31 luglio 2017

CROCETTA: "MI CANDIDO. ORA FACCIAMO LE PRIMARIE". IL BLOG: MA VE LO RICORDATE CHE DOVEVA DARE PIÙ LAVORO AI FORESTALI? E VI RICORDATE ANCHE CHE IL SUO PARTITO DOVEVA RAGGIUNGERE I LIVELLI PREVISTI DALL’ACCORDO SINDACALE DEL 2009?


L'annuncio

"La Sicilia e i siciliani non hanno il prosciutto sopra gli occhi e sapranno scegliere".

MESSINA - "Il presidente uscente in base allo statuto del Pd ha il diritto di candidarsi. Io ho detto che sono candidato quindi facciamo le primarie". A dirlo il presidente della Regione Rosario Crocetta oggi a Messina durante l'inaugurazione di parte dello svincolo di Giostra però solo in uscita per chi proviene da Catania. "Chi teme le primarie? - prosegue Crocetta - Questo è il problema, qualcuno che forse prima voleva le primarie ha capito che le avrebbe perse e si è pentito. Oppure si vuole tentare sempre di trovare la soluzione sulle spalle dei siciliani che non devono decidere mai nulla, e poi ci deve essere la solita soluzione preconfezionata voluta da Roma. La Sicilia e i siciliani non hanno il prosciutto sopra gli occhi e sapranno scegliere. Quindi per me l'unica possibilità per costituire un fronte unitario è il rispetto della dignità, della libertà, dell'autodeterminazione del popolo siciliano. Non è che voglio essere per forza io il candidato facciamo le primarie e chi ha più voti sarà il candidato dei siciliani''.(ANSA).

Fonte: livesicilia.it




Leggi le due promesse di Crocetta e del PD

Crocetta: "I forestali io li voglio aiutare, voglio che abbiano più lavoro"

PD: "Il nostro obiettivo è raggiungere i livelli previsti dall’accordo sindacale del 2009"





‘LE ELEZIONI IN SICILIA SEGNERANNO UN CAMBIAMENTO EPOCALE’, PARLA LUIGI CRESPI CHE VEDE COSÌ IL ‘LABORATORIO SICILIA’


31 Luglio 2017
L’Italia naviga a gonfie vele verso una nuova rivoluzione della politica e del modo di farla e pensarla. Dopo decenni durante i quali la politica è sempre stata uguale a se stessa, nell’arco di meno di trent’anni andiamo verso la seconda o terza rivoluzione.
Chi di politica si occupa a tempo pieno ricorda bene la prima di queste rivoluzioni sul fronte della comunicazione. Fu ‘il contratto con gli italiani’ di Silvio Berlusconi. un approccio concreto e diverso fatto da un uomo che veniva dall’imprenditoria di successo, che si era battuto per le televisioni ‘private’ e che aveva costruito un impero e che, grazie a questo modo diretto di comunicare concretezza, vinse la sua sfida e si pose alla guida del Paese senza essere passato dalle ‘Forche Caudine’ di un partito ma facendone uno suo.
Quel contratto con gli italiani fu una idea di Luigi Crespi. Ideatore e curatore di quella geniale stagione di comunicazione politica, Crespi è stato, poi, spin doctor e sondaggista. Oggi si occupa di formazione con la sua ‘Fabbrica dei leader’ che sarà in tour in Sicilia a settembre.
Chi meglio di lui per gettare un occhi sui cambiamenti in corso, sulle trasformazioni che spaventano tanti ma vengono accolte con favore da altre, e soprattutto un occhi sulla disaffezione alla politica e alle urne, a cento giorni o poco meno dalle elezioni regionali che in Sicilia sono certamente un momento di svolta dopo cinque anni di governo ‘alla giornata’.

Crespi, Lei ha lavorato spesso con i Siciliani e mai con un Presidente della Regione. Pensa anche Lei che la Sicilia sia il laboratorio politico italiano? Qui si sperimentano gli scenari futuri nazionali?

“Finché i candidati si comportano in modo differente dai vincitori, sarà difficile vedermi lavorare per un qualsiasi Presidente. La Sicilia è più di un laboratorio nazionale è essa stessa una una nazione. Spesso la Sicilia ha segnato il futuro del nostro paese, ha rappresentato il punto di rottura segnato i cambi epocali. Lo ha fatto nella storia e lo farà anche in questa occasione. La prossima tornata elettorale segnerà la fine di un’epoca e condizionerà in modo inimmaginabile le prossime politiche. È per questo che inizio il mio tour proprio in Sicilia”.

I sondaggi danno avanti il centrodestra unito che però non si unisce. Non pensa Che tutta questa attesa dei Partiti tradizionali tiri la volata ai 5 stelle?

“Virginia Raggi sta trascinando nel baratro i Cinquestelle, ad ogni dichiarazione, ad ogni presa di posizione un pezzo di credibilità del Movimento viene meno. In qualche modo, alla Lunga, questo avrà una ricaduta anche in Sicilia.
Anche in Sicilia I grillini sono tenuti in gioco dall’inettitudine di avversari ridicoli, soprattutto dal Pd di Matteo Renzi che li ha eretti a principale nemico caricandoli così della simpatia speculare che non riesce da sola a compensare la delusione di un “cambiamento solo promesso”. Il punto è che alla prova dei fatti i Cinquestelle si mostrano incapaci di risolvere problemi di cui nessuno li crede responsabili. È poco ma per ora basta. Il resto lo fa Matteo Renzi ed intenzioni. Lui è ormai riconosciuto universalmente come un comunicatore compulsivo che più parla più fa danni”.

Ma a destra non sembra andare meglio nonostante i sondaggi?

“Sul fronte del Centrodestra che avrebbe numeri per affermarsi al prossimo turno elettorale, pesa non tanto la questione della leadership ma complessivamente la credibilità della classe dirigente e una distanza di valori e di programmi. La scelta degli elettori In queste condizioni è legata ad un’idea o ad un partito e non certo alla capacità di coinvolgimento dei leader, si tratta di una residuale appartenenza che sempre di più si caratterizza non per fiducia ma verso “il meno peggio”. La conclusione di questo percorso sarà sempre di più il rifiuto delle urne”.

