Regione Siciliana e dal Corpo Forestale che ogni giorno se ne prendono cura e lo tutelano”.
Intanto i residenti non possono fare altro che constatare la lontananza delle istituzioni da questo ex angolo di paradiso, chiamato in passato addirittura “la piccola Svizzera”, non bastano solo le buone azioni dei volontari che ogni tanto puliscono la borgata montana dai grossi cumuli di rifiuti.



 30 Agosto 2016
http://www.filodirettomonreale.it/2016/08/30/piangono-i-boschi-di-san-martino-delle-scale-bersaglio-dellincivilta-video/







SALEMI, MONTE POLIZO IN FIAMMA: IL VIDEO DI 3 CANADAIR. IN AZIONE IN AZIONE TUTTE LE SQUADRE DEL CORPO FORESTALE LOCALI


Salemi, Monte Polizo in fiamma: il video di 3 canadair in azione


Puntualmente come ogni anno Monte Polizo va in fiamme. Non riesce a passare il mese d’Agosto che un incendio per molte ore indomabile riesce a fare piazza pulita di tutto il verde presente.
Anno per anno la stessa storia: da stamattina le fiamme stanno ardendo buona parte del promontorio sopratutto nel versante che fa su Vita. In azione tutte le squadre dei Volontari dei Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale locali, compreso 3 Canadair che con molta difficoltà stanno cercando di limitare i danni fin dove possibile.




30 Agosto 2016
http://www.quellocheso.com/salemi-monte-polizo-in-fiamma-il-video-di-3-canadair-in-azione.html?doing_wp_cron=1472578376.4271640777587890625000






MASCALI (CT). UN VIOLENTO INCENDIO È DIVAMPATO A RIDOSSO DEI BINARI DELLA FERROVIA CIRCUMETNEA, DOPO ESSERSI PROPAGATO DALLA STRADA PROVINCIALE. IMPEGNATI GLI UOMINI DEL CORPO FORESTALE DI LINGUAGLOSSA


Un violento incendio è divampato a ridosso dei binari della ferrovia circumetnea, dopo essersi propagato dalla strada provinciale


Mascali. Sono in corso da parte dei Volontari Vigili del fuoco di Linguaglossa e dal Corpo forestale le operazione di spegnimento del vasto incendio divampato oggi dopo le 16 in un canneto lungo la strada provinciale che attraversa la frazione S. Venera, le fiamme si sono propagate nella parte alta del paese nei pressi della secolare chiesa e a ridosso dei binari della FCE. (in aggiornamento)

30 Agosto 2016
http://www.thewriterpassion.it/un-violento-incendio-e-divampato-a-ridosso-dei-binari-della-ferrovia-circumetnea-dopo-essersi-propagato-dalla-strada-provinciale/






LA FLAI CGIL COMUNICA CHE L'AVVIAMENTO DEI FORESTALI AL CENTRO PER L'IMPIEGO DI PALERMO SARÀ EFFETTUATO LUNEDÌ 5 SETTEMBRE


Dalla pagina facebook
FLAI CGIL Palermo




Avviamento lavoratori forestali




L'avviamento dei forestali al Centro per l'Impiego di Palermo sarà effettuato lunedì 5 settembre. Si partirà con 30gg per i 101/isti e 151/isti e 18gg per i 78/isti, con i residui del 2015. Si proseguirà fino al completamento delle giornate con i fondi FSC già approvati dal CIPE per i quali si sta perfezionando l'iter burocratico.







