14 Settembre 2017
La paura fa…settanta. Anzi 62. Tanti,
infatti, saranno i deputati che andranno a sedere a Sala d’Ercole con la
nuova distribuzione dei seggi che prevede la riduzione dei deputati da
novanta (tanti quanto sono stati fino alla legislatura attuale) a
settanta, otto dei quali arriveranno dal listino del presidente eletto e
dal migliore secondo classificato fra i candidati alla presidenza.
Una nuova legge elettorae che fa tremare
tanti deputati che rischiano di non essere riconfermati e che rende
complessa l’elezione anche per quelli politicamente ed elettoralmnte più
forti. Candidati presidente a parte quella per conquistare uno scranno a
sala d’Ercole sarà una battaglia dura e difficile, senza esclusione di
colpi e che vedrà certamente cadere vittime eccellenti e consumarsi
amare e sonore delusioni, che manderà ion fumo carrier politicche e
nuove aspirazioni.
La cura dimagrante applicata a Palazzo dei Normanni risale alla legislatura precedente
quando, in piena era Monti mentre soffiava forte il vento
dell’anti-casta, le sforbiciate a Consigli comunali e Regioni non
risparmiarono alcun ente. Solo le due Camere hanno mantenuto invariato il numero di parlamentari: 950.
In quota percentuale i tagli hanno riguardato i nove collegi: quello più significativo riguarda Palermo e Catabua che ne perdono quattro, ma è significativo anche il meno tre di Messina e meno due di Trapani. Gli altri collegi sono stati ridotti di un seggio.
In sintesi la nuova Ars vedrà sedici deputati eletti nel Palermitano (contro i 20 che attualmente siedono in Aula), 13 nel Catanese (contro gli attuali 17), otto nel Messinese (erano 11), sei nel collegio di Agrigento (contro i sette di oggi), cinque nel Siracusano ed in provincia di Trapani (erano rispettivamente sei e sette), quattro nell’area ragusana (contro i cinque dell’attuale legislatura), tre nel Nisseno e due ad Enna (rispettivamente quattro e tre attuali).
In questa analisi, sviluppata
dall’ufficio elettorale della Regione, sono quattro fra i 62, i seggi
che dovranno essere assegnati con i migliori resti e che vengono
individuati nei collegi di Agrigento, Palermo, Ragusa e Siracusa. In pratica si elegge un rappresentante all’Ars ogni 80692 residente censiti al 2011.
Sembrerebbe risolta anche
l’interpretazione del cosiddetto ‘effetto trascinamento’: in pratica chi
scriverà il nome di un candidato all’Ars o indicherà il solo partito
automaticamente estenderà il proprio voto al candidato presidente della
coalizione a meno che non esprima in modo inequivocabile, barrando il
nome di un altro candidato governatore.
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Fonte: palermo.blogsicilia.it
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