Insomma, leader vecchi e poco credibili e nessuno ascolta ed interpreta i desideri ed i bisogni dell’elettorato. È la dittatura delle minoranze?

“È un fenomeno internazionale quello che viviamo anche in Italia. L’ossessione propagandistica, l’occupazione ossessiva e compulsiva dei media, l’incapacità di comprendere e misurare gli effetti profondi e a largo raggio di ciò che si comunica non riguarda solo l’Italia. Donald Trump ad esempio sembra gestire la sua comunicazione sotto l’effetto di sostanze psicotrope, sembra di assistere ad uno di quei talent show ad eliminazione diretta, un delirio quotidiano egocetrato e autodistruttivo. Un vero pasticcione. Più raffinato sembra Macron anche se nella sostanza non sembra essere messo meglio. Fortunato e furbo, è entrato nel panico alla prima flessione nei sondaggi seguendo le orme di chi lo aveva eletto a modello: Matteo Renzi”.

Sembra però che si faccia sempre più comunicazione politica e meno politica in senso stretto. Come se ne esce? I leader si fabbricano in laboratorio?

“Siamo bombardati da migliaia di messaggi, siamo media di noi stessi, protagonisti di uno spettacolo senza regia, la generazione follower che vive di like, l’opinione pubblica, gli elettori diventano attivi e protagonisti nel momento in cui abbandonanano la partecipazione democratica. Contraddizioni e complessità che non raggiungono la profondità necessaria per essere compresi e mentre il neuromarketing diventa un fantasma che anima le nostre menti, siamo convinti di esercitare il libero arbitrio, mentre muri invisibili alimentati da paure e rabbia vengono innalzati nelle nostre menti. La conoscenza è l’unica via che può renderci liberi, la conoscenza è l’antidoto alla rassegnazione capace di costruire consapevolmente un’alternativa”.

Quindi si risolve tutto con la comunicazione?

“La comunicazione non è pubblicità o propaganda e nemmeno informazione. La comunicazione è l’essenza specifica della nostra umanità, ci qualifica e ci distingue. La comunicazione è la connessione con i nostri sogni, con le nostre speranze, è una via potente. Non lasciamola ai rettili!”.

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INCENDI. FUOCO A PANTELLERIA, BAGNANTI IN FUGA PER IL TROPPO FUMO

L'incendio a Pantelleria

di Salvatore Gabriele— 31 Luglio 2017
PANTELLERIA. Giornata di fuoco in località Kattibuale a Pantelleria. Bagnanti in fuga a causa del forte odore di fumo e di plastica bruciata. È accaduto poco dopo le due del pomeriggio quando le fiamme si sono sprigionate improvvisamente in un terreno adiacente la strada perimetrale dove erano posteggiate in un terreno privato due autovetture e altrettante barche di legno.
Il terreno sorge anche a ridosso di una delle località maggiormente frequentate dai bagnanti. Qualcuno aveva dato fuoco alle sterpaglie ma le fiamme, anche se non c’era molto vento, si sono subito avvicinate alle due autovetture e alle due barche bruciandole completamente. Sono bruciate anche batterie varie e tanto altro ancora. Rischiosa la presenza di bombole del gas uscite dal rogo completamente annerite, ma per fortuna non scoppiate.

© Riproduzione riservata

Fonte: trapani.gds.it




TUSA, LA FORESTALE E I LAVORATORI DELL'ANTINCENDIO SALVANO CENTINAIA DI ETTARI DI BOSCO DA UN INCENDIO


Paesi dei Nebrodi
Il Corpo Forestale intensifica i controlli


di Giuseppe Salerno-30 luglio 2017
L’attività di controllo esercitata dagli uomini del Corpo Forestale, nell’area ricadente nel territorio della Valle dell’Halaesa, nella giornata di ieri,  ha salvato centinaia di ettari di bosco presi di mira da criminali incendiari. Il tempestivo intervento di un ispettore del distaccamento forestale di Tusa, assieme alla squadra antincendio composta dai lavoratori forestali stagionali, ha scongiurato una catastrofe ambientale nell’area boscata sughereto nelle contrade Folia Cerritello, nel territorio di Tusa, dove ignoti avevano, da poco, appiccato il fuoco. Il tentativo piromane si è ripetuto, nel medesimo posto, nel pomeriggio di oggi. Ancora una volta la tempestività degli uomini del distaccamento Forestale di Tusa, giunta sul posto con la squadra antincendio, è riuscita a contenere e spegnere le fiamme. Storie di reiterata ed ordinaria aggressione al patrimonio ambientale. Tante le ipotesi al vaglio degli agenti del Corpo Forestale: vandalismo, interessi criminali, malattia mentale. Il Comando provinciale, ha inviato rinforzi al distaccamento della città alesina che, in abiti borghesi, presidieranno l’area dove insiste l’azione criminale, con l’obbiettivo di beccare, in flagranza di reato, il piromane seriale.

Per ben due volte l’incendio, ch’è stato domato sul nascere, ha inquietato e fatto rivivere, in quanti l’hanno vissuto, lo spaventoso ricordo della distruzione, avvenuta qualche anno fa, di quello che, più di ogni altro, era considerato il polmone verde dei Nebrodi occidentali: il bosco Tardara di Tusa, incenerito dalle fiamme di un incendio durato quattro giorni. Ad appiccare il fuoco, in quella circostanza, la mano criminale dell’uomo. I presunti autori furono individuati e, sugli stessi, avviato un processo penale sul quale i magistrati del Tribunale di Termini Imarese, molto presto, dovranno pronunciarsi.

La spinta irrefrenabile di molti ad appiccare incendi non è che la dimostrazione lampante del fatto che siamo di fronte a un pericoloso fenomeno di massa, ad un attacco violento contro il patrimonio naturale perpetrato da criminali che appiccano incendi in modo intenzionale e senza alcun motivo.  La siccità che sta caratterizzando la stagione estiva, con temperature al di sopra della media e una ventilazione che favorisce il propagarsi degli incendi, da un lato, e la gravissima recrudescenza di episodi dolosi, che rappresentano la stragrande maggioranza delle cause degli incendi, dall’altro, hanno portato alla distruzione di ben 25.071 ettari di ecosistema e biodiversità forestale in tutta la Sicilia. L’aggiornamento è al 26 luglio, con dati elaborati e resi noti da Legambiente e raccolti dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Copernico per monitorare e mappare uno dei fenomeni più devastanti in Italia e nel resto d’Europa, gli incendi boschivi.

