15 luglio 2017

REGIONALI COSTOSI E ALLO SBANDO. I DIPENDENTI REGIONALI SICILIANI GUADAGNANO MEDIAMENTO QUASI 39 MILA EURO L’ANNO, BEN 9 MILA EURO IN PIÙ DEI COLLEGHI MINISTERIALI


di Valeria Arena
Guadagnano in media € 38.817. Invece, regioni ordinarie € 29.017, speciali € 35.345, ministeriali € 29.788. Senza piano aziendale né carichi di lavoro il risultato è il caos gestionale

PALERMO - I regionali siciliani sono tra i più costosi d’Italia e hanno una retribuzione media complessiva nettamente superiore a quella dei colleghi delle altre regioni italiane e, addirittura, dei dipendenti ministeriali. è quanto evidenziato dall’ultimo rapporto della Ragioneria generale dello Stato, i cui dati restituiscono l’immagine di un’amministrazione locale ormai votata a sprechi e all’elefantiasi cronica.

Secondo l’analisi della Ragioneria, i dipendenti regionali siciliani guadagnano mediamento quasi 39 mila euro l’anno, ben 9 mila euro in più dei colleghi ministeriali. Confronto che rimane impietoso anche con il resto d’Italia: i dipendenti delle regioni a statuto speciale, quindi dotate di una struttura politico-amministrativa simile a quella della Sicilia, guadagnano mediamento oltre i 35 mila euro, mentre gli impiegati delle regioni a statuto ordinario hanno una retribuzione media di 29 mila euro l’anno, in linea con quella dei ministeriali. Quello che salta subito all’occhio è la creazione di due diversi gruppi: da una parte, infatti, chi lavora per i vari ministeri e regioni ordinarie, con retribuzioni medie complessive abbastanza simili, e dall’altra dipendenti di regioni a statuto speciale con guadagni annuali nettamente superiori a quelli del resto d’Italia, con la Sicilia a guidare la classifica.

A certificare il preoccupante aumento dei costi lgati alla gestione del personale è stata la sezione di controllo della Corte dei Conti che ha parlato di costi elevati anche in relazione alla spesa per i trattamenti pensionistici: ricordiamo, infatti, che la Sicilia è l’unica regione italiana a farsi carico della previdenza dei propri dipendenti.

Altra criticità registrata dai magistrati contabili è la mancanza di un piano aziendale che preveda carichi di lavoro precisi e trasferimenti d’ufficio resi impossibili dall’assenza di una banca dati aggiornata.

Retribuzione media complessiva MINISTERI: € 29.788
Retribuzione media complessiva REGIONI ORDINARIE: € 29.057
Retribuzione media complessiva REGIONI SPECIALI: € 35.345
Retribuzione media complessiva REGIONE SICILIA: € 38.817

I magistrati contabili: “Ritardi e gravi criticità”

L’organizzazione e la gestione del personale regionale continua ad essere la spada di Damocle dell’amministrazione siciliana. Anche lo scorso anno, infatti, la Regione ha continuato a macinare record negativi. Secondo il rendiconto generale per il 2016 esaminato dalla sezione di controllo della Corte dei Conti, al 31 dicembre 2016, i dipendenti regionali a tempo indeterminato, esclusi i dirigenti, erano 13.372, 767 unità in meno rispetto al 2015. I dirigenti, invece, sempre alla stessa data, si aggiravano intorno ai 1.411, 150 soggetti in meno rispetto all’anno precedente.

Il rapporto tra dirigenti e restante personale rimane comunque invariato se confrontato al 2015: un dirigente ogni nove dipendenti, una proporzione che, secondo quanto scritto dai giudici contabili, è “del tutto irragionevole e abnorme, frutto, in larga parte, di scelte politico/clientelari del passato, estranea a qualsivoglia principio di gestione sia in campo politico che privato”. In Lomardia, per esempio, il rapporto è di circa 1/13, mentre nel Lazio di cirica 1/15.

Già lo scorso anno la Corte aveva messo in evidenza l’inefficienza gestionale della Regione sul tema: “Gli interventi degli ultimi anni, essendo ispirati a logiche emergenziali di mero risparmio finanziario e di taglio lineare, non affrontano, sul piano strutturale e sistemico, le gravi criticità e i profondi ritardi accumulati nel tempo delle politiche del personale”. Si parlava addirittura di ritardo del necessario processo di revisione della struttura retributiva e di blocco di “una vera riforma dell’ordinamento del personale ispirato a criteri meritocratici e frustrando l’obiettivo di principio fissato dall’art. 40, comma 3 bis, del d.lgs. n. 150 del 2009 a che ‘una quota prevalente del trattamento accessorio comunque denominato’ sia destinata alla retribuzione di produttività”. Oggi come ieri, quindi, appare necessario un intervento di rimodulazione dell’intero settore.

Al personale a tempo indeterminato, infatti, va però aggiunto il personale cosiddetto esterno a tempo determinato, composto da 656 unità, 15 in più rispetto al 2015. Il totale regionale, quindi, compresi i dirigenti, sale, al 31 dicembre 2016, a 15.439, cifra inferiore a quella relativa all’anno precedente (16.341), mentre la spesa totale, attestatasi a 629 milioni, è diminuita nel corso di un anno di oltre 66 milioni.

Ma non è l’elefantiasi l’unico macigno che grava sull’isola. La Sicilia, infatti, è l’unica regione italiana che si è fatta carico del trattamento pensionistico dei propri dipendenti, onere che lo scorso anno è costato all’amministrazione regionale 610 milioni di euro, a fronte dei 584 milioni del 2015. Una spesa che continua inevitabilmente a salire, nonostante le promesse di un contenimento dei costi che sarà difficile attuare dal momento che continuiamo a pagare le scellerate scelte compiute in passato da una politica irresponsabile.

Intanto, nelle scorse settimane, l’attenzione mediatica era concentrata nell’avvio delle difficili trattative per il rinnovo dei contratti: dal Governo, in via preliminare, la proposta di un aumento di 85 € mensili.

15 luglio 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: www.qds.it



Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.