29 novembre 2018

SEDUTA PARLAMENTARE DEL 28 NOVEMBRE 2018. ANCHE I LAVORATORI FORESTALI ATTENDONO DI SAPERE SE POTRANNO PRENDERE LO STIPENDIO A FINE ANNO OPPURE NO




In sintesi


On. Lo Curto (Udc).
Siamo, però, anche noi uomini, anche noi madri e padri di famiglia, non lo dobbiamo dimenticare, ancora più fortunati di questi PIP, di questi ASU, di questi forestali, di tutte quelle 4.000 persone che attendono di sapere se potranno prendere lo stipendio a fine anno oppure no.
Faccio, allora, appello, veramente, alla responsabilità di ognuno di noi.
Ma di che cosa stiamo accusando il Presidente dell’Assemblea? Di avere fatto una scelta autorevole, responsabile, ferma, decisa a favore di quattromila famiglie fragili della Sicilia?
Non stiamo parlando di rappresentanti di Confindustria, di imprenditori a cui dobbiamo fare qualche operazione – che è pure necessaria alla loro impresa – stiamo parlando degli ultimi di questa Regione, stiamo parlando di persone fragili, di famiglie deboli e credo che questo sia nostro dovere, perché è facile fare i forti contro i deboli. E in questo momento il Presidente dell’Assemblea rappresenta queste quattromila persone.

On. Foti (M5S). L’ultima, la ciliegina sulla torta, di cui anche l’opposizione si deve prendere la responsabilità, è stata la spericolata operazione rendiconto della scorsa settimana. Una legge cotta e mangiata, deliberata dalla giunta in una stanza, passata con un foglietto volante al di là di ogni procedura in Commissione ed approvata in un’Aula su cui ho forti dubbi persino sulla presenza del numero legale. Oggi vedo una parte dell’opposizione che si lamenta, peggio per voi che avete fornito i voti per avere questa presidenza e peggio per voi che la scorsa volta vi siete assentati a metà lasciando i tesserini e facendo agire questa interpretazione del Regolamento. Quindi delle vostre proteste oggi io mi dissocio. Bene, tornando all’argomento, diciamo dopo l’accorato appello alla je suis PIP, ASU, forestali dell’onorevole Lo Curto, purtroppo devo aggiungere che c’è una enorme dimenticanza, proprio è una sindrome questa, la sindrome di dimenticanza di altri lavoratori che, a quello che ho sentito dire, delle carte che sembrano già essere speditamente inviate per l’approvazione con questo cronoprogramma, e mi chiedo se questo fine settimana rovineremo il fine settimana magari al presidente Miccichè, la cosa di lavorare su questo argomento proprio per fargli fare un fine settimana un pochino più corto, perché se c’è da lavorare noi lavoriamo pure la domenica, non ci spaventiamo. In questa bozza che sta circolando, non so se ancora è quella ufficiale, manca, per l’ennesima volta, nonostante i miei due interventi in aula e un ordine del giorno che ho depositato la qualsiasi previsione per altri dipendenti che hanno un contratto pubblico e che continuano a lavorare. Facile immaginare che si tratta dei dipendenti delle IPAB.

On. Figuccia (Udc)
Signor Presidente, mi sembra di aver colto, Assessori, Assessore Armao, questo genere di appello negli interventi delle minoranze. Allora, se noi andiamo incontro a questo appello che io pongo in maniera altrettanto accorata perché non ci possono essere contrapposizioni di sorta rispetto a quei soggetti che aspettano di essere pagati, rispetto a quei soggetti che rischierebbero di non percepire il reddito, talvolta, nel caso dei Pip, il sostegno al reddito, ecco mi sembra un’azione di buon senso. Entro il 30 novembre, senza fare però appello al Regolamento, perché non interessa a nessuno qui il Regolamento, parliamoci chiaro, qui stiamo parlando di politica, di assetti istituzionali e della possibilità, come ha detto l’onorevole Lo Curto, di andare incontro alle esigenze dei dipendenti dell’Esa, dei forestali, dei Pip.

Resoconto stenografico





2 commenti:

  1. cari colleghi della forestale dico tutti anticendio e azienda oggi ho visto gli ex pip che facevono lo sciopero a palermo erano tanti e uniti fra di loro che chiedono il lavoro dignitoso loro fanno di tutto perche sono uniti noi forestali siamo uniti????.denarotony

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  2. Caro collega rispondo al tuo quesito Noi siamo uniti ciò che ci ha sempre divisi sono stati i vari accordi che hanno fatto i sindacati confederali con le varie fasce di appartenenza vedi Ultimo quello del 15 per cento che i
    centunisti passavano nella misura del 15 per cento a centocinquanta giorni, con la prospettiva che in tre anni passavano tutti a centocinquanta giorni, ma cosi non è stato perché a vari sindacati sta bene cosi più siamo divisi più siamo deboli, per loro siamo materiale umano manipolabile,questo è il mio pensiero.

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