Fonte: www.nebrodinews.it




SAN GREGORIO, IN FIAMME RISERVA "MICIO CONTI"

http://www.lasicilia.it/gallery/home/98457/san-gregorio-in-fiamme-riserva-micio-conti.html

San Gregorio (Catania) - Un incendio, sviluppato intorno alle 14 in via Bellini, a San Gregorio (Catania), all’altezza dell’ingresso del campo sportivo, ha danneggiato gravemente la zona est della Riserva naturale integrale "Complesso Immacolatelle e Micio Conti". Colpita anche buona parte della zona esterna all’area protetta gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania. Ne dà notizia Alfio Russo, del centro che fa capo all’ateneo.

«Nonostante il potenziamento del servizio di vigilanza da parte del personale del Cutgana - aggiunge la nota - la riserva è stata colpita nuovamente: il 12 luglio scorso, infatti, era stata già oggetto di un altro incendio che aveva interessato la zona ovest. L’area protetta, istituita nel 1998, tutela un complesso di nove grotte laviche che si estende per 25 ettari».
Sul posto sono intervenuti forestale e vigili del fuoco. Intorno alle 17 è intervenuto anche un elicottero militare del servizio regionale antincendio.






«Danneggiati - spiega la nota - lembi di vegetazione forestale a Quercia virgiliana che unitamente alla Quercia amplifolia e al Bagolaro formano dei boschi termofili, una vera rarità per l’intero comprensorio etneo. La riserva è caratterizzata dalla presenza dell’Euforbia arborescente, dall’Alaterno, dall’Olivastro, dal Terebinto e da altre piante mediterranee; nel 2008 è stata inclusa tra i Siti di interesse comunitario (Sic) e dal 2015 è «Zona speciale di conservazione" (Zsc) della regione biogeografica mediterranea. Stando al rapporto del 2016 del progetto «MonITRing» dell’Ispra, rappresenta un sito di particolare importanza per il flusso migratorio autunnale di Capinera e delle specie migratorie transahariani esclusivamente di passaggio in Sicilia come il Codirosso comune e il Canapino maggiore. Nella riserva nidificano i rapaci come la Poiana, il Gheppio e il Barbagianni. 

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Gravi danni alla zona est. E' il secondo incendio in un mese





CASTELLANA SICULA, PASSO L’ABATE A RISCHIO INCENDI. “NON OCCORRONO NÉ INGENTI RISORSE NÉ SOFISTICATE TECNOLOGIE” PER PREVENIRE


Dopo 18 giorni dal "miracolo" ancora nessun intervento di messa in sicurezza

Emergenza incendi anche a Castellana Sicula: il parco di Passo l’Abate continua ad essere a rischio.  Non sembra che  l’amministrazione comunale abbia messo in atto alcuna azione di prevenzione per tutelare forse l’unico patrimonio naturalistico, di rilevanza turistica, che il comune possiede. Tuttavia il sindaco Franco Calderaro,  sarebbe “tenuto a far rispettare l’ordinanza (la n° 50/2016, ndr) con rigore e scrupolo” per tutelare la salute dei cittadini e “l’integrità dei Beni Paesaggistici e Ambientali”. Almeno così scrive in una lettera ai “concittadini” al fine di sensibilizzarli alla prevenzione degli incendi.

Calderaro si appella al “buon senso ed alle buone pratiche”. “Prevenire costa molto meno che ricostruire”, scrive nell’accorato appello.
“Mettiamo in atto una capillare azione di prevenzione – afferma Calderaro – non occorrono né ingenti risorse né sofisticate tecnologie, basta solo maggiore attenzione nel rispetto delle disposizioni e delle norme”.
Secondo quanto riportato nella lettera, l’emergenza ambientale “il più delle volte è causata dall’incuria dell’uomo”.
A volte questa “incuria” è preservata dai miracoli. Lo scorso 12 luglio, nella tarda serata, a seguito di un corto circuito che si è verificato nel corpo illuminante di un palo dell’illuminazione pubblica, in contrada Passo L’Abate, si è sviluppato un incendio che ha lambito l’intero parco urbano. L’assenza di vento ha fatto si che l’incendio restasse circoscritto in pochi metri attorno al palo, cui il corpo illuminante aveva “lacrimato” qualche goccia di fuoco. I Vigili del Fuoco di Petralia Soprana, intervenuti immediatamente, hanno domato in pochissimi minuti le imponenti fiamme “a candela”, alimentate dalla folta “macchia mediterranea”.
Ad oggi, dopo più di 15 giorni, l’amministrazione comunale non ha provveduto a mettere in sicurezza l’intera area.
Ha ragione Calderaro quando scrive che “non occorrono né ingenti risorse né sofisticate tecnologie”, a casa degli altri. Perché per i beni comunali, Passo l’Abate è tra i pochi di cui vantarsi, non si fa appello al “buon senso ed alle buone pratiche”? In questi 18 giorni il sindaco, insieme ai suoi collaboratori, consulenti e magari con l’aiuto dei consiglieri comunali, avrebbero potuto occuparsi anche di questo per salvaguardare questo preziosissimo “bene ambientale”.



di Vincenzo Lapunzina 





ESTATE. DA DOMANI CALDO AFRICANO IN TUTTA ITALIA: "LUNGA E PROLUNGATA ONDATA, EVENTO ECCEZIONALE"