IL VIDEO-SFOGO SU YOUTUBE E FACEBOOK DI UN UTENTE. L’ONDATA DI INCENDI CHE IL 18 GIUGNO HA ANCHE DISTRUTTO 70 PALI DELLA LINEA TELEFONICA SULLE MADONIE E MAI RIPARATE, MA LE BOLLETTE ARRIVANO


IL VIDEO-SFOGO SU YOUTUBE E FACEBOOK DI UN UTENTE

Linee Telecom distrutte dagli incendi e mai riparate, ma le bollette arrivano




di Claudio Porcasi
L’ondata di incendi che il 18 giugno scorso ha colpito la Sicilia occidentale, bruciando centinaia di ettari di vegetazione, ha anche distrutto 70 pali della linea telefonica sulle Madonie. Da allora, nonostante le decine di segnalazioni dei cittadini che vivono nelle cittadine della zona colpita, la Telecom non ha ripristinato la linea telefonica ma continua a inviare le fatture da  pagare agli utenti.
Giuseppe Tramonti, uno degli utenti che sta pagando le conseguenze del  disservizio, dopo aver chiamato più volte Telecom e aver ricevuto promesse mai mantenute ha registrato un video di denuncia e lo ha pubblicato su YouTube e su Facebook.
“La Telecom incurante delle mie continue segnalazioni inoltrate – afferma Tramonti – dal 5 luglio ad oggi, continua a tacere. Nessuno dei responsabili tecnici e degli amministratori si è fatto vivo. Inoltre, ci hanno preso in giro: dopo aver annunciato il blocco delle fatturazioni agli utenti danneggiati, Telecom continua a inviare fatture come se la linea fosse attiva e regolare”.

30 Agosto 2016
http://palermo.blogsicilia.it/linee-telecom-distrutte-dagli-incendi-e-mai-riparate-ma-le-bollette-arrivano/352931/



PROMEMORIA PER LA FESTA DELL'UNITÀ. NON C'È PIÙ UN MORALISTA IN SICILIA


IL PUNTO

Promemoria per la festa dell'Unità
Non c'è più un moralista in Sicilia



In tanti nei mesi scorsi hanno puntato il dito contro scandali e abusi dell'esperienza del governo Crocetta. Adesso stanno tutti zitti.



di Accursio Sabella
PALERMO - Li cerchi, ma non li trovi più. Nemmeno alla festa dell'Unità. Svaniti, tra le pieghe di governo e sottogoverno. Nonostante molte cose non siano cambiate. Una su tutte: il governo Crocetta era e continua a essere un disastro. Eppure, se cerchi un moralista nel Pd o tra gli abituali fustigatori pubblici, non ne trovi uno manco a pagarlo.


E dire che ad esempio uno degli aspetti che maggiormente solleticava, nei mesi scorsi, la fantasia del moralista dem era il famigerato cerchio magico di Crocetta. Lì è cambiato poco o nulla, rispetto a quando, a turno, dal segretario regionale Raciti, passando per Cracolici e Faraone, non venivano lesinate critiche feroci. Tutto svanito in una bolla. E non certo perché la situazione di quel cerchio sia migliorata. Anzi, nel frattempo sul più alto burocrate della Regione e vero braccio destro di Crocetta, ossia il segretario generale Patrizia Monterosso, è piombata una condanna contabile pesantissima e definitiva. Ma tutti zitti. Compresi, per uscire dal recinto Pd, gli esponenti del sottogoverno della rivoluzione, in primis l'ex pubblico ministero antimafia Antonio Ingroia che ha puntato il dito contro gli oscuri burocrati della Regione che hanno deciso di “tagliare” il budget di Sicilia e-servizi, ma che non si scompone mentre cade sulla Monterosso una condanna a 1,3 milioni di euro.


Uno scandalo contro cui si è levata solo la voce del Movimento cinque stelle, che ha anche sfoderato la spada di cartone della mozione di sfiducia contro la burocrate. E il punto è proprio quello: non ha inciso, finora, nemmeno la “moralizzazione” dei grillini. Non è riuscita a creare crepe nel palazzo, nemmeno a coinvolgere i siciliani in una civile, ma decisa protesta.


