15 giugno 2018

BORGONUOVO, FIGUCCIA AL FIANCO DEI PARROCI: "LA MIA STORIA IN UN QUARTIERE CHE PUÒ RISORGERE". QUESTA SERA FIACCOLATA PER DIRE NO ALL'ABBANDONO


Ricevo e pubblico
dall'On. Figuccia

"Erano gli anni 80 e mio padre mi portò per la prima volta in via Alia quando era Presidente di quartiere e tante erano le emergenze da affrontare. Non sapevo che il mio destino sarebbe stato legato indissolubilmente a quel quartiere. Mia madre lavorava nel piccolo ufficio postale a pochi metri dalla Chiesa dove oggi una comunità si sta battendo per i diritti di chi soffre. Lì iniziarono le mie battaglie per il trasferimento di quell'ufficio postale di circa 20mq in una zona più idonea per erogare il servizio, nell'era in cui i pensionati facevano la fila già alle 5 del mattino e non esisteva internet. Sì individuò largo Pozillo per l'erogazione dei servizi sanitari, della delegazione comunale e delle poste. Negli stessi anni raccoglievamo le firme perché la struttura di Villa delle Ginestre ancora in costruzione non rimanesse un'opera incompiuta e divenisse quello che oggi è un centro di eccellenza per la riabilitazione dei neurolesi. Erano gli anni in cui il Malaspina apriva una sua succursale per attività formativa presso il centro "Giovani Borgonuovo" di via Castellana. Di fronte, il villaggetto dell'ospitalità, oggi tristemente occupato.

La sede del servizio sociale era a piazzale Fausto Pirandello dove negli scatoloni di cartone si raccoglievano i dati sensibili che arrivavano dal Sert e dalla dispersione scolastica. Erano gli anni del "fai da te" dove la comunità si autoorganizzava per l'insediamento nelle nuove aree urbane a nord del quartiere periferico. Nasceva il parco Robinson e Villa e Giardini vantava di tante maestranze. Ci si spostava dai quartieri storici per inseguire il sogno di una nuova urbanizzazione. Sono passati trent'anni e oggi ripercorro le vie di un quartiere profondamente trasfigurato e tutto si ricolora di quei bei ricordi. Ma di quella speranza per un Borgo per l'appunto, Nuovo oggi, resta ben poco. È cresciuta la microcriminalità, i luoghi di spaccio, Villa e Giardini ridotta a poche unità e le parrocchie sempre più isolate da carenze infrastrutturali. 

Lo stesso Orlando che arrivava sindaco in quegli anni di speranza, oggi continua ad amministrare la città con quelle speranze tradite. 

Ancora, le sedi istituzionali occupate da disperati senza tetto, privi di ogni prospettiva ed ignorati da un'amministrazione indifferente.

Vero simbolo del decadimento di una città che abdica alla sua funzione educativa per consegnare quelle strutture all'illegalità e alla marginalità sociale, con le arterie principali violentate da tubi rossi che hanno deturpato l'intera area per la realizzazione di un tram inutile e costoso che ha avvicinato al dissesto finanziario la municipalizzata del comune di Palermo. 

Borgonuovo non può continuare a sprofondare tra incuria e subalternità per essere relegata ancora una volta a periferia esistenziale.

L'amministrazione assente ha consentito il proliferare della criminalità, della sporcizia e delle carenze-assenze di servizi e strutture a danno di quella sana comunità che spera ancora oggi in un futuro migliore. 

Io sono al fianco dei coraggiosi parroci di frontiera, pronti a dare se stessi come martiri dei nostri tempi, per vedere nascere un barlume di luce e di speranza. 

Stasera insieme alla comunità parrocchiale, uniti per mantenere le luci accese attorno alla fede e alla speranza ma anche per chiedere all'amministrazione comunale e regionale interventi decisi a sostegno di un Borgo che merita di essere aiutato a diventare realmente Nuovo". 

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