30 Luglio 2017
ROMA. Ultime ore di caldo ancora accettabile, la settimana che comincia domani sarà davvero rovente con una intensa e prolungata ondata di calore africana che ingloberà tutta l’Italia.  Categoriche le previsioni del meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che avverte «questo evento potrebbe risultare per alcune regioni davvero eccezionale, il più intenso non solo dell’Estate 2017 ma anche degli ultimi anni."
«Le temperature subiranno un costante aumento, con picco dell’onda di calore entro mercoledì prossimo, quando sono attese punte di 38-40°C sulle aree interne lontane dal mare spiega l'esperto do 3bmeteo.com - in particolare in una prima fase le zone più roventi saranno quelle lungo il Po e in generale Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio dove i 40°C saranno un traguardo raggiungibile, anche 42-43°C sulla Sardegna. Per quanto riguarda il Sud l’acuto del caldo è atteso soprattutto nella seconda parte della settimana».
Farà molto caldo anche in montagna con punte di oltre 31-32°C a 1000m su Alpi e Appennino ( qualcosa in meno sulle Alpi occidentali) e zero termico diurno generalmente superiore a 4300-4500m. Solo sulle coste la canicola verrà parzialmente mitigata dalle brezze, ma sarà comunque caldo e anche afoso per gli elevati tassi di umidità dovuti alla vicinanza con il mare».
«Il caldo - continua il meteorologo - si farà sentire anche di sera, quando nelle grandi città le temperature potrebbero mantenersi oltre i 30°C fino alle 21-22, mentre le minime notturne potrebbero non scendere sotto i 25-26°C, in particolare nelle aree urbane"
Una ondata di caldo non solo intensa ma anche duratura, tanto che potremmo portarcela dietro almeno fino al 6-7 Agosto, ma anche oltre al Centrosud. Al Nord la canicola potrebbe iniziare a smorzarsi dopo l’8-9 Agosto».


© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it



NELLE MADONIE. AL POLO ASTRONOMICO DI ISNELLO UNA TRE GIORNI IN COMPAGNIA DELLE STELLE PIÙ BELLE


30 Luglio 2017
ISNELLO. Il polo astronomico di Isnello, nel cuore delle Madonie, uno dei più grandi d’Europa, ha organizzato tra il 25 e il 27 agosto un ciclo di incontri, conferenze, concerti. Tre giorni con le stelle che avranno come momento centrale la premiazione di due tra i maggiori studiosi italiani di astronomia: Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana, e Nicolò D’Amico, presidente dell’istituto di Astrofisica. A entrambi è stata anche conferita la cittadinanza onoraria di Isnello.
La Fondazione Gal Hassin, che gestisce il polo siciliano ed è presieduta da Giuseppe Mogavero, assegna ogni anno un premio (un ricamo filet in filo d’oro che rappresenta una galassia a spirale) agli studiosi che si sono distinti nell’ambito della ricerca e della divulgazione delle scienze astronomiche. In passato tra i premiati anche l’astrofisica Margherita Hack.
Il 26 agosto, giorno della premiazione, D’Amico parlerà delle infrastrutture astronomiche di nuova generazione e Battiston di matematica quantistica «per chi non ne sa assolutamente nulla». In programma anche conferenze sulle meteoriti (Mario Di Martino, dell’Osservatorio astronomico di Torino) e sul «viaggio della luce dal Big Bang al nostro cervello» (Piero Bianucci).  A conclusione della «tre giorni» un concerto dei Sicily Stars (Giuseppe Milici, Francesco Buzzurro, Pietro Adragna e Nicola Giammarinaro) dedicato all’astrofisico Giovanni Bignami, scomparso di recente

© Riproduzione riservata

Fonte: palermo.gds.it




30 luglio 2017

FAVARA, BRUCIA LA PINETA DI VIA ITALIA. L'INCENDIO E' STATO SPENTO DAI LAVORATORI FORESTALI DELL'ANTINCENDIO


30 Luglio 2017
Poche ore fa il Corpo forestale antincendio ha spento il fuoco che ha, praticamente, devastato la piccola pineta a monte della Via Italia, a Favara.
Quasi sicuramente si tratta dell’ennesimo incendio appiccato da qualche stupido piromane annoiato in questa ultima domenica di caldo del mese di Luglio.
Spento l’incendio, adesso si dovrà intervenire per eliminare il pericolo degli alberi parzialmente bruciati, ma rimasti in piedi che minacciano di abbattersi nel vicino palazzo. Su un albero in particolare si dovrà fare in fretta per eliminarne la pericolosità per le persone e per le cose.








SIRACUSA, APPICCATO ROGO VICINO ALLA PISTA CICLABILE. POLIZIA ARRESTANO UN 62ENNE E SPENGONO L'INCENDIO


30 Luglio 2017
Cronaca – Egidio Sesti si trovava vicino alla via Sicilia, quando ieri sera, poco prima di mezzanotte, aveva acceso le fiamme vicino al percorso riservato alle biciclette. Portato in questura, l'uomo è stato poi trasferito ai domiciliari

Un uomo di 62 anni è stato arrestato ieri sera con l'accusa di avere appiccato volontariamente un incendio a Siracusa.

 A fermare Egidio Sesti sono stati gli agenti delle Volanti che stavano controllando il territorio, dopo i numerosi roghi dolosi che si sono verificati in provincia negli ultimi giorni.
Erano le 23,40 quando Sesti ha acceso le fiamme vicino alla pista ciclabile, nel tratto a ridosso di via Sicilia. Fermato dai poliziotti, Sesti è stato portato in questura mentre il fuoco è stato spento. Per Sesti sono stati disposti gli arresti domiciliari, in attesa di essere processato. 


  
Fonte: meridionews.it





SICILIA. SCIOPERO DELA FAME. FIGUCCIA (FI): DIGIUNO PER DARE VOCE A CHI NON HA ASCOLTO. IDEE E SQUADRA DI GOVERNO DEBBONO PARTIRE DALLA GENTE