Per il resto, tutti zitti. Perché alla fine li trovi tutti dentro. In prima fila, tra le poltrone della giunta, o nelle retrovie. Come nel caso di Antonio Fiumefreddo che per mesi era stata la pietra dello scandalo, secondo buona parte del Partito democratico. Adesso, il leader di Riscossione Sicilia sta bene a tutti, a quanto pare, nonostante avesse condito la sua esperienza, nei giorni caldi del suo brevissimo allontanamento, con parole pesantissime rivolte ai deputati regionali, quelli del Pd compresi.


Ma adesso nessuno parla, nessuno fiata. Nemmeno, ad esempio, contro l'abuso degli uffici di staff. Quelli, per intenderci, che per lo stesso Cracolici erano un vero e proprio “scandalo”, un paio di anni fa. E a vederli adesso, pieni di fedelissimi dello stesso Cracolici, viene da sospettare che lo scandalo fosse legato all'assenza, appunto, negli uffici di gabinetto, dei suoi fedelissimi, in quei mesi tagliati fuori dall'estromissione dei cuperliani dalla giunta, voluta da Crocetta.


Il governatore dello scandalo, che anche in queste ore, da dirigenti del Partito democratico di area “renziana”, riceve commenti che vanno bene oltre il sarcasmo, in seguito alla dichiarazione del presidente gelese di volerci riprovare. Una posizione che ricalca quella di Faraone e della sua ormai nota posizione: “Ricandidare Crocetta? Sarei da Tso”. Ma anche lui, il “moralista” dei decaloghi e degli ultimatum, che addirittura puntò il dito contro la genuinità dell'impegno antimafia di Crocetta e del suo entourage (lo fece anche Cracolici, a pensarci bene, parlando di circo Barnum dell'antimafia), arriva fino a un certo punto, per poi arrestarsi. Di fronte, pare, alla real politik del Pd che vanta pur sempre un governatore iscritto a quel partito. Ma anche, probabilmente, di fronte alla difficoltà filosofica di conciliare la bacchettata moralista col fatto che quel governo degli insuccessi, delle impugnative, degli strafalcioni, delle Province ancora commissariate, dei cinquanta assessori mutati, della Formazione ferma e del disastro rifiuti, per metà è occupato da renziani o simpatizzanti.

E così, se lo cerchi non lo trovi. E il moralismo dei moralisti si dissolve definitivamente di fronte a una immagine. Quella dell'impresentabile Mirello Crisafulli, fuori dalle liste del partito, nella moralistica proscrizione del reietto al quale non concedere nemmeno il simbolo Pd nella corsa a sindaco, ma seduto comodamente all'interno di uno stand della Festa dell'Unità (cioè la festa del Pd) a raccogliere fondi per quella Università rumena che il sottosegretario all'Istruzione Faraone definì poco meno che una truffa. Non ci sono più i moralisti di una volta.

29 Agosto 2016
http://livesicilia.it/2016/08/29/promemoria-per-la-festa-dellunita-non-ce-piu-un-moralista-in-sicilia_778808/






29 agosto 2016

ALLA FESTA NAZIONALE DELL’UNITÀ DI CATANIA LA PROTESTA DEI DOCENTI DELLA SCUOLA


Alla festa nazionale dell’Unità di Catania la protesta dei docenti della Scuola


Sembra che il sindaco della Città Etnea, Enzo Bianco, si sia molto inalberato. E sembra che abbia chiesto – a quanto pare inutilmente – l’intervento della Polizia. Com’è strana la vita: Bianco, esponente di quel Partito Democratico che, con la legge sulla ‘Buona scuola’,  sta rovinando la vita a migliaia di insegnanti e docenti della scuola, non vuole che gli rovinino la Festa dell’Unità. Che succederebbe se tutti i Siciliani penalizzati dal Governo Renzi e dal Governo Crocetta decidessero di scendere in piazza all’ombra dell’Etna? “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te…”


