11 Maggio 2017
Terzo incendio in pochi giorni a Cefalù. Le fiamme questa volta hanno
invaso dapprima contrada Granato per risalire lungo il fiume Carbone e
raggiungere l’area sottostante l’autostrada Palermo-Messina. Presto si
sono propagate fra le contrade Ferla e Vallegrande. La zona è popolata
da numerose villette e per alcune è stato necessario sgomberare le
famiglie. Sul posto hanno operato alcune squadre antincendio, vigili del
fuoco, carabinieri, polizia, volontari delle Giubbe d’Italia e polizia
municipale. Le fiamme dal vallone di Vallegrande sono state trasportate
dal vento verso la pinetina di contrada Lancenia. Tanta la paura fra
quanti abitano nella zona. Anche in questo caso alcune famiglie sono
state costrette a lasciare le proprie abitazioni. In mattinata ha
operato nella zona un mezzo aereo per spegnere le fiamme ma ha dovuto
abbandonare la zona al primo lancio per la presenza di vento. Il
successivo arrivo del Canadair ha limitato i danni e bloccato
l’incendio. Solo nel tardo pomeriggio le fiamme sono state fermate e la
zona è stata bonificata. Le fiamme hanno interessato anche la zona di
Spaccio Colombo che si trova sulla strada che collega la cittadina
normanna con Gibilmanna. «Accanto ai piromani operano pure persone
sprovvedute che non sanno cosa significa prevenzione – commenta un
signore mentre guarda le fiamme espandersi verso Lancenia – perché
mercoledì in serata ho visto almeno in tre punti di questo territorio il
fumo che arriva quando si incendiano sterpaglie. Mi chiedo come sia
possibile che mentre vengono lanciati allarmi per evitare incendi
possano anche esserci persone che si comportano in maniera così
allegra».
Non sembrano esserci dubbi sul fatto che ancora una volta le fiamme
siano state per mano dei piromani. Secondo una prima ricostruzione
sarebbero partite da tre punti diversi finendo per portare il fuoco in
zone inaccessibili ai mezzi antincendio di terra. L’incendio era
nell’aria. Alcune ore prima il Municipio cefaludese, infatti, aveva
lanciato un allerta incendio in previsione dello scirocco, condizione
ideale per la propagazione degli incendi.
Nel pomeriggio di martedì un altro incendio di origine dolosa era
stato appiccato sulla collina di Sant’Elia. Il fuoco quel giorno è
scoppiato mentre tra le strade della cittadina normanna tutti erano
intenti a vedere il passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia. Anche
questa volta gli incendiari hanno appiccato un focolaio in un’area
scoscesa e inaccessibile alle squadre di soccorso. Per spegnere le
fiamme si è reso necessario l’arrivo di un canadair che ha circoscritto
il fronte impedendo di espandersi e di raggiungere alcune abitazioni.
Sulla stessa collina il primo maggio avevano fatto la loro comparsa le
fiamme ancora una volta portate dai piromani.
Fonte: cefalunews.org
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