Ricevo e pubblico
dall'On. Vincenzo Figuccia



COMUNICATO STAMPA del 30 luglio 2017

PALERMO – “Domani lunedì 31 luglio dalle ore 10 inizierà il mio sciopero della fame in Via Trinacria 36 davanti all'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. Una forma di lotta pacifica scaturita dalla totale indifferenza dell'attuale amministrazione regionale che ha condannato migliaia di siciliani a perdere anche solo la speranza di potere vivere dignitosamente nella propria terra. La mancata emanazione dei bandi in settori strategici come quello dell'agricoltura, delle attività produttive e delle politiche attive del lavoro, unite all'assenza di un piano di sviluppo industriale e di un piano regionale per il turismo, hanno causato un immobilismo intollerabile  per una Regione le cui potenzialità sono state in questi anni mortificate. Le scelte politiche adottate hanno alimentato maldestramente la piaga sociale del precariato, negando certezze per i lavoratori di ogni settore, costringendo i più giovani a fuggire dalla Sicilia. Precari degli Enti locali condannati ad un'esistenza di instabilità, lavoratori delle camere di commercio ed ex province ridotti a precari, operai stagionali dei consorzi di bonifica costretti ad elemosinare per qualche giornata in più, bacini abbandonati in una condizione di sussidiarietà senza tutele e diritti come gli Ex Pip e Asu che, mi hanno indotto a procedere con dei ricorsi alla Corte d'Appello e alla Corte di Giustizia europea, 8000 operatori della Formazione professionale gettati nella disperazione senza più un lavoro e con l'avviso 8 bloccato in mille pastoie, Forestali lasciati a casa ed altri costretti a spegnere gli incendi a mani nude, in quanto privi di mezzi e abbigliamento adeguato, in un contesto desolante che vede il nostro patrimonio boschivo andare in fumo. Le riforme annunciate da Crocetta si sono rivelate un'illusione, dal mancato riordino del settore dei rifiuti che avrebbe consentito il riassorbimento di migliaia di operatori ecologici licenziati senza una giusta causa, al pasticcio delle province che ha creato solo disservizi per i cittadini e disagi per i lavoratori coinvolti. Ricordando che l'ONU ha dichiarato il 2017 anno internazionale del turismo sostenibile e dello sviluppo, sarebbe un suicidio per la Sicilia non cogliere questa opportunità, in modo da creare possibilità di crescita concrete, attraverso il rilancio di un'economia da troppi anni in forte difficoltà.Troppe le vittime sociali fatte da Crocetta!!! È un dovere morale stare accanto ai lavoratori calpestati nella loro dignità di padri e madri di famiglia. In questo momento storico ho deciso di continuare a portare sulle spalle i sacrifici dei siciliani in lotta, perché il mio mandato mi impone di stare dalla parte delle giuste e legittime rivendicazioni per consegnare ai miei ed ai vostri figli una Sicilia bellissima. Dobbiamo riacquisire la fiducia perduta in questi anni, guardando avanti, non soccombendo all'indifferenza e dimostrando di essere un popolo unito, capace di lottare per avere restituita la propria dignità. Oltre a rappresentare a Crocetta tutti i suoi fallimenti, stiamo raccogliendo idee e proposte che utilizzeremo come nuova squadra di governo alla guida della Regione siciliana che non può essere scelta nelle stanze chiuse, ma verrà decisa dal popolo, ascoltando la gente". Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Forza Italia all'Assemblea regionale siciliana.



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Lunedì 31 luglio l'On. Figuccia inizierà lo sciopero della fame per tutti quei lavoratori calpestati nella loro dignità





SICILIA, TORNA IL CALDO ‘SAHARIANO’ A 40 GRADI: CHE SI STA FACENDO PER PREVENIRE GLI INCENDI?


30 Luglio 2017
Quella che il professore di Ecologia all’università di Palermo, Silvano Riggio, definisce “la bolla sahariana” sta per tornare a colpire – per la quinta volta da quando è iniziata la stagione calda – la Sicilia. Che si sta facendo per prevenire il fuoco? Le proposte del Si.F.U.S. (il sindacato dei Forestali) al Governo della Regione 


Quella che il professore Silvano Riggio definisce “la bolla sahariana” sta per colpire, per la quinta volta dall’inizio della stagione calda, la Sicilia (qui l’articolo con l’intervista al docente universitario di Ecologia). La temperatura è di nuovo in rialzo. Le previsioni ci dicono che, tra qualche giorno, nella nostra Isola, si ‘viaggerà’ intorno ai 35-40 gradi centigradi.

La domanda è: cosa si sta facendo per prevenire gli incendi?

Canadair ed elicotteri sono importanti (oltre che costosi). Ma quello che conta è la prevenzione. E il fuoco, piaccia o no all’attuale Governo regionale, si previene con l’intervento dell’uomo: ovvero con il personale presente nelle aree verdi ventiquattro’re al giorno su ventiquattro.

I tanto vituperati operai della Forestale  – che insieme con i Vigili del Fuoco, alla fine, sono quelli che, nelle giornate di grande caldo, si ritrovano per tutto il giorno a domare gli incendi – sono stati avviati al lavoro? Sono già nelle aree boscate della Sicilia? Sono tornati a operare utilizzando i mezzi antincendio e le torrette di avvistamento degli incendi?

Le nostre domande sono più che legittime. Perché siamo un po’ stanchi delle offese, gratuite, contro chi si ritrova a 40 gradi, in mezzo al fuoco, spesso a rischiare la vita, mentre i professionisti della tastiera, da casa, con l’aria condizionata sparata a tremila, sputano sentenze che, alla fine, servono solo a difendere un Governo regionale che, in materia di tutela del verde dagli incendi, è indifendibile.

Già ieri – e non c’era il caldo sahariano che, già da domani, dovrebbe tornare a martoriare la Sicilia – sono stati registrati incendi in provincia di Palermo: le fiamme hanno colpito Caccamo, Altavilla Milicia, Corleone e Valledolmo. Proprio a Valledolmo, paese agricolo dove il grano duro è la coltura prevalente, le fiamme hanno lambito una parte del centro abitato. Il fuoco è ricomparso anche a Carini e a Partinico.

Che succederà nei prossimi giorni in Sicilia?

Qualche giorno fa Maurizio Grosso, segretario generale del Si.F.U.S. (Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione), che ha già presentato denunce in tutta la Sicilia, è tornato a ribadire alcuni concetti.

Il primo concetto è che gli incendi, nella nostra Isola, non sono un problema di ordine pubblico, come cerca di far credere il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ma la conseguenza della mancata prevenzione.

Senza le opere di prevenzione – eliminazione di erbe secche e sterpaglie dal sottobosco, viali parafuoco e, lo ribadiamo, senza la presenza H24 del personale nelle aree verdi – gli incendi non daranno tregua.