Comincia male la Festa dell’Unità a Catania. Come tutti sanno, si tratta della Festa del PD, che con Renzi in ‘poppa’, avendo perso qualunque legame con la sinistra, cerca almeno di far rivivere il nome di un evento legato al vecchio Pci. Detto questo, alla Festa oggi stanno intervenendo – non invitati – gli insegnanti e i docenti siciliani che la legge sulla ‘Buona scuola’ (quella voluta dal Governo Renzi e dal Parlamento nazionale di ‘nominati’) sta ‘deportando’ nel Nord Italia.
Sembra che il sindaco della città Etnea, Enzo Bianco, si sia molto risentito.
Insomma, a Bianco non piace che le persone alle quali il PD sta rovinando la vita vadano a rovinare la Festa nazionale dell’Unità che si celebra nella città della quale è sindaco. 
Su facebook leggiamo il seguente post di Orazio Vasta:
“Catania. I docenti, che lottano contro la mobilità-deportazione hanno contestato l’inaugurazione della Festa nazionale dell’Unità. Il sindaco Bianco, furibondo, ha invitato gli agenti della Digos ad intervenire. I poliziotti non sono intervenuti”.
Che peccato, sindaco Bianco! Che smacco che deve essere per lei nel vedersi negato l’intervento dei celerini!
Sindaco Bianco, che vuole farci? La prenda con filosofia! Lei, alla fine, non è che è Mario Scelba, il siciliano-quasi-catanese (per la cronaca, Scelba era nato a Caltagirone) Ministro degli Interni degli anni ’50 del secolo passato: lui, Scelba, aveva inventato il reparto celere e a lui grazie che dovevano obbedire!
Ma lei, sindaco Bianco, che non è stato nemmeno democristiano, cos’ha inventato?
Tra l’altro – non se ne abbia a male – ma guardi che i docenti che protestano a Catania hanno ragione. Dicono che sono stati deportati, pardon, trasferiti sulla base di un algoritmo sbagliato. Per definizione l’algoritmo dovrebbe risolvere un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari. Purtroppo, nelle mani del Governo Renzi – e in particolare del MIUR – ‘st’algoritmo ha creato problemi invece che risolverli, rendendo complessi dei passaggi che sono elementari.
In pratica, un algoritmo capovolto, quello della ‘Buona scuola’ del Governo Renzi!
I docenti che protestano vorrebbero conoscere l’algoritmo che il MIUR continua a tenere segreto: hanno torto i docenti deportati-trasferiti a chiedere di conoscere come stanno le cose? Hanno torto quanto dicono che nascondere un procedimento amministrativo – che dovrebbe essere pubblico, visto che riguarda la vita di migliaia di persone – non è democratico? Hanno torto quando dicono che la legge sulla ‘Buona scuola’ è pessima?
Sulla protesta dei docenti siciliani si sofferma il sito OrizzonteScuola.it (Qui potete trovare notizie sulla protesta).
Noi, però, al contrario del sindaco Bianco, non siamo stupiti della presenza dei docenti che protestano alla Festa dell’Unità in corso a Catania: al contrario, siamo stupiti del fatto che le centinaia di migliaia di Siciliani penalizzati dal Governo dal Governo Renzi e dal Governo Crocetta non siano oggi a Catania a protestare.
A Catania, a protestare, dovrebbero esserci oggi i circa 400 sindaci della Sicilia. A protestare, oggi, a Catania, dovrebbero esserci i 6 mila e 500 dipendenti delle ex Province lasciati senza stipendi. A protestare, a Catania, dovrebbero esserci i mille e 800 dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali licenziati. A protestare, a Catania, dovrebbero esserci i dipendenti della Formazione professionale. A protestare, a Catania, dovrebbero esserci i circa 24 mila precari dei Comuni dell’Isola. E dovrebbero esserci i dipendenti di tutti gli enti regionali lasciti senza soldi. E dovrebbero esserci i disoccupati, gli inoccupati, i disperati.
Insomma, tutta la Sicilia dovrebbe essere oggi a Catania per protestare contro due Governi – quello di Renzi e quello di Crocetta – che stanno affamando 5 milioni di Siciliani.
Invece ci sono solo i docenti. Il sindaco Bianco dovrebbe considerarsi fortunato. Invece si lamenta…

