13 luglio 2017

LA SICILIA BRUCIA COME MAI PRIMA, FINISCE LETTERALMENTE ‘IN CENERE’ L’ESPERIENZA DEL GOVERNO CROCETTA


13 Luglio 2017
La Sicilia brucia da Messina a Palermo, da Catania a Trapani passando per Enna. Bruciano i suoi boschi, bruciano le sue bellezze, bruciano le case  di villeggiatura ma anche le case di riposo, le aziende agricole, le strutture ricettive turistico-alberghiere, i villaggi. Danni per centinaia di milioni di euro e che non potranno essere riparati  in qualche mese. A Chiaramonte Gulfi ci vorranno decine di anni perchè ricresca ciò che è andato distrutto, solo per fare un esempio.
Ieri sera, mercoledì 12 luglio, si è arrivati all’assurda cifra di 125 roghi attivi nell’isola a fronte dei quali niente Canadair o quasi, mezzi di spegnimento insufficienti, prevenzione quasi inesistente perchè le squadre antincendio che devono realizzare le vie tagliafuoco non sono state avviate al lavoro in tempo e così via.  Mai si è arrivati così tardi, mai si è tralasciato ogni precauzione, ogni attività necessaria per evitare tutto questo.
Ci sono responsabilità penali in questo disastro? Questo ci è ignoto ma sarà la magistratura ad accertarlo. La procura di Palermo ha aperto un fascicolo informativo proprio sui ritardi, sulla mancata prevenzione e sui disservizi. Ci dirà a tempo debito se sono state commesse omissioni d’atti d’ufficio talmente gravi da causare questo disastro.
Ma esistono responsabilità per le quali non c’è bisogno di aspettare i giusti tempi della magistratura e gli accertamenti obbligatori in questi casi. Sono le responsabilità politiche. Responsabilità che sono e restano del governo della Regione che non ha operato per evitare tutto questo.
Non basta chiedere l’inasprimento delle pene nei confronti dei piromani come fa il Presidente della Regione. Non ci sono dubbi i piromani vanno individuati e puniti severamente. Ma la colpa non può essere sempre di qualcun altro. La Sicilia si è fatta trovare impreparata agli incendi e si sa da decenni che quando arriva il caldo nell’isola arriva anche il fuoco.
Il danno fatto è terribile e segna la fine ingloriosa di un governo politicamente inglorioso che dietro di sé sta lasciando solo cenere. E purtroppo non solo metaforicamente come avremmo pensato di scrivere, ma letteralmente, mentre un novello Nerone dalla sua postazione dorata guarda Roma bruciare suonando la lira.
di Manlio Viola





Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.