Nella pagina facebook del Si.F.U.S. (come potete leggere qui) Grosso ribadisce che i due assessori regionali che si dovrebbero occupare del problema incendi – con riferimento all’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, e all’assessore al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce – “sono incompetenti e, pertanto, non all’altezza del compito, tant’è che, con petizione popolare, ne stiamo chiedendo la rimozione”.

I sindacalisti hanno chiesto un incontro a Crocetta per potere organizzare un servizio antincendio per il mese di agosto.

Tre le richieste che il sindacato dei Forestali avanza al Governo della Regione.

Prima proposta: tenere nei cantieri, per il mese di agosto, i 151-isti e i 101-isti (cioè gli operai che sono chiamati a svolgere 151 e 101 giornate lavorative).

Seconda proposta: assumere immediatamente tutti i 78-isti per presidiare e ripulire i viali parafuoco.

Terza proposta: rimpinguare le squadre di Pronto intervento contro gli incendi (che, ad oggi, presentano un deficit di 400 unità) con i 78-isti e completare la manutenzione di tutti i mezzi antincendio disponibili.

Sempre sulla pagina facebook del Si.F.U.S. leggiamo che il Corpo Forestale avrebbe fatto sapere che non ci sarebbe la disponibilità di cassa per assumere i 78-isti.

A questo punto una domanda per l’assessore-commissario delle finanze regionali, Alessandro Baccei:

assessore-commissario: che fine hanno fatto i soldi per la tutela dei boschi e, in particolare, per il Servizio antincendio? Rispondendo ai giudici della Corte dei Conti, preoccupati per la tenuta dei conti della Regione, lei ha risposto che i conti sono a posto.

Bene, se i conti sono a posto come mai non si trovano i soldi per le attività di prevenzione degli incendi? 

Lo sa che quest’anno bisognerà pagare una barca di soldi a privati per il servizio svolto dai Canadair?

Ci sono i soldi per gli aerei anfibi e non ci sono i soldi per gli operai della Forestale?

Sempre dal sito del Si.F.U.S. apprendiamo che nel distretto di Caltanissetta sono stati avviati al lavoro 274 operai della Forestale 78-isti. Meglio tardi che mai.

Fonte: www.inuovivespri.it




INCENDIO IN CONTRADA ZAGARIA A PERGUSA: IL COMMENTO DELL’AMBIENTALISTA GIUSEPPE AMATO: DEVO RINGRAZIARE DI CUORE TUTTI COLORO I QUALI SI SONO ADOPERATI PER EVITARE IL PEGGIO ED IN PARTICOLARE ANCHE IL CORPO FORESTALE REGIONALE E GLI OPERAI ANTINCENDIO


29 Luglio 2017
Questo il commento di Giuseppe Amato, storico dirigente provinciale di Legambiente, sull’incendio che eri ha interessato la contrada Zagaria all’interno della Riserva naturale speciale di Pergusa ma in generale su tutti gli altri incendi che stanno interessando il territorio ennese e che con molta probabilità sono di natura dolosa e che stanno provocando notevoli danni al sistema ambientale locale. “Ieri è stato il turno di Pergusa. L’incendiario (o gli incendiari), non contento di aver fatto rischiare la vita alla gente delle contrade Pettirosso e Mogavero, di aver lasciato diverse aziende senza telefono e senza internet, di aver fatto perdere ad un concessionario di auto diversi mezzi nuovi pronti ad essere venduti, si è dedicato alla Riserva Naturale. Ha appiccato il fuoco lungo la stradella circumlacuale, nell’area del Compendio di Villa Zagaria ed ha atteso il divampare delle fiamme.
In fumo diversi ettari di macchia mediterranea, l’area segnata come di maggior fragilità per il SIC Pergusa, alcuni cipressi centenari del Viale dei poeti, diversi pini, bagolari, olivi. Ha gettato nel panico le famiglie dell’area, ha messo a rischio la vita di forestali, vigili del fuoco, volontari, personale della provincia e polizia provinciale. Per fortuna la grinta, la dedizione, la voglia di contrastare il gesto vigliacco ha consentito che il fuoco giungesse solamente a lambire la preziosa villa seicentesca ma il paesaggio è sfregiato.
Devo ringraziare di cuore tutti coloro i quali si sono adoperati per evitare il peggio ed in particolare il Corpo Forestale Regionale, gli operai antincendio, gli agenti della Polizia Provinciale, gli operatori della Protezione Civile provinciale Francesca Argento e Piero Di Leonardo, Totò Flammà che per primo e da solo ha affrontato il fuoco chiamando rinforzi, Lorenzo Colaleo ed i suoi ragazzi della ProCiv Anpas, Marco Crisafulli e Valeria Maria Amato che hanno prontamente allertato tutti e, last but not least, Antonio Aveni che ha seguito passo passo l’intervento e con il quale ho condiviso la rabbia e la preoccupazione per le sorti di un pezzo così importante del nostro territorio. Da un lato l’esecrazione per il gesto vile, dall’altro la dimostrazione che una risposta unanime non può che fare la differenza, una gran bella differenza”


Fonte: ennapress.it





LUNEDI' 31 LUGLIO L'ON. FIGUCCIA INIZIERA' LO SCIOPERO DELLA FAME PER TUTTI QUEI LAVORATORI CALPESTATI NELLA LORO DIGNITA'

Ricevo e pubblico
dall'On. Figuccia



Foto archivio Live Sicilia

Insieme ad Adriana e vicino a tutti i Siciliani liberi, dico basta!!!
Lunedì 31 luglio ore 10 inizierà il mio sciopero della fame. Troppe vittime sociali ha fatto il governo Crocetta. È un dovere morale stare accanto ai lavoratori calpestati nella loro dignità di padri e madri di famiglia. Continui licenziamenti, giovani costretti ad emigrare, imprese che chiudono, intere categorie senza tutele.
Ho deciso di portare sulle spalle i sacrifici dei siciliani in lotta, perché il mio mandato mi impone di stare dalla parte delle giuste e legittime rivendicazioni.   
Vi aspetto in Via Trinacria 36 davanti all'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Vincenzo Figuccia