P.S.
Ah, dimenticavamo: un’altra protesta dei docenti è già pronta per l’1 Settembre, quando alla Festa dell’Unità di Catania arriverà il Ministro per l’Istruzione, Stefania Giannini…

29 Agosto 2016
http://www.inuovivespri.it/2016/08/29/alla-festa-nazionale-dellunita-di-catania-la-protesta-dei-docenti-della-scuola/






RACITI STOPPA LA CORSA ALLA PRESIDENZA (VIDEO): “PRESTO PER PARLARNE”


Raciti stoppa la corsa alla Presidenza (VIDEO): “Presto per parlarne”


“La discussione sulla presidenza alla Regione Siciliana la vedremo quando sarà il tempo”. Cosi’, in una video intervista, il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, parla a margine dell’inaugurazione della festa nazionale del Pd a Catania.
“Oggi la campagna elettorale è distante – ha aggiunto il giovane segretario – il nostro banco di prova e governare bene in questi mesi. Alcune cose importanti le abbiamo già fatte, altre le faremo e alcuni temi doni ancora da affrontare. I bilanci si fanno alla fine è a quel punto discuteremo e ciascuno dura la sua è avrà titolo per potere rappresentare le idee sul futuro…”.
Così Raciti stoppa tutti compreso il Presidente della regione Rosario Crocetta (GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A CROCETTA)che appena qualche ora prima, sempre alla festa dell’unità di Catania, aveva confermato la sua ricandidatura nel tentativo di succedere a se stesso
GUARDA ANCHE LA VIDEO INTERVISTA A ORFINI SUL PERCHE’ LA FESTA DELL’UNITA’ A CATANIA

29 Agosto 2016
http://catania.blogsicilia.it/raciti-stoppa-la-corsa-alla-presidenza-non-e-ancora-il-tempo-per-parlarne/352826/



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MERCOLEDI 31 AVVIAMENTI DEI 78ISTI, 101IST E 151ISTI NEL SECONDO DISTRETTO PALERMO. INIZIO LAVORO IL 12 SETTEMBRE


Dalla pagina facebook
del segretario regionale del Sifus
Giuseppe Fiore


Forestali, richieste di lavoro nel secondo distretto di Palermo


Avviamento forestali per i 78isti, 101isti e 151isti, mercoledì 31 Agosto ore 9:00 presso ufficio di collocamento di appartenenza.  I 78isti saranno avviati per 20 giorni, i 101isti e i 151isti saranno avviati per 30 giorni.
Si presume inizio lavoro il 12 SETTEMBRE.

Domani cercherò di informarvi per gli altri distretti. 
G. Fiore Sifus





L'AIB DI ISNELLO, GIOVANNI GRISANTI VINCE A CHIARAMONTE GULFI LA 59ª SALITA DEI MONTI IBLEI

Giovanni con suo figlio Cristian

Un super Giovanni Grisanti che con la sua magica Fiat 112 Abarth vince a Chiaramonte Gulfi (Rg) la 59ª Salita dei Monti Iblei. Il "The best" nella sua classe!

L’alieno Madonita non si smentisce, in una splendida giornata di sole ha avuto ragione senza grandi difficoltà. Ha dominato la gara conquistando la meritatissima vittoria, è riuscito a fare la cosa giusta nel momento giusto. Per l'ennesima volta conquista il gradino più alto del podio: ne conta più di 100.

Non ce ne veramente per nessuno!
I complimenti sinceri del blog a "Giuvannuzzu"






Notizie correlate:

Giovanni Grisanti 151ista Aib di Isnello, pronto per la 100th Targa Florio con la sua inseparabile e mitica Fiat 112 Abarth 

L'equipaggio Madonita Doc formato da Giovanni (Aib) e Mario Grisanti, alzano la coppa per il primo posto di classe conquistato alla 100th Targa Florio. Anche i forestali  festeggiano il primato

L'Aib Giovanni Grisanti di Isnello si aggiudica la Cronoscalata Cefalù-Gibilmanna. Lo ribadiamo ancora una volta: nella sua categoria non ce ne per nessuno!






