21 giugno 2017

LOTTA AGLI INCENDI? “TUTTO PASSA DALLA PREVENZIONE”


20 Giugno 2017
Emergenze come quella che sta vivendo il Portogallo in questi giorni devono far riflettere anche l’Italia, dove “la gestione degli incendi deve cambiare” e basarsi “non più solo sull’estinzione dei roghi ma sulla loro prevenzione” anche perché i fattori di rischio, clima compreso, sono in aumento. L’appello arriva da una rete di ricercatori italiani nata l’anno scorso con l’obiettivo di diffondere informazioni scientifiche per migliorare la lotta e la prevenzione agli incendi nel nostro Paese.

“Eventi meteorologici estremi come ondate di calore e siccità sono sempre più frequenti e rendono la vegetazione altamente infiammabile”, spiega all’Ansa Giorgio Vacchiano, attualmente ricercatore presso il Centro comune di ricerca della Commissione europea e membro del gruppo di lavoro sulla gestione degli incendi boschivi della Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale (Sisef). Inoltre, aggiunge, “un tempo il territorio veniva coltivato. Oggi, a seguito dell’abbandono delle aree agricole, i boschi italiani si stanno espandendo spontaneamente di 30 mila ettari all’anno, dando origine a boschi ‘giovani’ particolarmente predisposti agli incendi”.

Insomma i fattori di rischio aumentano e una strategia di gestione centrata solo sull’estinzione dei roghi, “mantenendo in piedi una struttura antincendi capace di intervenire tempestivamente con mezzi numerosi su un territorio vasto”, per gli scienziati non basta. È una strategia “costosa”, sottolinea Vacchiano, “soprattutto negli anni in cui gli incendi sono pochi, e non sempre efficace in presenza di fenomeni estremi come quelli del Portogallo”. “Quel che serve, al pari di altri fenomeni come terremoti o alluvioni, è anche prevenzione e pianificazione territoriale”. Ad esempio si possono “rendere i boschi meno suscettibili ai grandi incendi” con il “fuoco prescritto”, ovvero dei fuochi controllati coi quali, normalmente in inverno, si bruciano solo foglie o rami fini.

“È come se al camino si toglie la carta”, dice il ricercatore, “diventa più difficile accenderlo”. In maniera simile, un incendio che dovesse scoppiare in un’area trattata con il fuoco prescritto “troverà meno combustibile e avrà una minore intensità, riducendo il pericolo per l’ambiente, per le infrastrutture e per gli operatori”. Una tecnica “applicata con successo all’estero, dagli Usa all’Australia, e sperimentalmente in alcune regioni italiane (Toscana, Piemonte, Sardegna, Campania, Calabria) con ottimi risultati”.


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