FORAGGIO SOLIDALE AI DANNEGGIATI DAGLI INCENDI A SAN MAURO


28 Luglio 2017
Con un caldo rovente è partito dal territorio di Enna un enorme autotreno stracolmo di rotoballe di paglia e fieno con destinazione San Mauro Castelverde (PA). Questo carico di foraggio lo fanno pervenire i soci dell’Unione Allevatori di Enna, su richiesta dell’Amministrazione Comunale di San Mauro Castelverde, ai loro sfortunati colleghi maurini colpiti e danneggiati dagli incendi.
L’iniziativa solidale, per i danni subiti dai devastanti incendi, dice il Sindaco dott. Giuseppe Minutilla: “ è stata recepita dall’Unione Allevatori di Sicilia, con a capo il suo presidente Carmelo Galati Rando, attraverso questa gara di solidarietà regionale di tutti i loro associati, sta dando una risposta concreta a questi sfortunati allevatori che si sono visti privare del proprio patrimonio aziendale”.
Nonostante la solidarietà e la condivisione, il territorio di San Mauro Castelverde continua ad essere preso di mira da piromani e delinquenti che stanno distruggendo un immenso patrimonio vegetale ed animale che rappresenta una delle ricchezze più prestigiose della nostra terra.
“Non c’è pace per questa estate Siciliana”, dice il Sindaco G. Minutilla, “la cui resistenza viene indebolita dal disinteresse della politica regionale a cui interessa, oltre a trovare l’uomo giusto da candidare al governo dell’isola, accaparrarsi qualche posto di sottogoverno”.


Fonte: www.madonielive.com





29 luglio 2017

DECINE DI ROGHI. INCENDI IN PROVINCIA DI PALERMO. CASE LAMBITE DALLE FIAMME

(foto archivio)

Paura a Valledolmo.

PALERMO - I vigili del fuoco e forestali sono impegnati in decine di incendi in provincia di Palermo. I roghi sono divampati a Corleone, a Partinico, a Carini, Caccamo e Altavilla Milicia. Diverse squadre sono impegnate per limitare i danni alla macchia mediterranea e ai boschi divorati dalle fiamme. Un incendio è divampato nell'abitato di Valledolmo, dove le case sono state lambite dalle fiamme, domate dei pompieri, carabinieri e dagli uomini della protezione civile e della polizia municipale. (ANSA)
29 Luglio 2017

Fonte: livesicilia.it



IN SICILIA TORNA IL SOLLEONE: SARÀ L'ONDATA DI CALORE PIÙ INTENSA DELLA STAGIONE. A PARTIRE DALL '1 AGOSTO ATTESI PICCHI DI 40°C


A partire dall '1 agosto attesi picchi di 40°C che saranno percepiti con maggiore insistenza a causa della forte umidità

La pausa concessa dal caldo torrido che nei giorni scorsi ha infuocato la Sicilia, sta per finire. L'anticiclone delle Azzorre, che ha prodotto il tanto atteso sollievo, cede il passo ad un anticiclone africano che sarà invece causa del rialzo delle temperature.
E' infatti in arrivo una nuova intensa ondata di caldo, la quinta e probabilmente la più intensa della stagione, che comporterà un nuovo, ulteriore, innalzamento, della colonnina di mercurio. Il ritorno del grande caldo, i primi segnali già in questo weekend, è atteso a partire da martedì 1 agosto con picchi delle temperature che toccheranno i 40 °C, con una sensazione di calore che sarà accentuata dalla forte umidità.

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Fonte: www.lasicilia.it








OGNI ALBERO PIANTATO PERMETTE L’ABBATTIMENTO DI UNA QUANTITÀ STIMATA IN CIRCA 700 KG DI CO2 NEL CORSO DEL SUO INTERO CICLO DI VITA






BUSALACCHI: “TOGLIERE I VITALIZI ANCHE ALL’ARS. DEPUTATI IN CARICA CON 3 MILA EURO AL MESE”


Così il candidato alla presidenza della Regione siciliana commenta il taglio dei vitalizi approvato dal Parlamento nazionale. Per Franco Busalacchi bisogna tornare alla Roma repubblicana, quando la politica era un pubblico ufficio. Riduzione anche per i deputati di Sala d’Ercole in carica

A Roma hanno tagliato i vitalizi agli ex parlamentari di Camera dei deputati e del Senato della Repubblica? La stessa cosa deve essere fatta in Sicilia con gli ex parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana”.

Parola di Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione. Che precisa:

“Aboliamo stipendi e vitalizi per i deputati della Regione siciliana. Gli ex parlamentari non devono percepire alcuna pensione, poco importa se il metodo scelto sia quello retributivo o contributivo, perché il nostro obiettivo è far tornare la politica un pubblico ufficio come era nella Roma repubblicana”.

Secondo Busalacchi, “è eticamente inaccettabile che un ufficio pubblico, una volta gratuito, sia retribuito e preveda addirittura una pensione. È sufficiente un’indennità, una sorta di ristoro delle spese sostenute. La nostra idea è che un reddito mensile di tremila netti euro al mese sia più che sufficiente per un parlamentare. Una somma che, in media, sono pochi in Italia a ricevere come stipendio”.

“I deputati di Sala d’Ercole che non arrivano con le proprie entrate personali a questa cifra riceveranno un’integrazione. Questo vuol dire che chi già guadagna di più non riceverebbe un euro dalle ‘casse’ pubbliche”.

Fonte: www.inuovivespri.it



Dalla burocrazia al precariato: il programma di Franco Busalacchi, candidato alla Presidenza della Regione Siciliana. Gli operai forestali saranno iscritti in una lista unica regionale che prevederà per tutti una attività lavorativa di almeno 9 mesi


Notizie correlate:

Franco Busalacchi: ecco il mio programma per governare la Sicilia (parte prima)

Franco Busalacchi: reddito di cittadinanza e lotta alle mafie. Ecco il mio programma (parte seconda) 

Tra Autonomia e democrazia negata: il programma di Franco Busalacchi (parte terza)

Dalla burocrazia al precariato: il programma di F. Busalacchi in pillole (parte quarta)

“Ecco la mia sfida allo Stato”: il programma di Franco Busalacchi (parte quinta)

Ecco come risollevare la nostra economia: il programma di F. Busalacchi (parte sesta)

“Alta Corte e riduzione al 30% delle indennità dei politici”: il programma di Franco Busalacchi (parte settima)