AL VIA LA FESTA DELL'UNITÀ. A CATANIA LO STATO MAGGIORE DEL PD. MA L'INTERVENTO DI DELRIO È INTERROTTO DA UN GRUPPO DI DOCENTI CHE SCANDISCONO SLOGAN CONTRO LA RIFORMA COSTITUZIONALE E LA BUONA SCUOLA. RACCONTANO LE DIFFICOLTÀ QUOTIDIANE LEGATE ALLA SCELTA DI ABBANDONARE LE PROPRIE FAMIGLIE


ALLA VILLA BELLINI

Al via la Festa dell'Unità
A Catania lo stato maggiore del Pd



L'intervento di Delrio (nella foto) è interrotto da un gruppo di contestatori

di Roberta Fuschi
CATANIA – La festa nazionale de l’Unità apre i battenti nel capoluogo etneo. Il gran giorno è arrivato. A fare gli onori di casa c’è lo stato maggiore del partito democratico: il presidente del partito, Matteo Orfini, e la vice segretaria Debora Serracchiani in compagnia della pattuglia siciliana capitanata dal segretario regionale Fausto Raciti. Sul palco sono previsti gli interventi del sindaco etneo Enzo Bianco, del presidente della Regione Rosario Crocetta e dal segretario provinciale Enzo Napoli. La federazione più litigiosa d’Italia è così chiamata a raccolta per la prima festa nazionale del giornale fondato da Antonio Gramsci che si tiene nel meridione d’Italia dal 1976.


Una scelta simbolica come conferma Matteo Orfini a margine del dibattito dicendo che "l'Italia non riparte senza la Sicilia e il mezzogiorno". Un punto di vista privilegiato per osservatori e commentatori politici intenti a testare l'indice di gradimento del partito del premier, verificarne lo stato di salute e studiarne le trasformazioni profonde. E con le regionali dietro l'angolo cresce la curiosità per il nome del futuro candidato al governo dell'Isola: non si escludono sorprese. Crocetta, a margine del dibattito, conferma che sarà della partita e sibillino consiglia di non seguire la strada del "cuffarismo".  

La festa si apre con un minuto di silenzio per le vittime del sisma di Amatrice. Poi è il segretario Enzo Napoli a fare gli onori di casa ringraziando i militanti che si sono spesi per la realizzazione della Festa. Lo stesso fa il segretario regionale Raciti. Il tema del rischio sismico e della messa in sicurezza tiene banco durante tutti gli interventi. Ne parlano il sindaco Bianco e la vice segretaria Serracchiani: bisogna investire risorse e amministrare con criterio. Sul palco poco dopo si susseguono due momenti molto “politici” sullo stato di salute del partito e sulle prossime elezioni regionali siciliane. “Questo palco è a disposizione di tutte le opinioni perché non abbiamo paura del confronto”, dice Matteo Orfini. Il riferimento è alla minoranza del partito malpancista rispetto al referendum costituzionale. Sul futuro candidato alla guida della Regione, invece, Orfini glissa. “La Sicilia è una regione molto gelosa della sua autonomia, sarà il Pd siciliano a decidere”. Rosario Crocetta, dopo avere sciorinato i risultati economici ottenuti dalla sua azione di governo in termini di Pil, non si lascia scappare l’occasione per lanciare segnali abbastanza chiari a chi vorrebbe rottamarlo. L’invettiva parte da un ricordo nostalgico delle Feste del Pci passando per una citazione di Palmiro Togliatti e termina con un netto rifiuto di “alleanze con i camaleonti”. Un riferimento “ai cuffariani” tutt’altro che casuale. Insomma, la partita per la Regione è appena iniziata.  

