Sicilia, ecco come sistemare i Forestali
Una
delle più gravi questioni irrisolte della Sicilia e su cui dovrà
confrontarsi il nuovo Governo di Crocetta, resta la collocazione dei
Forestali. Nei mesi scorsi si è scatenata la polemica sui maggiori mezzi
di informazione per l'elevato numero di dipendenti. Ma rappresentano
una risorsa che bisognerebbe sfruttare. Ecco come, ci permettiamo, di
suggerire. Un'ipotesi concreta su cui la nuova classe politica potrebbe
lavorare.
di
Salvatore Vernaci
Sono degne di nota le decisioni del Presidente dell’Assemblea
Regionale: avv. Giovanni Ardizzone e del Vice Presidente Venturino di
rinunciare all’auto blu come quella. Sono degne di nota le esternazioni
dei Grillini di rinuncia ad un milione e 426mila euro di rimborsi
elettorali, del - Il vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana
Antonio Venturino di rinuncia alla indennitàdi carica della Vicepresidenza di 3.244,22 euro mensili.; dei 15
Deputati grillini di conferma che taglieranno la loro indennità di
parlamentari, percependo 2.500 euro netti al mese, contro gli oltre
diecimila euro previsti per i 90 componenti di sala d'Ercole.
Ecc...L’opinione pubblica si attende da Crocetta e da tutta l’Assemblea
che la decisione dei grillini di tagliare l’indennità di parlamentare
sia imitata da tutta l’Assemblea., come sia presa la decisione di
tagliare tutte le indennità extra che percepiscono i Parlamentari
nominati a specifici incarichi, all’interno dell’Assemblea.
Dopo di che, ricordiamo a Crocetta di cominciare a prendere decisioni
concrete per trovare soluzioni alla crisi strutturale che attanaglia la
Sicilia ed a creare posti li lavoro. Intanto noi ci permettiamo di dare i
primi consigli e suggerimenti: come dare una stabilizzazione ai
forestali: E’ possibile sistemare i lavoratori forestali, mediante l’istituzioni delle GEV (guardie
ecologiche volontarie) Regionali (In Italia esistono in ogni Regione),
dove verrebbero assorbiti, che dovrebbero assolvere ai compiti che oggi
assolvono (rimboschimento) oltre ai seguenti:
a) diffusione della conoscenza e del rispetto dei valori ambientali,
b) tutela del patrimonio naturale e dell’ambiente,
c) vigilanza in materia ecologica,
d) difesa dei boschi, della flora protetta, raccolta dei prodotti del sottobosco
e) protezione della fauna selvatica, vigilanza venatoria, e vigilanza
dei laghi, della pesca sulle acque interne, delle zone umide, delle
riserve naturali;
f)segnalazione dei rifiuti abbandonati, controllo degli scarichi provenienti da insediamenti zootecnici;
g) prevenzione e difesa degli incendi boschivi,
h) vigilanza in materia di escavazioni di materiali litoidi e di polizia idraulica;
i)l soccorso in caso di pubbliche calamità e di emergenza di carattere ecologico
l) vigilanza in materia di discariche di rifiuti e di raccolta di8fferenziata dei rifiuti.
Per finanziare ciò si attinge all’Unione Europea ed all’Assessorato
Regionale competente per le AREE PROTETTE, ai sensi delle seguenti
leggi: D.Lgs 4 dicembre 1997, n.460; D.L. 05 febbraio 1997, n.22; R.D.
30.12.1923 n.3267 in materia di boschi e terreni montani (vincolo
idrogeologico); L.r. 6.05.1981 n. 98, modificata ed integrata con L.r. 9
agosto 1988 n.14 istitutive di parchi e riserve naturali; L.r.
5.06.1989, n.11 e L.r. 6.04.1996, n.16 sulla prevenzione e lotta contro
gli incendi boschivi; Direttive CEE 79/409 del 2 aprile 1979 e 92/43 del
21 maggio 1992 e successive modifiche ed integrazioni sulla
salvaguardia della fauna e degli habitat naturali
16 Dicembre 2012