24 maggio 2017

22 NOVEMBRE 2015. DAVIDE FARAONE: NON È POSSIBILE CHE A MAGGIO L'ANTINCENDIO RESTI FERMO, INVECE DI FARE PREVENZIONE. IL BLOG: LE ULTIME PAROLE FAMOSE, SIAMO ARRIVATI AL 24 MAGGIO 2017 E L'ANTINCENDIO È PIÙ FERMO CHE MAI


Riporto (pubblicata a suo tempo anche nel Blog) un' intervista del Sottosegretario On. Davide Faraone, pubblicata del 23 novembre 2015


Basta usare Fondi Cipe per sprechi ed emergenze. I forestali siano produttivi


I Fondi Cipe non devono più servire a coprire sprechi o emergenze. Servono per lo sviluppo della Sicilia, realizzare strade, scuole e infrastrutture. Il via libera del governo nazionale, con la firma del presidente Renzi ai fondi Cipe per salvare l' intero bacino dei lavoratori forestali dal disastro, costituisce l'ennesimo atto di responsabilità nei confronti della Sicilia, di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie.
Lo abbiamo già detto e lo ribadisco, questo sarà l’ultimo anno che fondi per creare sviluppo saranno usati per pagare gli sprechi e la spesa corrente.
I forestali siciliani sono 24 mila, un numero enorme. Basti pensare che in Lombardia sono 500. Serve dunque un cambiamento radicale per l’intero comparto.

Vanno tagliati sprechi e mandati a casa dirigenti incapaci. Basta con un comparto che, tra azienda regionale e uffici provinciali, ha 150 tra dirigenti e direttori dei lavori, con uno stipendio medio di circa 5000 mila euro a cui vanno aggiunti i contratti da dirigenti. Un totale di 1500 tra impiegati e guardie forestali divisi per le aziende provinciali. Se tagliassimo solo la metà dei dirigenti recupereremo risorse pari almeno alla metà della delibera Cipe. Bisogna prevedere strumenti di prepensionamento al fine di tagliare circa 6000 unità con un colpo solo.

Non è possibile che a maggio l'antincendio resti fermo, invece di fare prevenzione, e poi venga mandato a lavoro a luglio mentre le montagne sono assediate dalle fiamme ed infine riparta ad ottobre quando per legge dovrebbe chiudersi; sembra quasi una tendenza alla piromania. Non è possibile che le visite mediche di controllo per l' avvio di questi lavoratori vengano effettuate da medici esterni e non vengano effettuate dal SSN.


Bisogna mettere a reddito i nostri boschi con l'utilizzo e la vendita del materiale di scarto proveniente dal lavoro forestale, pellet e legna. Bisogna istituire un pagamento del ticket d' ingresso per parchi, riserve e aree attrezzate, a tutela del patrimonio territoriale siciliano e per creare economie destinate al bacino forestale; programmare un reale antincendio in termini di prevenzione e non di interventi per tamponare catastrofi ambientali; riconvertire la produttività e l'esperienza del lavoro forestale per far fronte all'allarme del dissesto idrogeologico siciliano.


Nell'anno di Expo Milano 2015 e del rilancio dell' agricoltura come volano di sviluppo non si può non pensare ad una forte riforma che veda al centro la vocazione ambientale ed il patrimonio agricolo del territorio siciliano. Invece di esultare solo perché Roma decide di salvarli dal disastro, bisognerebbe esultare quando il comparto sarà produttivo e potrà generare ricchezza.
Riformare, riorganizzare e rendere produttivo il lavoro forestale sarà la vera salvezza dei lavoratori.







2 commenti:

  1. FARAONE ...... CROCETTA ...... CRACOLICI ..... ecc ecc .... un fallimento verranno tutti premiati alle prossime elezioni regionali ..... dicono tutto e il contrario di tutto ..... ci vogliono i fatti subito !
    Fedele B.N. D2 Catania

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  2. Bisogna portare le nostre schede elettorali presso gli uffici dei comuni di residenza. Solo cosi' capiranno le nostre intenzioni a non votare se prima non fanno qualcosa di buono. Emanuele campo ragusa

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