Il secondo momento di confronto è tenuto a battesimo dall’europarlamentare Michela Giuffrida. I fili conduttori della conversazione con il presidente dell’Enac, Vito Riggio, e con l’Ad Autostrade per l’Italia, Giovanni Castelluccio sono le misure per fare ripartire il Sud del Paese. Giuffrida ricorda il proprio lavoro all’interno di due commissioni europee cruciali: agricoltura e sviluppo regionale e assicura che c’è “un’enorme mole di finanziamenti”, ma “il problema è come spenderli". Da qui l’impegno per finanziare nuove e vecchie infrastrutture in sinergia con il governo nazionale tramite i “patti per le città” e gli oltre due miliardi per l’intera regione. Serve però un’attenzione particolare per fare partire opere di adeguamento antisismico fondamentali soprattutto per il sud-est siciliano esposto a un alto rischio.  

Il terzo giro di valzer lo apre il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Il braccio destro del premier passa in rassegna varie grandi opere “sbloccate” grazie a “enormi sforzi burocratici”, in primis l’autostrada Ragusa-Catania. Ma è la messa in sicurezza degli edifici il tema conduttore degli interventi di Delrio che mette al primo posto la prevenzione. “Servono un programma di lungo respiro e un piano nazionale”, annuncia il Ministro. Senza dimenticare però la messa in sicurezza delle scuole. 

L'intervento del Ministro Graziano Delrio è interrotto da un gruppo di contestatori che scandiscono slogan contro la riforma costituzionale e la buona scuola. La contestazione dura pochi minuti. I promotori della protesta lasciano la zona vicina al palco e spiegano ai cronisti le loro ragioni. Si tratta di professori costretti ad emigrare al nord per ottenere la cattedra. In mano tengono dei cartelli con tanto di hashtag #renzistaisereno. I docenti raccontano le difficoltà quotidiane legate alla scelta di abbandonare le proprie famiglie. E provocatoriamente giocando con lo slogan del dibattito dicono: “Da quale Sud riparte l’Italia?”.

28 Agosto 2016
http://catania.livesicilia.it/2016/08/28/al-via-la-festa-dellunita-a-catania-lo-stato-maggiore-del-pd_387488/







28 agosto 2016

INIZIA LA FESTA DELL’UNITÀ, CROCETTA: “IO CANDIDATO ALLA REGIONE” (VIDEO) (FOTO)


CROCETTA ALL'INAUGURAZIONE PARLA DI CANDIDATURE

Inizia la Festa dell’Unità, Crocetta: “Io candidato alla Regione” (VIDEO) (FOTO)


“Io sono candidato, poi saranno i cittadini a decidere. Certo non si può trasformare la politica in un gioco squallido di potere – ha proseguito Crocetta -. Quattro anni fa ho già vinto le elezioni con un progetto chiaro”.
Così parlò Crocetta. Presente all’apertura della festa nazionale de L’Unita’ alla villa Bellini di Catania, incalzato dai giornalisti, il governatore ha confermato più che mai la sua volontà a ricandidarsi alla presidenza della Regione siciliana. Ricordando che le amministrative di Palermo ma proprio le regionali sicule saranno il primo vero banco di prova post referendum costituzionale per il governo Renzi, Crocetta ha ‘ostentato una certa sicumera’ nel ribadire la sua volontà a continuare ad essere l’inquilino principale di Palazzo d’Orleans con buona pace, chissà, di quanti proprio nel Pd ambirebbero a sostituirlo…
A spiegare la scelta di catania per la Festa nazionale dell’unità come segno di attenzione al Sud è stato il Presidente del Pd Matteo Orfini (VIDEO INTERVISTA)
Quello di Crocetta è solo uno degli interventi. La festa dell’unità (o della divisione) è iniziata. Da qui in poi decine di dibattiti, interventi, incontri per i prossimi quindici giorni

28 Agosto 2016
http://catania.blogsicilia.it/inizia-la-festa-dellunita-crocetta-io-candidato-alla-regione/352816/