La riforma della PA e la fine del precariato: il programma di Franco Busalacchi (cap. 8)

“Ricominciamo dalla scuola”: il programma di Franco Busalacchi (cap.9)

La Sicilia maestra di vivibilità ambientale: ecco come/ Il programma di Franco Busalacchi (cap.10)

Formazione: “Un unico Ente pubblico per riformare il settore”. Il programma di F. Busalacchi (capitolo 11)

Soldi pubblici solo per la Sanità pubblica”: il programma di Franco Busalacchi (cap.12)

Infrastrutture in Sicilia: dalla teoria alla pratica. Il programma di Franco Busalacchi (cap.13)

Ambiente: basta con la logica predatoria. Il programma di Franco Busalacchi (cap.14). Difesa del suolo e protezione della fascia costiera 




CIAO, SONO UN CANADAIR PRIVATO, GUADAGNO 14.000 EURO L'ORA GRAZIE A "IGNOTI PIROMANI". FOTO

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MASCALUCIA (CT). INCENDIA L'AREA CONDOMINIALE E LE CAMPAGNE LIMITROFE: PIROMANE INSEGUITO ED ARRESTATO

29 Luglio 2017. I Carabinieri hanno arrestato nella flagranza il pregiudicato di 62 anni ritenuto responsabile di incendio doloso.

I Carabinieri hanno arrestato nella flagranza il pregiudicato catanese Giuseppe Conti, di 62 anni, già affidato in prova ai servizi sociali, poiché ritenuto responsabile di incendio doloso.

E’ accaduto ieri pomeriggio in un condominio di via Pulei a Mascalucia.

Sembra che il folle gesto sia nato da una sorta di rivalsa nei confronti  delle istituzioni che alcuni anni fa, a causa dei mancati pagamenti degli oneri previsti per legge, gli revocarono l’assegnazione della casa popolare esistente proprio in quel condominio di via Pulei.

Ha preparato dei cumuli di legno e plastica e, piazzandoli in diversi punti attorno all’area condominiale, utilizzando della benzina, ha appiccato il fuoco  provocando un incendio che si è esteso anche alle campagne vicine per oltre 1.000 metri quadri.

La gente, terrorizzata, ha chiamato i Carabinieri che giunti  immediatamente sul posto sono riusciti, nel giro di qualche minuto, a raccogliere notizie utili per l’identificazione del piromane bloccato poco dopo  in paese con le mani ancora annerite e maleodoranti.    

Per domare le fiamme c’è voluto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Catania che in serata sono riusciti a spegnere definitivamente ogni piccolo focolaio.

L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato relegato agli arresti domiciliari. 


Fonte: www.palermomania.it




SIRACUSA, ROGO VICINO AD AZIENDA CHE PRODUCE MOSCATO. «UVE SALVATE MA È UNA STORIA CHE SI RIPETE OGNI ANNO». LE FIAMME HANNO IMPEGNATO ANCHE I FORESTALI


Danilo Daquino - 28 Luglio 2017
Cronaca – Le fiamme hanno impegnato vigili del fuoco, forestali e volontari per circa sette ore e i tronchi degli ulivi distrutti continuano a fumare. L'azienda agricola Pupillo è consapevole che le conseguenze sarebbero potute essere ancora peggiori. «Siamo in piena vendemmia, è stato scongiurato un danno enorme», dichiara la titolare

«Voglio rassicurare tutti: stiamo bene, le vigne di moscato e i fabbricati storici sono salvi». A parlare è Carmela Pupillo, della omonima azienda agricola di Siracusa. A essere stati distrutti dalle fiamme, che nella giornata di ieri hanno interessato la contrada Targia, sono gli ulivi secolari e un limoneto su terrazzamenti dell’azienda agricola Pupillo. Roghi che sarebbero partiti dalla Balza delle mura Dionigiane, in zona Epipoli, per poi propagarsi con la complicità del vento e delle sterpaglie. 

http://meridionews.it/articolo/57384/siracusa-rogo-vicino-ad-azienda-che-produce-moscato-uve-salvate-ma-e-una-storia-che-si-ripete-ogni-anno/


«Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, del Corpo forestale dello Stato, della Protezione civile e dei carabinieri, sia con mezzi di terra che con canadair, ha permesso di mettere in salvo i vigneti - spiega Pupillo a MeridioNews -. Siamo in piena vendemmia, quindi è stato scongiurato un danno enorme. Quello in cui ci troviamo è l’ultimo polmone verde di Siracusa nord, insieme alla Balza delle mura Dionigiane, e quindi dovrebbe essere un territorio da proteggere e custodire», aggiunge.

Non sarebbe la prima volta che la Balza prende a fuoco. Pare che anche negli anni passati si siano verificati degli altri incendi, colpa, secondo la donna, che attende di rientrare negli appezzamenti per fare la stima dei danni, del pascolo abusivo e dell’incuria: «Ci sono ancora delle piccole lingue di fuoco, aspettiamo di avere maggiore contezza della situazione». 

L’azienda Pupillo è stata fondata nel 1908 per la produzione di agrumi e ortaggi. Dagli anni ’80 si occupa anche della produzione del Moscato di Siracusa, con vigne che si estendono per venti ettari e che sono scampate ai roghi devastanti, a differenza dei limoni e degli ulivi ultracentenari dai cui arbusti esce ancora del fumo. «È normale - precisa Carmela - i tronchi ci mettono dei giorni a spegnersi del tutto. Non erano piante particolarmente produttive ma erano senz’altro delle sculture naturali di grandissimo valore agricolo che purtroppo adesso non ci sono più». 

Al momento la situazione è sotto controllo. Ieri le operazioni di messa in sicurezza dei vigili del fuoco e dei volontari sono andate avanti per circa sette ore, fino alle 22, mentre altri focolai sono stati domati stamani. «Lavoro straordinario quello dei soccorritori che ringraziamo di cuore per aver difeso con le unghie e con i denti i nostri vigneti e per averci evitato danni irreparabili. A risentirne di più - conclude Pupillo - è stato l’ambiente e dunque anche la Balza della mura Dionigiane, con danni al patrimonio boschivo e archeologico», sottolinea la Pupillo.

Fonte: meridionews.it