31 ottobre 2017

FAVA, FORUM AL GIORNALE DI SICILIA: "IO LONTANISSIMO DAL PD DI RENZI. L'ISOLA NON SIA ANCORA UN BANCOMAT". E SUL CANDIDATO DI CENTRODESTRA: "SE VINCE, DI FATTO NON GOVERNERÀ LUI. HA LE MANI AMMANETTATE


di Luigi Ansaloni— 30 Ottobre 2017
PALERMO. La Sicilia che non deve continuare ad essere trattata come un bancomat, gli attacchi a Renzi e al Partito democratico "che hanno fatto la compagna elettorale solo per dire di non votarmi", il suo essere un politico che vuole rappresentare tutti e la stoccata a Cancelleri e ai grillini, che "non hanno i nomi di chi ha davvero il potere".

Claudio Fava, candidato della Sinistra alla presidenza della Regione con la sua lista "Cento passi", è stato il protagonista del Forum sulle elezioni del Giornale di Sicilia, e come suo stile non ha di certo risparmiato accuse, anche pesanti, e riflessioni su una campagna elettorale che sta ormai giungendo al termine. Fava è stato il quarto ospite dei Forum del quotidiano, dopo Nello Musumeci, Fabrizio Micari e Roberto La Rosa.

Si parte con il concetto di "impresentabili", che tanto ha accesso il dibattito elettorale: "In Sicilia su questo punto di vista abbiamo fatto tanti passi indietro, perchè qui da noi c'è la consapevolezza e sappiamo tutti di costa stiamo parlando. Abbiamo avuto un presidente ammazzato dalla mafia e uno che è stato arrestato per rapporti con Cosa Nostra. Non ci si può limitare alla fedina penale, quando poi la prefettura e le forze dell'ordine ti dicono che quella persona, anche se "immacolata", ha in realtà rapporti ben radicati con le organizzazione mafiose. Gli "impresentabili" sono persone che hanno come "idoli" dei mafiosi. E devo dire che in questa campagna elettorale non ci sono dei candidati che fanno dei nomi, i nomi di chi comanda e di chi ha davvero il potere".


E qui arriva il primo attacco a Cancelleri e al Movimento Cinque Stelle: "Non ha mai fatto nomi e cognomi di chi davvero gestisce l'economia mafiosa - ha detto Fava - Ha solo tuonato contro quelle persone di cui il passato e il presente sono alla luce del sole, tipo assessori o sindaci indagati o arrestati. In cinque anni non ha mai messo il dito nell'acqua, non si è mai sporcato. Non solo: nonostante una sentenza sulle primarie M5s, dove non tutto era stato trasparente, diciamo così, lui se n'è fregato ed è andato avanti. E ha mandato i suoi amici a fare un post dove mi invitavano a rinunciare alla candidature in nome di quello che rappresenta la mia famiglia. L'ho trovata una cosa volgare, è stato un cialtrone. Da lui mi sarei aspettato un comportamento diverso. E poi i grillini è come se in cinque anni avessero staccato la spina: dicono sempre le stesse cose, battono il tasto dei costi della politica, che devono essere ridotti, ma tutti i problemi non passano da lì".

Giudizi non proprio positivi anche su Micari: "Non lo conoscevo, mi ha deluso. L'ho visto prima alla Leopolada, poi ad una convention con Musumeci. Lo trovo un personaggio tradizionale che vuole fare politica". E sul candidato di centrodestra: "Se vince, di fatto non governerà lui. Ha le mani ammanettate, finge di parlare il linguaggio delle persone oneste ma poi dipende da Cuffaro e Lombardo, hanno messo le persone che volevano loro. Non sa nemmeno chi ha in lista".

Sul suo programma Fava ha le idee chiare: "La Sicilia non deve più essere usata come un bancomat da persone che hanno interessi personali e per i loro amici. Abbiamo poco lavoro e una realtà sociale non positiva perchè sono stati creati meccanismi solo per creare consensi e non per creare lavori, o per assecondare i capricci di quello che si sentiva un principe e cacciava assessore a suo piacimento. Dobbiamo sostenere le piccole e medie imprese, pensare ad un sistema di tasse diverso, sgravi fiscali per i giovani imprenditori. Io sono un politico che ha sempre lavorato per rappresentare tutti.  Si deve mettere la gente di fronte a scelte scelte semplici. Io non mi candido per proporre un patto di governo come quelli di prima, ma per fare qualcosa che non ha nulla a che vedere col passato. Tutti vogliono semplicità e chiarezza".

Con il Partito Democratico è stato scontro per tutte la campagna elettorale, e pare che non debba di certo finire: "Mi sento lontanissimo da Renzi, con il suo provincialismo e con i suoi fedelissimi. Anche in questa campagna elettorale mi sarei aspettato più stile. E' sceso in Sicilia, ha parlato tre minuti e ha detto solo di non votare Fava. Non ha proposto qualcosa, ha solo proposto di togliere qualcosa a me".

Fava ha poi parlato anche col suo rapporto con Orlando ("personalmente sono buoni, come sindaco di Palermo lo promuovo, ma come costruttore di coalizioni non è stato coerente") e della "lite" con il fratello di Peppino Impastato per il nome della sua lista "Cento Passi" ("ci siamo chiariti 48 ore dopo per messaggi telefonici, è una cosa che non doveva essere assolutamente strumentalizzata").

Conclusione della gestione dei rifiuti in Sicilia: "A costo di non far felice chi ci guadagna, in questo modo, dobbiamo pensare ad una gestione dei rifiuti pubblica e non più privata. Le spese sono troppo alte e potremmo rinvestire quei soldi in altro modo. Ricordiamoci che la gestione dei rifiuti è uno dei più grandi affari di Cosa Nostra".

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it





Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.